Bontrager ha recentemente apportato alcuni aggiornamenti alle proprie ruote in carbonio Line 30 nei modelli rispettivamente più accessibili e di fascia più alta Elite e Pro. Esteticamente è difficile distinguere il nuovo dal vecchio, infatti molti dei miglioramenti sono apportati al design dei cerchi. Ho messo alla prova il set di ruote Line Pro 30 sulla mio Yeti SB-165 per alcuni mesi.
Un paio di anni fa ho avuto la possibilità di testare la versione precedente di queste ruote. All’epoca Bontrager è stato uno dei primi a uscire con ruote in fibra di carbonio più economiche, ma comunque di fascia alta. La riprogettazione del cerchio (e non solo) e l’aggiunta di una garanzia a vita hanno comportato un aumento di prezzo di $ 100. Scorri l’articolo per scoprire come si sono comportate.
Innanzitutto, anche se il cerchio sembra invariato, in realtà è più basso. Ciò comporta una migliore risposta ed è in linea con la direzione in cui molti marchi sembrano andare in questi giorni. Tutto sommato, la forma del cerchio di Bontrager è ora abbastanza nella media, non bassa come un cerchio Zipp o Crankbrothers ma nemmeno alta come una volta.
Bontrager continua a utilizzare una spalla con gancio, quindi non hookless. Con 4.6mm nel suo punto più largo, è piuttosto spessa, il 300% più larga della versione precedente secondo Bontrager. Questo dovrebbe spalmare gli impatti su una maggiore superficie che porta a una minore probabilità di pizzicature e crepe.
Grafiche a parte, il design del mozzo riprende l’ultimo modello. Le Line 30 usano raggi dritti, le Pro hanno dei DT Swiss Competition Race 2.0/1.6/2.0 mentre le ruote Elite 30 più economiche utilizzano raggi J-bend standard.
108 punti di ingaggio che agganciano ogni 3.3°. In parole povere, dannatamente veloce.
Pur avendo 6 cricchetti e tutti quei punti di ingaggio, sono rimasto piuttosto sorpreso da quanto i mozzi fossero privi di attrito, sia quando erano nuovi, prima ancora di rodarli, che dopo un bel po’ di uso e di lavaggi.
L’unico piccolo difetto che ho riscontrato sulle precedenti Line Pro 30 è ancora presente. Bontrager include un flap di plastica molto robusta che ho sostituito con un nastro leggero risparmiando 89 grammi per il set di ruote. È una piccola cosa ma vale la pena menzionarla. Tutto il resto è andato perfettamente e, indipendentemente dalla scelta del nastro e delle gomme, ho tallonato facilmente con una pompa da pavimento.
Come accennato in precedenza, queste ruote sono state montate sulla mia Yeti SB-165, una 27.5 aggressiva parecchio differente dalla Fuel EX da 29″ sulla quale ho montato la precedente versione. Sicuramente le Line Pro 30 coprono abbastanza bene il range che intercorre tra quelle due bici, dal trail all’enduro in parole povere. Ho davvero apprezzato l’ingaggio quasi immediato offerto dai 108 punti e 6 cricchetti. In salita tecnica e in uscita dagli angoli è stato bello riuscire a mettere tutta la potenza immediatamente.
Ora passiamo alle sensazioni sui trail, probabilmente la ragione numero uno per passare alle ruote in fibra di carbonio. Non riesco a fare un confronto diretto tra la vecchia e la nuova versione a causa del formato differente su bici molto diverse. Comunque mi sono sembrate un po’ più permissive di quanto non ricordassi le vecchie Line Pro 30, che erano un po’ più rigide. A confronto con i profili del cerchio super bassi di Zipp e Crankbrothers, non classificherei le nuove Line Pro 30 su quel livello di permissività, ma piuttosto da qualche parte nel mezzo, che resta una cosa molto buona. Per completezza nel confronto, i cerchi come gli ENVE M730 o i Santa Cruz Reserve si piazzano dalla parte opposta con un feeling più rigido.
Per quanto riguarda le forature, non mi è capitato una sola volta durante il periodo del test, ma occorre precisare che personalmente mi capita raramente. Ad ogni modo, è legittimo affermare che avere una spalla così larga dovrebbe, almeno in teoria, rendere più difficile pizzicare. Per assurdo, una parete del tallone super stretta taglierà una gomma troppo facilmente poiché è effettivamente più affilata e quindi logicamente una più larga è meno incline alle forature. In termini di robustezza, le ruote Line Pro 30 non hanno avuto problemi finora, anche avendole piazzate su una bici che sostanzialmente è una “freeride capace di andare in salita”.
Le ruote Bontrager Line Pro 30 sono state affidabili ed eccellenti, con l’unica piccola lamentela che personalmente non sono il più grande fan dei flap tubeless. Gli aggiornamenti sembrano minimi ma si partiva già da ottime ruote. Il profilo del cerchione è senza dubbio un miglioramento e le ruote hanno un’eccellente qualità di guida, super rigida lateralmente con un comfort verticale nella media. L’ingaggio incredibilmente rapido con un meccanismo di facile manutenzione è un plus. Infine, l’aumento di 100€ del prezzo vale la pena per una garanzia a vita. Se si ritiene che 1.300€ siano troppi, si possono prendere in considerazione le Line Elite 30, che sono vendute a soli 900€ e riescono comunque a vantare una garanzia a vita.
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