[ad3]
Fox presenta oggi il suo nuovo reggisella telescopico Transfer. MTB MAG ne ha ricevuto un esemplare da testare circa un mese fa, dunque insieme ai dettagli del prodotto, più sotto troverete anche una prova sul campo.
FACTORY Transfer: € 436
PERFORMANCE Transfer: € 367
Leva: € 91
Tutta l’idraulica è situata nella parte alta del reggisella, per mantenere le dimensioni del sistema il più grandi possibile. In questo modo le pressioni di esercizio sono minori, garantendo una migliore durabilità nel tempo e una minor forza di attuazione alla leva.
Il tutto gira intorno alla cosiddetta Spool Valve, che blocca/sblocca il flusso dell’olio per regolare il movimento del reggisella.
Se la pressione fra la parte alta e quella bassa del reggisella è molto diversa, entra in gioco la Relief Valve, che lascia passare piccole quantità d’olio attraverso un piccolo varco per ribilanciare il sistema.
Il montaggio è molto semplice ed intuitivo, anche senza istruzioni. Un’estremità del cavo d’acciaio va inserita nel meccanismo sottostante il reggisella telescopico, mentre l’altra viene fatta passare nel comando remoto, di cui abbiamo apprezzato la precisa lavorazione CNC, come si può vedere dalle foto. Una volta tagliato il cavo alla lunghezza necessaria, la parte tagliata viene nascosta nella cavità posta nella parte sottostante la leva, che nella foto qui sotto è quella per il monocorona.
La velocità di estensione del reggisella può venire regolata tramite la tensionatura del cavo. Sul remoto 1x la “vite” si trova subito a ridosso del comando, invece sul remoto 2x è posta fra guaina e remoto stesso, come potete vedere nella foto qui sotto. La velocità più alta è quella che, alla fine, abbiamo trovato essere ideale.
La testa del reggisella presenta due viti per stringere il morsetto in cui far passare il carrello. Da notare che lo stelo e la testa sono un pezzo unico.
Il reggisella telescopico è uno fra i componenti più difficili da progettare, nel senso che, alla prova pratica, sono rari quelli che funzionano bene e soprattutto a lungo. Se 3/4 settimane di test non dicono molto sull’effettiva durabilità del Fox Transfer, vi possiamo presentare però una prova che ha visto per lo più condizioni di bagnato / fango, esattamente quelle che mettono in crisi questi prodotti per l’infiltrarsi di sporco ed acqua nel meccanismo.
Da fermi già si nota come il Transfer sia facile da attivare indipendentemente da dove si ponga il peso (in questo caso la mano che spinge in giù la sella): sia in punta di sella che sulla sua parte posteriore, il reggisella si comprime senza problemi. Si deve comunque esercitare una discreta pressione che però, quando si pedala, non si nota perché è data dal peso del rider. Il funzionamento è molto fluido, ed abbiamo particolarmente apprezzato il sonoro “clack” che si sente quando la sella arriva nella posizione più bassa o più alta. Questo é di aiuto soprattutto per sapere che ci si trova nella posizione di pedalata ideale, cioè che il reggisella si é riesteso del tutto.
Il remoto 1x, quello sotto il manubrio, ha un ottimo effetto leva, e richiede molta poca forza da parte del pollice. La “strada” che deve fare non è delle più corte, diciamo appena più lunga di un manettino del cambio, prima che il reggisella cominci a muoversi. La posizione è quella a cui ogni biker è abituato per via della cambiata, quindi molto naturale.
Il remoto 2x richiede invece più forza, e la sua posizione non é così immediata come l’1x. Inoltre la prolunga per la regolazione della velocità è esposta e va a passare proprio sopra la vite che stringe il collarino al manubrio, rendendo macchinosa l’operazione di allentare/stringere la vite esagonale, anche perché la distanza fra le due è poca.
Ad oggi il gioco laterale del Trasfer è minimo, ma presente. Non è eliminabile completamente, e nella pratica non dà alcun fastidio.
Ci sentiamo di dire che Fox ha fatto centro con il Transfer. Questo reggisella telescopico funziona bene, è facile da montare ed é dotato di un comando remoto, quello per il monocorona, con un ottimo rapporto di leva e molto intuitivo nell’uso. La velocità massima di estensione è quella giusta per la maggior parte dei biker, semplice comunque poterla diminuire direttamente dal manubrio. Il comando remoto 2x e 3x è più duro e più esposto agli urti, in particolare l’appendice per la regolazione della velocità. Dopo circa un mese di prova funziona ancora come nuovo ed il gioco laterale è minimo. Sul lungo periodo vi sapremo dire qualcosa più in là nel tempo.
[ad12]
La seconda bici in alluminio di Atherton Bikes è la S.150. Eccovi tutti i dettagli.…
EXT presenta la Vaia, la sua forcella a steli rovesciati a doppia piastra di cui…
Abbiamo le gare di XC, di Downhill, di Enduro, ma nessuna di All Mountain. Con…
Della serie "front cattive", eccovi la Kona Honzo in acciaio di Livijus75, con tanto di…
Mondraker presenta la Arid Carbon, una gravel con telaio in carbonio, la prima del marchio…
Quando si parla di gare di MTB XC, Nino Schurter è indubbiamente il più grande…