[Test] Occhiali fotocromatici Alpina Twist Five VLM+

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Il marchio Alpina è nato nel 1980 con la produzione di occhiali e mascherine dedicati agli sport invernali. Durante il primo anno, un catalogo con pochi ma validi prodotti ha garantito al giovane brand tedesco un discreto successo che gli ha permesso di implementare la qualità e la quantità dei prodotti nella sua gamma, abbracciando anche la produzione di caschi. Nei primi anni ’90 il target di caschi e occhiali si amplia e agli sport invernali si aggiunge il settore ciclo, per il quale Alpina continua a proporre articoli molto interessanti. Tra questi gli ultimi nati, gli occhiali Twist Five in versione VLM+, protagonisti di questo test. Un prodotto dal design classico rivisitato in chiave sportiva che nasconde molta tecnologia.



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Il materiale con il quale sono realizzate le lenti è una particolare miscela di policarbonato che le rende estremamente resistenti e longeve. Questo materiale, sviluppato da Alpina nel 1992 e denominato Ceramic Lens Technology, rappresenta uno dei motivi del successo del marchio teutonico e caratterizza tutti i suoi prodotti di alta gamma. La sigla VLM+ che accompagna il nome del modello Twist Five identifica la tipologia di lenti e le tecnologie di cui sono dotate: Varioflex+ e Mirror. Varioflex+ indica la capacità fotocromatica delle lenti mentre Mirror fa chiaramente riferimento alla loro finitura leggermente specchiata.

La tecnologia Varioflex+ è l’evoluzione della Varioflex introdotta da Alpina nel 2010. Consiste di un trattamento fotosensibile che rende le lenti capaci di adattare l’intensità del colore in relazione alle condizioni di luce. Di base le lenti dei Twist Five VLM+ sono di tipo fumé chiaro con livello di protezione S1 e dotate di una finitura leggermente specchiata dalla tinta blu con riflessi violacei. In presenza di luce la finitura fumé si intensifica arrivando e un livello di protezione S3 e rivelando maggiormente i riflessi blu e viola. Il completo effetto fotocromatico delle lenti Varioflex+ avviene in tempi mediamente rapidi: dai 6 ai 10 secondi in base a quanto la luce sia diretta e intensa. Per tornare alle condizioni di massima trasparenza occorrono invece tempi nettamente più lunghi che si aggirano anche intorno al minuto, sempre in base alla quantità di luce presente. Essendo le lenti Varioflex+ molto sensibili, difficilmente si avrà una lente completamente trasparente di giorno e all’aperto, poiché comunque sussiste sempre della luce, anche in quelle situazioni in cui sembra scarsa.

La forma della montatura ricorda quella di un classico occhiale da vista dallo stile un po’ retrò che fa tanto hypster, ma rivisitato con dei dettagli più moderni e sportivi e qualche linea geometrica e spigolosa. Il materiale con il quale è realizzata non è dichiarato da Alpina ma con molta probabilità si tratta di un poliammide di Grilamid, un tecnopolimero molto sfruttato in questo ambito per le doti di robustezza e resistenza agli agenti esterni ma soprattutto per la leggerezza. I Twist Five infatti, nella versione VLM+ del test, fermano la bilancia a soli 28 grammi verificati, dato che li pone nella fascia degli occhiali più leggeri in commercio.

L’inclinazione delle stanghette è regolabile grazie al sistema di influcro sulla montatura che consente un range di 4 posizioni determinate chiaramente da 3 click delle posizioni intermedie. La differenza totale di inclinazione è piuttosto ampia e permette di adattare al meglio la montatura alla forma del proprio viso, lasciando adeguato spazio di ventilazione sia nella parte inferiore che in quella superiore. La parte delle stanghette che poggia sulla testa e sulle orecchie è formata da un inserto in gomma antiscivolo e anallergica, studiata per essere maggiormente confortevole e adatta a conservare la posizione degli occhiali anche in seguito a forte sudorazione. L’estremità della stanghetta inoltre, per garantire maggiore morbidezza ed evitare fastidiosi spigoli, è dotata di una piccola cavità triangolare che ne aumenta la flessibilità.

Regolabile anche il nasello grazie alla sua anima flessibile coperta da un rivestimento in gomma dura. Offre un appoggio solido e confortevole in condizioni normali mentre quando si inizia a sudare seriamente, la funzione antiscivolo della gomma si riduce e come diretta conseguenza anche il comfort diminuisce. L’interno delle lenti ha un rivestimento antiappannamento realmente efficace in ogni condizione d’uso ed è coadiuvato dall’ottima ventilazione della montatura che favorisce il passaggio dell’aria all’interno delle lenti. L’esterno della lente ha invece un trattamento idrorepellente che favorisce lo scivolamento di acqua e fango migliorando nettamente la visibilità in caso di bagnato.

In azione

Gli occhiali Alpina Twist Five sono in primo luogo leggeri e confortevoli: la forma della montatura si adegua molto bene al viso e può essere calibrata al 100% grazie alla possibilità di regolare stanghette e nasello. Nessuna interferenza con il casco, sia con il Rootage della stessa Alpina (in foto), di cui presto pubblicheremo il test, che con caschi di altre marche: le stanghette si inseriscono comodamente senza urtare la calotta del casco né le cinghie di fissaggio, mentre la parte alta della montatura lascia abbondante margine dalla parte frontale del casco. Per quanto concerne la protezione dall’aria, la montatura risulta un po’ stretta sui lati, soprattutto in base al tipo di occhiale e in proporzione all’altezza  della lenti, infatti a velocità sostenuta si avvertono ai lati degli occhi dei leggeri spifferi d’aria provenienti dai lati dell’occhiale. In termini generali sono molto stabili ma un maggiore grip del nasello ne aumenterebbe la capacità di restare saldi in posizione, soprattutto quando si inizia a sudare parecchio.

Le lenti VLM+ sono di ottima qualità e offrono adeguata protezione dai raggi solari risultando sempre confortevoli e riposanti per gli occhi. La velocità di attivazione della funzione fotocromatica è adeguata mentre il ritorno alle condizioni originali risulta piuttosto lento ma non crea alcun problema dato che le lenti sono di per sé molto luminose quindi favoriscono una buona visibilità anche nelle zone d’ombra durante i bruschi cambi di condizioni di luce, dove la tecnologia Varioflex+ ritarda ad adeguarsi. In ogni caso la transizione tra le diverse intensità cromatiche della lente non si avverte minimamente e quindi non crea alcun disturbo alla vista. Estremamente efficaci i trattamenti superficiali delle lenti. Quello interno antiappannamento ha sempre svolto il suo dovere e non ho mai avuto problemi di umidità sulla lente, mentre quello idrorepellente all’esterno aiuta effettivamente l’acqua a scivolare via limitando drasticamente la fastidiosa patina di goccioline che si forma quando piove ed evitando gli aloni di fango. Nel complesso un ottimo paio di occhiali per tutte le uscite, soprattutto in condizioni di meteo incerto e repentinamente variabile.

Modelli e prezzi

Gli occhiali Twist Five sono disponibili in 3 versioni, la cui differenza risiede unicamente nelle lenti utilizzate. La versione VLM+ oggetto del test monta lenti specchiate fotocromatiche, la versione QVM+ monta lenti specchiate che sono sia fotocromatiche che polarizzate, mentre la versione CM+ monta lenti specchiate protettive che sono disponibili in 4 diversi colori.

Twist Five QVM+:  €179,50
Twist Five VLM+
:  €129,50
Twist Five CM+:  €79,50

Alpina Sports

 

Commenti

  1. lumerennù:
    preferisco occhiali più fascianti, se in discesa lacrimano gli occhi ci sono maggiori difficoltà a vedere gli ostacoli, specie quelli che vanno affrontati in una frazione di secondo. Peccato abbiano sprecato tante buone soluzioni tecniche seguendo una moda retrò priva di senso pratico.
    Calma. Partendo dal presupposto che, come ho scritto nel test, concordo che gli occhiali potrebbero essere più fascianti (anche considerando la proporzione con l'altezza delle lenti e mantenendo lo stesso stile di design), PRECISIAMO che ho parlato di "leggeri spifferi d'aria che si avvertono ai lati degli occhi a velocità sostenuta". Non mi è MAI successo che lacrimassero gli occhi, anche perché se così fosse stato lo avrei evidenziato come un grave difetto. In realtà l'aria non arriva nemmeno negli occhi ma, appunto, di lato quindi sulla pelle e assolutamente NON sul bulbo oculare.
  2. Sono un grande sostenitore delle fotocromatiche per uso sportivo, sia sulla neve che nel bosco, se trovi la lente giusta come velocità di adattamento e filtraggio medio, non ti accorgi dei cambi di luce e giri tutto il gg in qualsiasi condizione meteo, le uso da tempo sulle mie maschere sia da sci che da bici, il problema in bici è che l'occhiale o la maschera si rovina più facilmente, e girano le pelotas se pigli una ramata e righi una lente da 100 euro...
    Che mascherina fotocromatica usi?
  3. Vorrei comprare anche io dei nuovi occhiali e vorrei orientarmi verso dei fotocromatici, sotto i 100€ quali sono i più veloci nel cambio colore?

    Sent from my HUAWEI VNS-L31 using MTB-Forum mobile app
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