[Test] Pedali Crank Brothers Candy 7

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Crank Brothers ci aveva dato un paio dei suoi nuovi pedali Candy 7 esattamente il giorno della presentazione ad Eurobike. Da allora li abbiamo provati su diverse bici, attraverso un inverno e durante questa primavera. È dunque ora di vedere come si sono comportati.

Caratteristiche

Crank Brothers ha aggiornato uno dei suoi pedali storici, il Candy, andando a cambiare alcuni dettagli importanti.

  • Angoli smussati per resistere meglio ai graffi e agli urti.
  • Inserti in plastica intercambiabili per adattare l’altezza del pedale alle diverse suole.
  • Gabbia zigrinata per dare più grip anche quando non si è agganciati.
  • Nuovi cuscinetti “Enduro”. Gli stessi usati sui Mallet E testati precedentemente.
  • Nuove boccole Igus LL-Glide, pensate per tenere fuori lo sporco.
  • Peso rilevato: 160 grammi a pedale (esattamente quello indicato sul sito CB).
  • Tacchette che permettono uno sgancio a 15 o a 20°, a seconda che le si posizioni sulla scarpa destra o sinistra.
  • Altri dettagli qui.

Sul campo

Come detto, i Candy 7 sono in uso da settembre 2015. Nove mesi di utilizzo in ogni condizione, ed in particolare con la neve e il bagnato dell’inverno. Le scarpe indossate sono state prevalentemente delle Specialized 2F0 e delle Northwave Extreme XC. Neanche con le più larghe Specialized abbiamo avuto problemi di sfregamento della scarpa contro la guarnitura. La tacchetta, inoltre, è stata posizionata centralmente, come si può vedere dalla foto qui sotto.

Il risultato del test lo potete vedere direttamente delle foto, scattate alla fine della prova: i Candy 7 appaiono ancora in buone condizioni, malgrado i segni di usura e i vari graffi dovuti ai contatti con le rocce. I cuscinetti lavorano ancora come da nuovi, permettendo al pedale di girare sul proprio asse senza problemi.

È infatti smontandoli che si capisce come il sistema perno-cuscinetti-boccole funzioni molto bene. Tutte le parti sono ancora ingrassate, sporco ed acqua sono stati tenuti fuori. Pulendo il perno dal grasso vecchio e mettendocene di nuovo è un’operazione semplice e veloce, che assicura altri mesi di utilizzo senza grandi pensieri.

A livello di aggancio/sgancio, il sistema Crank Brothers è uno dei migliori in quando a velocità di pulizia del pedale dallo sporco, grazie allo spazio generoso fra gabbia e molla. Cosa che si nota anche con la neve, quando il grumo sotto la scarpa va semplicemente sbattuto contro il pedale. Così facendo, cade in fretta e ci si può riagganciare.

Come noto ai più, il momento di aggancio e sgancio non è così netto come su altri prodotti della concorrenza. Non si sente quel “clack” che indica la fine dell’operazione, né si sente con il piede così chiaramente. Dopo una breve fase di adattamento, però, ci si fa l’abitudine, così come si fa l’abitudine alla mancanza di regolazione della durezza della molla. Quella è, e quella rimane. Il fatto che molti pro della DH usino i Mallet DH, che ha lo stesso sistema dei Candy, la dice lunga sul tipo di ritenzione del meccanismo CB, anche senza poter indurire il momento di sgancio. Piuttosto, le tacchette tendono a consumarsi piuttosto in fretta, necessitando così di un ricambio dato che, se usurate, non tengono più bene il piede sul pedale.

Conclusioni

I 7 sono un bel passo avanti nella gamma Candy di Crank Brothers. I nuovi dettagli si notano soprattutto con l’uso prolungato, facendo sì che i pedali siano duraturi ed affidabili nel tempo. Abbiamo apprezzato in particolare la facilità di aggancio/sgancio in ogni condizione, fango e neve compresi, e la resistenza della gabbia agli urti/graffi. La differenza con i Candy 3 che abbiamo provato tempo fa è evidente anche solo guardando le foto.

Prezzo: 160 Euro. I candy 7 su CRC.

Crank Brothers

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