Non è la prima volta che provo i pedali magnetici Magped. In questo caso si tratta della seconda versione degli Enduro, più leggera rispetto alla precedente: sulla nostra bilancia, con i pin, un pedale pesa 234 grammi. Due i magneti disponibili al momento dell’acquisto, a seconda del peso del rider. Ho scelto quelli da 150N, visto che peso 71kg svestito. Due anche le placche nella confezione: la classica grigia, che vedete in foto e che ho usato, e quella dorata, che offre un attacco più saldo al magnete.
Per questo test ho usato delle scarpe Ride Concept. Ho dovuto mettere uno spessore sotto la placca metallica per arrivare ad avere 1-2mm di distanza verticale dalla suola. Questa deve essere piatta per farsì che i pin vadano a fare contatto. A proposito di pin, sono di due lunghezze (9 e 11mm) e nella confezione ce ne sono ben 50.
La gabbia del pedale flat è in alluminio lavorato al CNC, molto robusta e leggermente concava. Il magnete è potente e può venire avvicinato alla scarpa mettendo mano alla vite esagonale posta al suo centro, in modo che vada a toccare la placca.
Il posizionamento del piede non è sempre facile, perché il magnete attira la placca con forza, esistono però delle placche di posizionamento pensate proprio per ovviare al problema ed andare ad attaccare il piede sempre nello stesso punto. Non è possibile spostare il piede lateralmente, una volta che si è agganciati, bisogna staccarlo e riagganciarlo per trovare la posizione desiderata.
Lo sgancio dal pedale può avvenire lateralemente o tirando verso l’alto. Per “sgancio” intendo staccarsi dalla calamita, il che non è paragonabile allo staccarsi da un pedale a sgancio rapido vero e proprio, perché la forza necessaria è minore. Malgrado ciò si riesce ad avere una pedalata rotonda tirando il pedale verso l’alto, se si mantiene la forza costante e si evitano strappi improvvisi, perché in quel caso la scarpa si staccherà dal pedale.
Idem per le manovre di bunny hop o se si salta: si dovrà usare la tecnica che si usa con i pedali flat, e non con con quelli a sgancio rapido, perché si perdono i pedali se si prova a sollevare la bici tirando i piedi verso l’alto.
Quello che i Magped fanno molto bene è tenere i piedi saldi sui pedali flat quando si scende su tratti scassati. Di solito in questo frangente i piedi ballano sui flat, ma non con i Magped, offrendo una bella dose di sicurezza in più.
Essendo la placca metallica incassata nella scarpa, si cammina bene quando si deve spingere o portare la bici. La placca va a contatto con le rocce solo se queste sono sporgenti o appuntite e vanno a toccare esattamente quel punto della scarpa.
Per chi ha paura di usare i pedali a sgancio rapido, i Magped offrono una soluzione alternativa che dà sicurezza in discesa senza l’assillo del “riuscirò mai a staccarmi?”. Necessitano di una fase di adattamento per riuscire a posizionare il piede come si desidera e abituarsi a staccarsi dai pedali contrastando la forza del magnete. Sono degli ottimi pedali flat a prescindere, anche se non si usa il meccanismo magnetico.
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