Dal frutto della collaborazione con Time, marchio storico nella produzione di pedali, Mavic ha introdotto diversi modelli di pedali nella sua crescente gamma di prodotti dedicati alla BDC e alla MTB. In questo articolo scopriamo i pedali dedicati all’Enduro, termine con il quale Mavic racchiude tutte le discipline che si collocano tra l’XC e la DH.
I pedali che abbiamo provato in questo test sono il modello Crossmax XL, che si basa sul modello Atac di Time. Doppia molla di ritenzione a doppio arco per quanto riguarda il sistema di aggancio. Larga piattaforma in Nylon rinforzata in carbonio, per aumentare robustezza e rigidità risparmando peso. La forma e le dimensioni sono studiate per offrire una valida superficie di appoggio anche quando non si è agganciati, e le rampe longitudinali sono realizzate appositamente per scaricare eventuali accumuli di fango, lasciando la zona di aggancio sempre facilmente accessibile. Asse cavo in acciaio di dimensioni oversize (12mm), che ruota su cuscinetti sigillati. Peso dichiarato di 385 grammi, che con nostra sorpresa è risultato di soli 371 grammi una volta verificato su bilancia digitale.
La tecnologia di aggancio con sistema Atac di Time, prevede una doppia molla, sulla quale però non è possibile intervenire per regolare la forza di aggancio e sgancio tramite precarico, come su altri pedali, anche della stessa marca. La larghezza della zona di aggancio della molla consente una mobilità trasversale della scarpa di 5mm, per individuare la propria posizione di “fattore Q” preferita. Si tratta dell’unico pedale a offrire questa feature. La mobilità angolare invece è quantificata in 10° totali di spostamento, 5° per lato. Per sganciare occorre invece ruotare di 13° oppure di 17°, in base a come si sceglie di posizionare le tacchette sulla scarpa.
Come si evince dalle foto, abbiamo utilizzato intensamente i Mavic Crossmax XL, quindi siamo in grado di esprimere un giudizio che riguarda sia le prestazioni che l’affidabilità. In entrambi i campi questi pedali fanno valere la loro qualità, risultando degli affidabili compagni di giochi in ogni situazione.
La prima cosa che si apprezza è la facilità di aggancio. Le rampe della piattaforma in carbonio e Nylon creano un invito per le tacchette, che permettono di trovare in maniera estremamente intuitiva il corretto punto di aggancio. Le stesse rampe funzionano ottimamente in caso di fango, che non ci siamo fatti mancare durante il periodo di test, scaricandolo al di fuori del meccanismo, che resta sempre pulito e accessibile. Per quanto concerne questi due aspetti, il pedale con sistema Atac è nettamente superiore ai prodotti della concorrenza.
Quando ci si aggancia si avverte sulla suola la chiusura della molla sulla tacchetta, che viene accompagnata da un leggero rumore. Non si tratta di una sensazione chiara e di un rumore deciso come quello del sistema Shimano, ma è decisamente più avvertibile del sistema Crank Bros. In ogni caso si è sempre certi di aver ingaggiato il pedale in modo corretto. Per sganciarsi è sufficiente un movimento veloce, effettuato anche con poca forza, per liberare il piede dal pedale. Quando invece si effettua una rotazione lenta del piede, abbiamo riscontrato qualche difficoltà a sganciare, arrivando ben oltre i 13° che abbiamo scelto, posizionando le tacchette sulla scarpa. La mobilità sia angolare che trasversale del piede sul pedale, tutela il rider dallo sganciarsi involontariamente, oltre a salvaguardare la salute delle articolazioni, che sono in grado di trovare la propria posizione di lavoro ottimale, senza che si debba impazzire posizionando con precisione chirurgica le tacchette sulla scarpa.
L’appoggio della piattaforma è adeguato anche quando si posiziona il piede senza volersi agganciare. Il materiale della piattaforma potrebbe lasciare qualche dubbio sulla sua robustezza, ma come potete vedere dalle foto questi pedali di botte ne hanno prese davvero molte, con il risultato di qualche segno molto superficiale, che non ha minimamente creato conseguenze sulla struttura della piattaforma. Sempre a proposito di affidabilità, il funzionamento dei cuscinetti sigillati è tuttora impeccabile.
In definitiva si tratta di un pedale molto intuitivo e pratico da usare, mediamente leggero e adeguatamente robusto. Continueremo a usarlo ancora a lungo per piacere personale, vista la bontà del prodotto.
All’interno della gamma MTB, oltre a 3 modelli da XC, Mavic offre 4 versioni di pedali basate sullo stesso modello dedicato all’Enduro, che differiscono tra loro per i materiali adottati, oltre ovviamente che per il prezzo. A completare la gamma quindi, insieme ai Crossmax XL che abbiamo testato, troviamo i Crossmax XL Ti, che hanno le medesime caratteristiche degli XL, eccetto per l’asse che è in titanio invece che in acciaio cavo, poi i Crossroc XL, che sono dotati di piattaforma in materiale plastico (Nylon) senza rinforzo in fibra di carbonio e i più economici Crossride XL, che oltre alla piattaforma in Nylon hanno l’asse in acciaio pieno invece che cavo.
Prezzo: €280,00
Prezzo: €160,00
Prezzo: €100,00
Prezzo: €70,00
La seconda bici in alluminio di Atherton Bikes è la S.150. Eccovi tutti i dettagli.…
EXT presenta la Vaia, la sua forcella a steli rovesciati a doppia piastra di cui…
Abbiamo le gare di XC, di Downhill, di Enduro, ma nessuna di All Mountain. Con…
Della serie "front cattive", eccovi la Kona Honzo in acciaio di Livijus75, con tanto di…
Mondraker presenta la Arid Carbon, una gravel con telaio in carbonio, la prima del marchio…
Quando si parla di gare di MTB XC, Nino Schurter è indubbiamente il più grande…