Lo Specialized Butcher è in circolazione da un po’ di tempo ma recentemente ha subito il suo aggiornamento più significativo. Sviluppato originariamente con il contributo di Sam Hill circa un decennio fa, il Butcher è stato un pilastro tra gli pneumatici da mountain bike come il Maxxis Minion o lo Schwalbe Magic Mary. Specialized non è un marchio che riposa sugli allori e ha continuato periodicamente a migliorare il copertone.
La grande novità è la mescola T9, che offre proprietà di rimbalzo migliorate rispetto ai suoi predecessori. La prova che Specialized ha ascoltato le moltissime persone soddisfatte del Butcher ma che hanno chiesto a gran voce una mescola meno nervosa: la T9 è la risposta.
Sembra familiare e lo è: nel corso degli anni il disegno dei tasselli ha subito solo lievi modifiche, complessivamente rimane molto simile a quello dei tempi in cui vinceva le gare di DH World Cup sulla bici da 26″ di Sam Hill. Guardando i vari intagli si nota che è stata posta molta attenzione alla reazione di ogni tassello sotto al rispettivo carico.
Nonostante le batterie scariche del mio calibro, si può notare come lo pneumatico da 2.3″ in test misuri in realtà 2.4″. In caso, è disponibile anche una versione da 2.6″.
La vecchia nomenclatura delle carcasse Specialized era: Grid, Grid Trail e BLK DMND. Ora ci sono semplicemente Grid, Grid Trail e Grid Gravity che vanno dalla più leggera a quella più pesante. Tutte e tre le versioni vedono una migliore resistenza a tagli e perforazioni, ognuna al proprio livello, e un aumento di peso.
Guardando il profilo dello pneumatico, il Butcher ha la giusta quantità di curvatura, né troppo rotondo né troppo quadrato.
È un copertone con tasselli laterali aggressivi, in caso non si notasse dalla foto. Qui c’è stato un leggero aggiornamento della forma dei tasselli con la loro superficie interna “seghettata” a tasselli alternati.
Ho guidato per la prima volta il Butcher T9 all’anteriore della Stumpjumper EVO Expert in test. Per approfondire il test ho montato la gomma sia all’anteriore che al posteriore sulla mia bici, utilizzandola in diverse condizioni, tranne il polveroso asciutto: fondo duro, pietre smosse, radici, fango e neve. Il Butcher è sempre stato pubblicizzato come uno pneumatico “intermedio” adatto a ogni situazione. Un concetto poco applicabile al mondo race professionale ma applicabile invece al mountain biker di tutti i giorni.
Sia lo spessore della carcassa che le dimensioni complessive sono aumentate. Il Grid Trail è ideale per il trail e l’all mountain, mentre chi è più incline all’enduro si troverà meglio con la carcassa Grid Gravity, ulteriormente rinforzata. Ho apprezzato il fatto che la larghezza effettiva di 2.4″ sia superiore rispetto a quella effettiva di 2.3″ dell’ultima versione. Il volume extra ha aumentato la trazione e migliorato il comportamento nello sconnesso.
Per quanto riguarda la robustezza della carcassa, non ho avuto problemi con le versioni precedenti e non ho mai bucato nemmeno con questa versione, nonostante l’utilizzo sui trail molto sconnessi di Silver Mountain. Nel complesso ritengo che le gomme siano abbastanza robuste e resistenti a tutti i tipi di foratura, soprattutto considerando il loro peso.
Entrando nel vivo, la parte interessante è la nuova mescola T9. Devo dire che è un miglioramento assolutamente enorme e non cambierei nulla sulle proprietà di questa mescola. La nuova gomma trova il perfetto equilibrio tra flessione e rimbalzo senza che gli pneumatici siano nervosi, che era il problema con l’ultima versione di mescola. Temevo che questo miglioramento potesse avvenire a scapito della durata della gomma, ma finora l’usura è stata uniforme e meno veloce di quanto mi aspettassi. Radici bagnate, rocce, terreno compatto e persino neve, tutti gestiti con un sacco di aderenza. La T9 è ottima!
Nel complesso ho trovato il disegno del battistrada molto versatile. Le gomme scorrono bene, in parte grazie all’altezza non eccessiva dei tasselli centrali e in parte grazie al loro bordo a rampa. La frenata è eccellente anche sul ripido indipendentemente dalla velocità o dalle condizioni del terreno, con i dovuti limiti. Il supporto in curva è buono come è sempre stato per il Butcher.
Se dovessi scegliere un aspetto in cui la gomma potrebbe migliorare leggermente, direi che sarebbe il grip sul terreno smosso e profondo e sul fango. Non che non sia valido, ma rispetto a un altro pneumatico molto popolare come lo Schwalbe Magic Mary, non morde così tanto sul morbido. D’altra parte scorre più velocemente di un Magic Mary, quindi è questione di compromessi.
Negli ultimi due anni ho pensato che il Butcher fosse un ottimo pneumatico in termini di robustezza della carcassa e disegno del battistrada, ma ho sempre detto ai miei contatti di Specialized che la mescola poteva essere migliorata. Bene, ora posso tranquillamente dire che è ottimo per tutti e tre gli aspetti. La mescola T9 è al top con il meglio offerto da Schwalbe, Maxxis e Michelin. In conclusione, il Butcher è un ottimo pneumatico tuttofare che brilla in quasi ogni aspetto. Il rapporto robustezza/peso della carcassa è interessante e ho trovato che il volume e la larghezza della versione da 2.4″ siano adatti alla destinazione d’uso. La consiglio al 100%.
Volete sfondarvi di cenoni, pranzoni, aperitivi e gozzoviglie varie? Allora ecco un ottimo modo per…
Settimana di brutte notizie dal mondo ciclo: dopo GT e Rocky Mountain, questa volta tocca…
A causa di una brutta caduta alla Parigi-Roubaix 2023, Filippo Colombo dello Scott-Sram XC team…
Qual è la mountain bike dell'anno 2024? Dopo tante elucubrazioni, ecco la nostra preferita. Attenzione:…
Purtroppo anche per Rocky Mountain Bicycles le cose non vanno bene, l'azienda canadese oggi ha…
Fermento in casa GT, dove ieri è stata annunciata una "pausa" nel rilascio di nuovi…