Ad aprile Fox ha presentato il nuovo reggisella telescopico Fox Transfer, tanto atteso perché si sperava che risolvesse il problema del suo predecessore, e cioé il non tornare completamente in posizione tutta estesa. Ciò era dovuto alla fuoriuscita dell’aria responsabile della spinta pneumatica che permette il riestendendersi del reggisella. Aria che non era possibile inserire manualmente, data la mancanza di una valvola in cui poterla pompare. Con il modello 2025, Fox diceva di aver raggiunto una “Riduzione del 62% della perdita d’ariarispetto al modello precedente. Questo è stato il risultato dopo aver riprogettato completamente gli interni con un sistema di tenuta completamente nuovo“. Inoltre ora la valvola per inserire l’aria esiste e si trova sotto il morsetto della sella.
Un altro dettaglio interessante è il poter regolare l’esxcursione del FOx Transfer in incrementi di 5 mm senza attrezzi inserendo gli appositi spacer sotto la ghiera di chiusura.
Lo sto provando da giugno sull’Orbea Occam LT, ed ora posso dirvi come va effettivamente sul campo.
Diametri (mm): 30.9 / 31.6 (in test) / 34.9
Escursioni: 95-120mm / 125-150mm / 155-180mm / 185-210mm / 215-240mm
Peso rilevato sulla nostra bilancia senza comando remoto: 613 grammi.
Passaggio cavi: solo interno
Lower Coating: nero anodizzato
Upper Coating: Kashima Coat (Factory), nero anodizzato (Performance Elite)
Prezzo: 449€
Il modello in prova è quello da 155-180mm, settato a 180mm, cioé senza spacer per ridurne la corsa. Il comando remoto è rimasto invariato, cioé ho lasciato su quello di Shimano montato sulla Occam. Il funzionamento tramite cavetto d’acciaio permette infatti di scegliere il remoto senza alcun problema di compatibilità. Il nottolino che si trova su ogni cavo va poi ad inserirsi in uno più grande che si trova nella confezione e che a sua volta troverà posto nel meccanismo di azionamento del reggisella, esattamente come sul vecchio transfer.
Lo stack del morsetto è molto basso, cosa che permette di contenere la lunghezza complessiva reggisella + sella, nel caso lo spazio nel telaio sia risicato. Il sistema a morsetto è una di quelle cose vecchie come la bici ed ogni volta che vi metto mano mi chiedo come mai nessun altro sistema abbia preso il sopravvento durante gli anni (come quello del Reverb AXS).
Insomma, niente di veramente nuovo dal punto di vista del montaggio. Per quello dovrete aspettare il mio test del fratello wireless del transfer, il Neo, che sto provando sulla Bronson, ma vieniamo al suo funzionamento sul campo. Ho gonfiato la camera a 270 psi, su un massimo di 325 consentiti. Già all’inizio del test mi capitava che il Transfer non si riestendesse del tutto in alcune occasioni del tutto casuali, così ho immesso 300 psi, ma la situazione non è cambiata.
Quello che succedeva, e succede tutt’ora, è che delle volte rimane 1 cm dalla riestensione completa, e devo dare un altro impulso al remoto affinché il reggisella torni su del tutto o tirarlo su con le gambe. Lo stesso problema lo abbiamo riscontrato sul Fox Transfer 2025 montato sulla Amflow. In quel caso abbiamo addirittura provato due remoti diversi, uno della Amflow e uno della Yep, ma il risultato non è cambiato. Non ho invece mai avuto alcun problema in fase di affondamento, cioé quando lo abbasso prima di una discesa: il meccanismo è veloce e si sente chiaramente, tramite un “tock”, che si è arrivati all’escursione minima. Non è dunque un problema di remoto, perché l’attivazione funziona.
Lo stesso rumore di “tock” si sente quando il Transfer si riestende del tutto, un effetto sonoro che aiuta a capire dove ci troviamo nel travel. Travel che possiamo facilmente regolare con le gambe o con il sedere, infatti la velocità di riestensione non è esagerata neanche quando si pompano 300 psi nella camera.
Il gioco laterale è pressoche nullo, devo ammettere che sotto questo aspetto Fox ha fatto un grande lavoro. Purtroppo non avendo risolto il problema della riestensione completa non mi sento di promuoverlo. Quello che mi lascia stupefatto è che il Fox Transfer Neo non soffre di questo difetto, anche se credo che l’idraulica sia molto simile. Ma di questo parleremo un’altra volta.
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