Rose, azienda tedesca che fu fondata nel 1907, oggi è diventata un’ azienda con più di 250 dipendenti ed ha nel suo credo il fatto di vendere direttamente al cliente (saltando quindi il passaggio dei vari importatori) con l’obbiettivo di garantire un miglior rapporto qualità/prezzo e una maggiore possibilità di personalizzazione della bici.
Per il 2014 ha rinnovato la propria gamma freeride/dh facendo un bel passo avanti soprattutto dal punto di vista delle linee e dell’estetica, il funzionamento, infatti, era già buono nelle stagioni precedenti.
La Rose in test è la Soul Fire 2, ha 185mm di escursione posteriore e 180mm anteriore e si colloca quindi un livello sopra all’enduro e uno sotto alla bici da discesa pura. Fa parte di quella categoria di bici chiamate freeride che ultimamente pochi marchi hanno in catalogo ma che hanno sicuramente una loro valenza nel campo del mtbiking.
A livello visivo si apprezzano da subito sia le linee morbide dell’insieme che la verniciatura raw del telaio idroformato in alluminio 7005, che fa risaltare le saldature ben fatte e rifinite. Il passaggio cavi è interno per cambio, freni e reggisella, così che la linea generale è molto pulita. Piacevole l’accostamento del colore delle ruote all’accoppiata attacco+manubrio, mentre il dado dello snodo sul tubo obliquo anodizzato blu elettrico é un po’ un’overkill…
Lo schema di sospensione evidenzia il generoso leveraggio al centro del triangolo principale, che insieme al carro e agli snodi garantisce un ottima rigidità del posteriore che si percepisce sia quando si è in sella che nelle classiche prove a ruote ferme.
La Soul Fire 2 si colloca nel mezzo di un totale di 3 livelli nel catalogo Rose. Tutti i componenti strizzano l’occhio all’ambiente gravity: componenti Spank, ammo Rock Shox Vivid air r2c, freni Avid Code R con dischi da 200mm, forcella Suntour Durolux da 180mm.
Completano il montaggio la guarnitura Race Face con la doppia 24/36+bash, la trasmissione Shimano XT, le gomme Schwalbe Hans Dampf e il reggisella Rock Shox Reverb in versione Stealth (passaggio cavo all’interno del telaio) con escursione 150mm.
Impostazione della bici
Il manubrio Spank da 760 mm con attacco da 40mm indica subito che la Soul Fire è impostata per essere guidata al meglio in discesa.
La sella SDG di dimensioni generose è molto comoda nel pedalare, ma appesantisce un po’ la linea, la sostituiremmo con una più filante risparmiando magari anche qualche etto.
L’ammortizzatore Rock Shox Vivid air è molto sensibile, alla pari di uno a molla. Una volta impostato il sag (personalmente intorno al 20%) si riesce a sfruttare bene l’intera corsa senza andare a tamponare di frequente. Questo perché il leveraggio “impenna” la curva di compressione proprio nei millimetri finali della corsa. Il basso rapporto di leva del sistema in accoppiata con un ammortizzatore prettamente discesistico fa si che si può trovare una regolazione molto fine e che non esistano problemi di surriscaldamento nelle discese più lunghe e impegnative.
Salita
I 16kg si sentono tutti quando la strada inizia a salire, oltretutto l’impostazione come detto è molto discesistica, piuttosto arretrata, quindi bisogna prendersela comoda e senza fretta. Fortunatamente però la forcella Suntour è abbassabile (ma non bloccabile) e i rapporti permettono di far girare le gambe anche a una velocità bassa.
Davanti possiamo contare su una corona da 24 e dietro su un pignone da 36.
Il Vivid Air non è bloccabile quindi la bici “bobba” abbastanza sia da seduti che da in piedi. Migliorano un po’ le cose se si chiude completamente la regolazione della compressione prima che la strada inizi a salire, ricordandoci, però, di tenere a mente i click e di riaprirla prima della discesa.
Discesa
In discesa è un vero e proprio schiacciasassi: mantiene una buona agilità ed è confortevole e sicura. Più la discesa è tecnica/scassata più la Soul Fire emerge. Se siete in giro con dei vostri amici enduristi vi prendete delle belle soddisfazioni!
E’ sicuramente merito dell’impostazione geometrica generale della bici, molto moderna e all’avanguardia: il carro posteriore con giunto Horst misura solamente 429mm, il bb drop è pari a +10mm mentre il reach è di 426mm in taglia m.
La forcella Suntour Durolox svolge egregiamente il suo compito. Ha un escursione di 180mm, molla pneumatica, regolazione di ritorno + compressione, perno passante da 20mm e ha la corsa riducibile a 140mm tramite un pratico pulsante da premere mentre si comprime la forcella. Ha una struttura molto rigida, non si sente flettere anche se messa sotto torchio, la sensibilità di partenza è buona e le regolazioni di compressione e ritorno sono facilmente azionabili e si avvertono realmente.
Nel funzionamento si avverte una particolarità: dopo i primi 3-4cm iniziali la forcella indurisce per poi tornare ad ammorbidirsi. E’ sicuramente una scelta di settaggio da parte di Suntour che permette di mantenere i primi cm molto morbidi mantenendo la forcella comunque alta e sostenuta dove serve. Ho apprezzato molto questa intuizione e dovrebbe essere copiata anche da altri marchi molto più blasonati.
Dopo qualche giornata di utilizzo abbiamo avuto un inconveniente sulla cartuccia, il ritorno restava troppo frenato anche con la regolazione tutta aperta. Problema risolto da Rosebikes.it con la garanzia.
Per quanto riguarda le gomme, Schwalbe Hans Dampf Snakeskin da 2.35, ci sono sembrate sottodimensionate rispetto alla bici. Non tanto dal punto di vista della tassellatura (sono molto scorrevoli ma non hanno una tenuta superba) quanto da quello della robustezza della spalla. Avremmo sicuramente visto meglio la versione super gravity della stessa gomma.
I freni Avid code R a quattro pistoncini sono molto potenti mantenendo un ottima modulabilità e hanno anche un buon feeling di leva. Non hanno dato problemi anche se i dischi da 203mm sembrano sovradimensionati, avremmo visto meglio due rotori da 180mm.
Conclusioni
La Soul Fire è la bici perfetta per girare in posti tipo Finale Ligure o Diano Marina, dove la bici da discesa è troppo limitante e l’enduro mette in difficoltà. Detto questo non disdegna né fare giornate di enduro (a patto che le risalite pedalate non siano troppe e ve la prendiate con comodo), né affrontare le dh più incazzate dei bike park. Ottimo rapporto qualità/prezzo.
Prezzo
La Soul Fire 2 è venduta a 2.562 Euro+ spese di spedizione ed è disponibile, oltre che in versione raw, anche in colorazione red-white/matt-black in taglie s,m,l e xl.
Acquistabile online da Rosebikes.it