La scorsa estate Fulcrum ha rinnovato la gamma off-road con quattro nuovi modelli: le Red Zone Carbon, top di gamma in carbonio, le Red Zone 3 di gamma medio/alta in alluminio e le Red Zone 5, entry level in alluminio, sono destinate a un utilizzo XC e marathon mentre le Red Metal 5, anch’esse entry level in alluminio, si rivolgono all’utilizzo trail e all mountain. Ho messo alla prova queste ultime, incuriosito dal rapporto qualità prezzo molto interessante.
Nonostante la fascia di prezzo, Fulcrum ha dedicato molta attenzione alle Red Metal 5 senza risparmiare tecnologie e cura dei dettagli per realizzare un set di ruote che soddisfa i requisiti della categoria ASTM 4 con un limite di peso del sistema bici/rider di 125kg. Partendo dai mozzi, troviamo il medesimo corpo in alluminio utilizzato sui mozzi di alta gamma delle Red Zone Carbon e Red Zone 3, robusto e massiccio ma al contempo leggero.
Ciò che differisce sono i cuscinetti, con un sistema più elaborato a coni e tazze sulle top di gamma e con tradizionali cuscinetti sigillati sulle Red Zone 5 e Red Metal 5. Tramite una ghiera esterna che agisce sul perno in alluminio del mozzo, è possibile registrare il precarico dei cuscinetti per regolare con precisione la scorrevolezza e compensare il gioco conseguente all’usura.
Entrambi i mozzi hanno flange basse e compatte con attacco per la testa dritta dei 28 raggi tondi, non sfinati, in acciaio inox, raggiati in seconda, che si innestano nel cerchio tramite nippli in alluminio. Il design asimmetrico del cerchio consente di ottimizzare la distribuzione della tensione dei raggi su entrambi i lati della ruota.
Il cerchio è in lega di alluminio, giuntato, ed è disponibile esclusivamente in formato 29 pollici. Ha un’altezza di soli 18,6mm che, insieme al design asimmetrico, conferisce al cerchio un aspetto di alta qualità, corroborato dalle decals sobrie tono su tono. La motivazione ovviamente non è solo estetica ma è innanzitutto dettata da prestazioni e comfort che ne traggono vantaggio.
Con una larghezza interna del cerchio di 30mm, le Red Metal 5 possono ospitare copertoni di sezione generosa. Il profilo del dente è clincher, ovviamente tubeless ready. I copertoni salgono sul cerchio senza sforzo e altrettanto facilmente tallonano anche a pressioni basse. Ho montato i copertoni più volte, facendoli tallonare solo con la pompa a terra.
I mozzi utilizzano un attacco per rotori Center Lock con un sistema che Fulcrum ha ribattezzato Axial Fixing System in virtù di una ghiera che agisce all’esterno del perno invece che all’interno, differenziandosi in questo modo dal brevetto di Shimano rispetto al quale offrono una maggiore superficie di contatto tra la ghiera e il disco.
L’innesto della ruota libera sfrutta il classico sistema a tre cricchetti su ghiera dentata, per un totale di 36 punti di ingaggio. È possibile scegliere tra il corpetto SRAM XD (in test), Shimano HG o Microspline, sia in fase di acquisto che successivamente come ricambio.
Le Red Metal 5 vengono vendute già predisposte per l’utilizzo tubeless con nastro sigillante già installato e con valvole dotate di adattatore per il profilo asimmetrico del cerchio. In corrispondenza della valvola il nastro è forato per l’intero diametro del foro invece del più efficace intaglio a croce, quindi la tenuta non è perfetta finché il liquido sigillante non riesce a risolvere.
Ho messo alla prova le Fulcrum Red Metal 5 sulla ARC8 Essential, perciò si parla di una bici da trail piuttosto spinta per geometrie e indole ma al contempo molto leggera, quindi sensibile all’aumento di peso arrecato dalle entry level in alluminio rispetto alle leggerissime ruote in carbonio di cui hanno preso il posto. Un aumento di peso che condiziona leggermente la reattività di guida e richiede maggiore sforzo nei cambi di direzione ma che non inficia sensibilmente la resa in pedalata, anche grazie ai mozzi incredibilmente scorrevoli che nulla hanno da invidiare a mozzi di alta gamma, non solo per ciò che concerne la scorrevolezza ma anche in merito alla precisione dell’ingaggio.
I cerchi sono robusti e affidabili ma nel tempo il posteriore ha leggermente perso la centratura nonostante non abbia incassato colpi degni di nota direttamente a carico del cerchio. Anche la finitura superficiale del cerchio è robusta e non ha subìto graffi né abrasioni pur avendo messo alla prova le Red Metal 5 prevalentemente su percorsi molto rocciosi. Nel complesso le ruote sono rigide sia lateralmente che torsionalmente e grazie al profilo basso del cerchio offrono un buon assorbimento verticale che le rende sufficientemente confortevoli.
La tenuta del copertone sul profilo clincher del cerchio è ottima, senza alcun accenno di stallonamento mentre è facilissimo farlo tallonare durante il montaggio che, come ho anticipato, ho eseguito più volte solo con la pompa a terra, senza bisogno di serbatoi o compressore, prima di raggiungere i 2 bar. Nel complesso si tratta di ruote di qualità superiore rispetto al prezzo molto competitivo con cui Fulcrum le ha immesse sul mercato, con un peso leggermente superiore alla media delle ruote da trail ma con qualità costruttiva e tecnologie degne di ruote di alta gamma.
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