Negli ultimi mesi ho passato del tempo sulle ultime ruote da XC di Roval, una meraviglia dell’ingegneria chiamata Control SL. Fermando la bilancia a soli 1.240 grammi (rilevati) sono incredibilmente leggere, anche per un set di ruote race di alta gamma. Molti potrebbero pensare che il risparmio di peso derivi da un cerchio troppo alleggerito che si deforma solo a guardarlo. In realtà il cerchio è sorprendentemente robusto e vanta dimensioni importanti per un cerchio da XC. Allora, come ha fatto Roval a ridurre il peso e come si comportano le ruote sui trail? Siamo qui per dirvelo.
Dettagli
- Cerchi in fibra di carbonio
- Solo 29″
- 24 raggi
- Raggiati in seconda
- 1.240 grammi verificati
- Larghezza interna 29mm inner
- Cuscinetti ceramici SiNC
- Limite di peso di 125kg
- Raggi a lama DT Swiss Aerolite a testa dritta
- Nippli DT Swiss Pro Lock in alluminio
- Valvole e nastro in dotazione
- Corpetto XD, HG o MS
- Meccanica della ruota libera DT Swiss EXP Ratchet
- Garanzia a vita con polizza crash replacement
- 2.148€
Non sono sicuro di quale sia l’aspetto più impressionante, se i cerchi o i mozzi, ma iniziamo con i cerchi. Roval ha scelto una larghezza interna piuttosto ampia di 29mm e ha ridotto l’altezza del cerchio per renderlo più confortevole rispetto all’ultima versione.
Forse uno dei punti salienti del design è che il dente ha una larghezza di 4mm. Ampliando questa superficie, la probabilità di pizzicare si riduce notevolmente poiché una superficie più smussata è meno soggetta a tagliare lo pneumatico. In pratica mettono materiale aggiuntivo dove è necessario e da nessun’altra parte.
Un altro aggiornamento del cerchio è il profilo molto più asimmetrico per fornire migliori angoli di attacco ai raggi. Questo aiuta a bilanciare la tensione su entrambi i lati e rende la ruota nel complesso più robusta e durevole.
Un bel po’ di peso è stato tolto anche dai mozzi. Le flange ultra basse utilizzano raggi straight pull, 24 sia all’anteriore che al posteriore. Roval ha progettato i mozzi in modo che sia necessaria una sola lunghezza dei raggi su tutti e quattro i lati.
Nessun materiale in eccesso. Notare il rilievo nella parte interna del supporto a 6 fori del disco. Disponibile anche in versione Centerlock.
Il tappo nella foto sopra è la versione RockShox Torque Cap, inclusa con il set di ruote. I Torque Cap aiutano a migliorare la rigidità torsionale dell’interfaccia forcella/mozzo. Sul mozzo anteriore, per risparmiare molti grammi si è scelto di rinunciare a un asse interno separato e i cuscinetti, che sono ceramici, appoggiano nella sede del mozzo e si accoppiano direttamente all’asse da 15mm della forcella.
I mozzi condividono molte delle parti dell’ultraleggero mozzo 180 di DT Swiss. All’interno del corpetto troviamo il nuovo, migliorato e semplificato Ratchet EXP 36T, un meccanismo di innesto che utilizza il leggendario sistema star ratchet di DT.
Sul campo
Quando ho notato questo nuovo set di ruote la scorsa primavera, nel periodo del lancio della Specialized Epic EVO, parlando con Specialized, ho espresso i miei dubbi su quanto sulla robustezza dei cerchi dopo aver sentito il peso. Mi hanno informato che, per metterli alla prova, Curtis Keene li aveva usati per mesi sulla sua Enduro senza problemi. Chiariamo: NON è quello a cui sono destinati e fare queste cose probabilmente annullerà la garanzia. Il punto è che mi è stato detto da persone che conosco e di cui mi fido, quindi mi è servito come testimonianza per la loro robustezza. Arriverò alle mie scoperte in seguito, ma prima parliamo delle caratteristiche di guida.
Quando li ho montati ho optato per il nastro per cerchio standard invece degli appositi tappi, che fanno risparmiare un po’ di peso se si ha la pazienza di installarli. Ho iniziato con pneumatici più orientati al XC sulla Transition Spur, ma con l’arrivo dell’inverno ho optato per pneumatici Schwalbe Magic Mary. Potrebbe sembrare eccessivi ma li ho montati con carcassa leggera da circa 840 grammi. Comunque ho tenuto una pressione di 1.6 bar all’anteriore e 1.7 al posteriore e non ho mai forato. Tutti gli pneumatici hanno tallonato in un attimo con una pompa da pavimento.
La prima cosa che ho notato è stato il peso, anzi la sua mancanza. La riduzione del peso rotazionale nelle ruote offre vantaggi che si avvertono molto più del peso risparmiato sul telaio o su altre parti. Sembra di avere potenza extra o una migliore forma fisica, non c’è altro modo per descriverlo. Sì, le Control SL sono costose ma offrono un miglioramento del feeling di guida maggiore rispetto per esempio a delle pedivelle leggere. A parte la facilità con cui puoi stare in sella per lunghe giornate, si sente davvero questo aspetto quando si devono affrontare salite ripide e tecniche.
Una volta puntata la bici in discesa sono rimasto sorpreso dalla rigidità e precisione offerta nella maneggevolezza. Guardando le flange corte dei mozzi e tenendo conto del basso numero di raggi, ho pensato che queste ruote fossero poco rigide, ma sono stato completamente smentito. Ho guidato ruote in fibra di carbonio da trail e AM che erano sostanzialmente meno rigide di queste, pur essendo mezzo kg più pesanti. Per quanto riguarda il comfort verticale, classificherei le ruote Control SL come nella media. Non c’è niente di specifico nel loro design che li ponga al top come un cerchio Synthesis di Crankbrothers o uno Zipp 3ZeroMoto, ma non risultano in alcun modo scomodi.
Per un set di ruote premium manca chiaramente un innesto veloce. Poiché queste ruote utilizzano interni DT Swiss, prendono la recente direzione del marchio. Con il nuovo sistema EXP, DT ha dichiarato che gli innesti ultra veloci hanno degli svantaggi, principalmente l’esacerbazione del pedal kickback. Sulle bici a corta escursione è un problema meno avvertibile e si può stare su uno star ratchet a 54T se si vuole, anche se spendere altri soldi per “aggiornare” un set di ruote da 2.100 Euro potrebbe risultare fastidioso. Personalmente, sono abituato a un ingaggio piuttosto rapido e mi piace averlo subito a disposizione fuori da una curva, come chiunque altro, ma sui trail non ho avvertito questo leggero ritardo come una distrazione.
Per quanto riguarda manutenzione e durata, sono rimasto molto colpito dai cuscinetti. Visto che sono cuscinetti ceramici di fascia alta (leggi: costosi), ci si aspetta niente di meno che la perfezione. Dopo molti mesi di duro utilizzo in condizioni meteorologiche avverse e frequenti lavaggi, girano senza intoppi come il primo giorno. Il corpetto della ruota libera con il nuovo design EXP non può essere smontato completamente senza l’uso di un attrezzo speciale, ma per la semplice manutenzione è sufficiente tirare la cassetta per estrarlo. Si può pulire e rimontare il meccanismo in un paio di minuti con un panno e il grasso specifico. L’ho fatto una manciata di volte e gira alla grande.
Conclusioni
La cosa più notevole delle ruote Control SL non è solo il peso incredibilmente basso ma il fatto che riescano anche a vantare una qualità di guida davvero impressionante. Scrivo questo articolo dopo averli strapazzati con noncuranza su salti e rock garden. Non ho mai forato e continuano a girare perfettamente dritti. Non sono mai riuscito nemmeno a rompere un raggio che, a proposito, vengono forniti come pezzi di ricambio. Se c’è una cosa che so delle ruote in fibra di carbonio è che a volte, quando meno te lo aspetti, possono comunque rompersi. Fortunatamente questo set di ruote è supportato da un programma di garanzia molto forte, quindi si può stare tranquilli.
Infine, bisogna fare i conti con il prezzo. Mentre il prezzo delle ruote in carbonio cala, 2.148 Euro sono un sacco di soldi. Si dice “robusto, leggero, economico: scegline due”. Bene, le Control SL sono sicuramente leggere e sono robuste. Se ce le si può permettere, sono trasformative. Ho tolto un set di ruote DT Swiss da XC piuttosto buone dalla mio Spur e con le Control SL la bici è cambiata completamente, è più veloce e si comporta molto meglio. La qualità non è in discussione: in realtà la questione è solo se si è in grado spendere tale somma per un set di ruote.
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