[Test] Ruote Shimano XTR Trail 27.5″

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Insieme al gruppo XTR meccanico, Shimano ci ha fornito anche le nuove ruote XTR Trail da 27.5″. Come dice il nome, sono ruote pensate per un utilizzo piuttosto gravoso e, con un cerchio dal canale interno di 24mm (28mm esterno), si combinano bene con gomme voluminose. Sono state montate su una Santacruz 5010 (qui il test), con una gomma Specialized Purgatory 2.3″ all’anteriore e una Kenda Nevegal XPro 2.35″ al posteriore.

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Con una tecnologia proveniente dalle ruote da strada Durace, che personalmente ho avuto modo di usare per diversi anni sulla bici da corsa, il cerchio è in alluminio rivestito di carbonio. Suona strano, ma è una scelta mirata a combinare la durata nel tempo dell’alluminio e la rigidità della fibra di carbonio. In pratica il canale del cerchio, le pareti e la sua struttura sono in alluminio, mentre la parte esterna è rivestita di carbonio. Il cerchio è forato per farci passare i 28 raggi (anteriore e posteriore) montati straight-pull, quindi è necessario del nastro per poterle latticizzare. Nastro che, insieme alle valvole dell’aria, è già montato sul cerchio al momento dell’acquisto.

Essendo i nipple esterni, non c’è bisogno di smontare la gomma e il nastro per tirarli, è necessaria però una chiave apposita per poterli avvitare, così come è necessario un attrezzo apposito per evitare che la testa piatta del raggio giri nella sede sul mozzo.

In piena tradizione Shimano sono i mozzi, e questo per due motivi:

1) l’attacco del disco del freno avviene tramite Center Lock. Soluzione molto pratica al momento di smontare e montare i dischi, dato che è necessario svitare un’unica grossa “vite” con l’apposito attrezzo, identico a quello per montare il movimento centrale, ed il gioco è fatto.

2) I cuscinetti sono a sfera, non sigillati. Shimano motiva questa scelta dicendo che questi cuscinetti scorrono meglio in curva, quando le forze laterali provocate dall’inclinazione della ruota tendono a creare attrito nei cuscinetti sigillati. Difficile notarne la differenza sul campo, quando si pedala, facile invece notarla quando si smonta il mozzo per pulirlo ed ingrassarlo.

Trovarsi di fronte a dei cuscinetti a sfera aperti può piacere o meno, a seconda dell’indole del meccanico che ci deve mettere le mani. Le sfere, infatti, tendono a muoversi dalla loro sede se non si fa attenzione e rimetterle al loro posto, con il grasso di mezzo, non è facile. Insomma, a qualcuno piace poter arrivare a fare manutenzione anche alle singole sfere invece di affidarsi ad un cuscinetto sigillato, ma in fondo questa non è la soluzione più pratica e veloce.

Di certo, se si ingrassano bene il perno e i cuscinetti, questi mozzi durano in eterno senza doverne comprare di nuovi.

Sul campo

Innanzitutto il montaggio e la latticizzazione dei pneumatici è molto facile, grazie alla forma del cerchio. Usando gomme Tubeless Ready l’operazione è veloce (è stato usato un compressore). Una volta in azione, le XTR Trail mi hanno subito dato confidenza: è il tipico prodotto che fa bene quello che deve fare, badando alla sostanza più che alle apparenze. Non trovate grandi decals colorate sulle XTR Trail, né leggerete di rigidità dai valori record o di canali interni extralarge.

Il canale da 24mm è un buon compromesso per evitare che il profilo delle gomme diventi troppo squadrato, ma allo stesso tempo permette di usare pressioni leggermente inferiori al solito aumentando così la trazione e, in curva, la gomma spancia di meno rispetto a cerchi più stretti. Il cerchio è robusto, anche dopo qualche botta sulle rocce non presenta bozzature. Già, si parla di bozzature dato che solo la parte esterna è in carbonio, mentre la struttura del cerchio è interamente in alluminio.

Mi è piaciuta molto la rigidità di queste XTR Trail: le ruote sono belle precise e solide, senza però esagerare come può capitare con certi prodotti interamente in carbonio. Questa caratteristica, unita al buon sostegno delle gomme grazie al cerchio largo, mi è subito piaciuta e mi ha dato confidenza sulle discese scassate.

Durante il periodo in test non ho dovuto tirare i raggi, perché le ruote sono sempre rimaste centrate. Per ora neanche i due center lock presentano gioco, cosa capitata in passato con altre bici in prova. I mozzi sono stati ingrassati solo perché li ho aperti per fare le foto, altrimenti non ce ne sarebbe stato bisogno.

Conclusioni

Le ruote XTR Trail sono fedeli alla filosofia Shimano: un prodotto non appariscente ma che funziona alla grande, grazie ad alcune soluzioni che rendono queste ruote solide, precise e durature nel tempo, a cominciare dai cuscinetti a sfera, non sigillati, seguiti dalla combinazione di alluminio e carbonio nei cerchi. Il sistema Center Lock per il fissaggio dei dischi può essere un fattore limitante, se si usano freni di altri marchi, anche se si trovano degli adattatori sul mercato.

Disponibili anche in 29″

Peso: 880 grammi posteriore, 750 anteriore
Larghezza canale interno: 24mm.
Larghezza canale esterno: 28mm.
Numero raggi: 28 posteriore ed anteriore.
Utilizzabili con trasmissioni a 10 o 11v.

Prezzo: 518.59 Euro l’anteriore, 639.34 Euro il posteriore.

Shimano.com

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