Negli ultimi anni Bontrager, il marchio di proprietà di Trek che produce componenti e abbigliamento, sta ampliando notevolmente il proprio catalogo. In origine un produttore a livello artigianale di telai in acciaio a Santa Cruz, Keith Bontrager ha venduto marchio e azienda a Trek qualche anno fa. Oggi qualunque manubrio o giacchetta presentati da Trek sono marchiati Brontrager.
Ultimamente ho seguito il marchio con attenzione e in particolare ero curioso di provare le scarpe Flatline, da usare con pedali flat. Hanno suole Vibram e sono fatte per durare, oltre che per essere comode. Ecco il mio parere dopo averle testate.
• Suola Vibram
• Battistrada con struttura uniforme per una tenuta costante e intuitiva sul pedale
• Battistrada più strutturato su punta e tallone per i tratti a piedi
• Soletta interna in EVA per assorbire gli urti
• Tomaia in resistente pelle sintetica
• soletta Ortholite per comfort e durata
• 750 grammi (taglia 44.5 testata)
• $119.99
Come si vede sopra, l’imbottitura è spessa. I lacci sono larghi e piatti in asole ovalizzate, così restano ordinati e non si attorcigliano.
La tomaia è di pelle sintetica, sulla punta e sul tallone ci sono dei rinforzi che migliorano la protezione in caso di urti con rocce e radici.
La suola ha una trama così semplice che a prima vista non mi ha convinto molto. Entreremo nel dettaglio dopo…
Le suole interne Ortholite sono lavabili in lavatrice e si adattano bene alla forma del piede.
Come molte altre scarpe da MTB più recenti, anche la Flatline hanno un elastico per evitare che i lacci finiscano nella trasmissione. I lacci sono molto lunghi, anche quando si usano protezioni per la caviglia. Li ho quindi tagliati e ho bruciato un po’ il taglio con un accendino perché non si sfilacciassero.
L’altezza è media-bassa. Offrono un po’ di protezione in più a tacco e caviglia e assorbimento degli urti grazie alla suola interna in EVA.
La prima cosa che ho notato delle Flatline è che sono piuttosto spaziose (un po’ alte e leggermente larghe) nella zona della punta. Non è necessariamente un difetto, a meno che non abbiate piedi particolarmente stretti. I miei sono nella media ma ho un arco plantare veramente alto. Di conseguenza sono solito sostituire la suoletta con una Superfeet. Ho fatto alcuni giri con le solette delle Flatline e mi sono sembrate a posto, ma poi le o sostituite con le mie. In generale, la calzata delle Flatline mi sembra buona e in particolare sono scarpe che si lasciano usare benissimo anche con protezioni per la caviglia.
Come dicevo sopra, il battistrada è così semplice che inizialmente ero dubbioso sul grip di queste scarpe. Invece ho dovuto ricredermi. Mi spiego: la zona dove il piede poggia sul pedale è praticamente priva di struttura, quasi piatta e liscia. Sembrerebbe che una suola così non abbia molta tenuta sui pedali, ma non è così. La mescola e la forma della suola sono state scelte in modo da offrire una buona tenuta, pur permettendo qualche correzione nel posizionamento del pedale. In passato ho usato un sacco di scarpe per pedali flat, con mescole così morbide e battistrada così aggressivi da rendere difficile riposizionare il piede se non era messo alla perfezione sul pedale. Le Flatline non hanno questo problema, che per una scarpa da MTB per pedali flat è forse l’aspetto più importante. Un altro elemento a favore di queste scarpe è la durata delle suole, che è veramente notevole. Probabilmente è anch’essa dovuta alla forma della suola, in cui i pin penetrano più a fatica e quindi la rovinano meno.
Sulla punta e sul tallone il battistrada in gomma marrone ha una struttura a zig-zag che aiuta quando bisogna portare la bici in spalla o spingerla. L’assorbimento degli urti, le resistenza agli impatti e la protezione della punta dei piedi sono tutti buoni e la chiusura con lacci eccellente, malgrado i lacci siano un po’ troppo lunghi (ma meglio così che troppo corti). Le Flatline, come la maggior parte delle scarpe per flat con carattere gravity, non sono delle campionesse di ventilazione, ma durante il test sono sempre rimaste fresche a sufficienza: esistono scarpe più calde.
Per concludere, posso dire che le Bontrager Flatline si sono dimostrate delle eccellenti scarpe per pedali flat. Per i giri trail di tutti i giorni sono fantastiche. La durata, la comodità quando si va a piedi, la tenuta e il comfort sono tutti punti in cui queste scarpe meritano un 10. La rigidità della suola e la trasmissione della potenza sono buone senza dare fastidio quando si cammina. L’unica cosa di cui mi possa veramente lamentare è il fatto di aver dovuto investire 2 minuti per accorciare i lacci. Se da un lato le Flatline offrono una buona protezione generale, per i downhiller più aggressivi potrebbe valere la pena di cercare qualcosa di più massiccio. Detto questo, fra poco andrò a Killington, Vermont per gareggiare nella DH degli US Open e sono sicuro che, se dovessi correre coi flat, sceglierò le Flatline.
EXT presenta la Vaia, la sua forcella a steli rovesciati a doppia piastra di cui…
Abbiamo le gare di XC, di Downhill, di Enduro, ma nessuna di All Mountain. Con…
Della serie "front cattive", eccovi la Kona Honzo in acciaio di Livijus75, con tanto di…
Mondraker presenta la Arid Carbon, una gravel con telaio in carbonio, la prima del marchio…
Quando si parla di gare di MTB XC, Nino Schurter è indubbiamente il più grande…
Fox Live Valve Neo DHX è l'ammortizzatore a molla elettronico del marchio americano che ho…