[Test] Scarpe invernali Fizik Artica X5

Visto che quest’anno l’inverno ha fatto capolino piuttosto presto alle nostre latitudini, sono riuscito a testare per bene le scarpe invernali di Fizik, le Artica X5.



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Si tratta di scarpe con sgancio rapido e suola in nylon rinforzata con carbonio pensate per tenere i piedi asciutti e caldi anche alle basse temperature. Si può quasi dire che sia composta da una scarpa nella scarpa: quella esterna, in membrana impermeabile e traspirante, apribile tramite una cerniera sigillata, e quella interna, dotata di lacci a chiusura rapida. Intendiamoci, non è la scarpetta estraibile che trovate negli scarponi da scialpinismo, perché questa rimane fissa , ma le due chiusure, lacci e cerniera, ricordano un po’ quel tipo di sistema.

Affinché una scarpa a sgancio rapido sia calda, è necessario che i buchi per fissare i cleats siano “chiusi” dalla scarpetta interna, e che la soletta sia isolante. Questo è il caso delle Fizik Artica X5. La soletta è leggermente imbottita ed estraibile.

Per quanto riguarda la suola, oltre ad essere molto rigida grazie all’inserto in carbonio, è ricoperta di una gomma dalla mescola abbastanza morbida, ed è predisposta per due tacchette anteriori su cui fare presa in caso di fango.

Il peso rilevato, con attacchi Crank Brothers, è di 505 grammi per scarpa.

Sul campo

Ho provato queste scarpe in condizioni di freddo secco e anche con neve marcia e bagnata. Cominciando da quest’ultimo punto, le Artica X5 hanno tenuto bene il bagnato, non facendo filtrare minimamente l’acqua dopo circa un’ora e mezzo di schizzi e piedi a terra nella neve. Chiaramente si deve proteggere la scarpa da infiltrazioni provenienti dall’alto, con delle ghette o dei pantaloni lunghi dotati di membrana antispruzzi (che poi sono delle ghette incorporate). Non presentando alcune cuciture a vista, non c’è stato modo per l’acqua di entrare, neanche dai fori per i cleats.

Per quanto riguarda la tenuta del calore, non sono scarpe particolarmente calde. Girando sulle due ore con temperature attorno allo zero, i piedi si raffreddano malgrado calze in lana merino. Intendiamoci, non diventano due blocchi di ghiaccio, e si può tranquillamente continuare il giro, ma non aspettatevi miracoli. Probabilmente un paio di calze più spesse può aiutare, e lo spazio per indossarle c’è: anche la calzata non è di quelle superstrette, e grazie ai lacci interni si lascia dosare bene. Io che ho una pianta del piede piuttosto larga non ho avuto problemi di punti di contatto dolorosi, neanche quando le scarpe erano nuove.

Una soluzione efficace sono le solette riscaldanti, nel caso si giri a lungo sotto zero forse l’unico prodotto che può garantire un piede caldo anche dopo che si è sudato. Riguardo a questo punto devo però dire che le Artica X5 traspirano bene, evitando che si venga a creare quel microclima tropicale/umido dovuto al sudore che poi con il freddo della discesa fa raffreddare l’intero piede.

La suola è rigida e trasmette bene la potenza di pedalata: non siamo ai livelli di una scarpa da XC con suola interamente in carbonio, ma per gli allenamenti invernali va più che bene. La gomma e il profilo permettono di camminare piuttosto bene anche su rocce e fondi duri, visto che la mescola tende al morbido e la tassellatura è generosa.

Conclusioni

Se girate anche con il freddo, avrete bisogno di un paio di scarpe invernali: le Fizik Artica X5 sono curate nei dettagli quali chiusure ermetiche e calzata, hanno una suola che trasmette bene la potenza di pedalata e sono impermeabili. Non sono le più calde, ma si prestano bene ad uscite con temperature intorno allo zero una volta combinate con delle calze adeguate alla stagione.

Prezzo: 200 Euro (qualche sconto sui siti online)
Fizik.com

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