[Test] Scarpe Mavic Echapée Matryx

3

 

Lo scorso inverno Mavic ha rinnovato la sua gamma di scarpe MTB, gravel e strada introducendo delle tecnologie e un design totalmente innovativi rispetto ai modelli delle collezioni precedenti. Abbiamo scelto di mettere alla prova le nuove Echapée Matryx, scarpe clipless per uso trail, appartenenti alla linea di prodotti femminili. Per le tecnologie adottate, la struttura e il design si equivalgono al modello XA Matryx della gamma maschile dal quale si differenziano esclusivamente per la colorazione e per il range delle taglie.



.

La tomaia è costruita con la nuova tecnologia brevettata Matryx, un materiale che combina fibre di Kevlar e poliammide, per offrire un’ottima resistenza all’abrasione. La zona centrale, facilmente distinguibile dalla trama più scura, è caratterizzata da un’alta percentuale di fibre di Kevlar allo scopo di interagire con il sistema di allacciatura sostenendo maggiormente il piede per mantenerlo saldo in posizione. La zona della punta e quella del tallone sono invece realizzate con una densità minore di fibre in modo da migliorare la traspirabilità. Le fibre di poliammide e di Kevlar, oltre a essere molto leggere sono parecchio resistenti, offrendo un’ottima durata nel tempo. Per questo motivo la tecnologia Matryx consente alle scarpe Echapée di mantenere il peso complessivo molto contenuto e al contempo offre un’eccellente traspirabilità.

In corrispondenza del tallone e sulla punta sono stati inseriti dei rinforzi in TPU (poliuretano termoplastico) termosaldati alla tomaia in Matryx, per una migliore protezione in caso di urti. Questo materiale altamente performante, gode di notevoli proprietà tra cui l’elevata resistenza all’abrasione e agli impatti, l’elasticità e un’ottima memoria di forma, che sta a significare la capacità di un polimero di tornare da uno stato temporaneamente deformato a quello originale senza subire cambiamenti permanenti.

Il sistema di allacciatura delle Echapée Matryx è molto curato. Fa affidamento sul minimale Quick Lace, un sistema che prevede dei lacci in robusto materiale sintetico, uniti da un archetto in plastica e provvisti di cursore che viene tirato verso la linguetta per stringere rapidamente l’allacciatura con precisione. Una volta stretti i lacci è possibile nasconderli, insieme al cursore, all’interno di una tasca in rete appositamente creata sulla parte superiore della linguetta. A questo si aggiunge la robusta fascia in Velcro che assicura una chiusura ben salda. La linguetta Endofit è unita all’interno della scarpa tramite due bande elastiche che avvolgono completamente il piede e la tengono ferma in posizione.

L’intersuola, come per la maggior parte delle calzature sportive, è realizzata in EVA, un polimero plastico morbido e molto flessibile. Questo materiale, oltre a garantire una notevole resistenza all’usura, offre eccellenti proprietà di assorbimento degli urti risultando così oltre che molto confortevole anche protettiva per la pianta del piede.

La suola Energy Grip è realizzata mediante l’utilizzo di particolari mescole di gomme che permettono di offrire il giusto equilibrio tra rigidezza, per ottimizzare il trasferimento dell’energia sui pedali durante la pedalata, e flessibilità, per assicurare un certo grado di comfort mentre si cammina. Le Echapée Matryx vengono vendute con una placchetta in gomma dura avvitata al supporto delle tacchette, ovviamente rimovibile, ma comunque utile per sfruttare le scarpe anche con pedali flat.

Il disegno della suola, denominato Contagrip, è caratterizzato da tasselli molto pronunciati in grado di assicurare un’ottima aderenza sia sui terreni asciutti che sulle pietre bagnate e scivolose. Ai lati della slitta delle tacchette sono presenti due bande di suola rialzata della stessa altezza dei tasselli, utili a garantire l’appoggio della suola sulla piattaforma dei pedali clipless. L’altezza di queste bande è tuttavia eccessiva e la suola interferisce con la piattaforma ostacolando il corretto ingaggio delle tacchette sul pedale. Questa interferenza è accentuata se si sceglie di montare le tacchette in posizione particolarmente arretrata, per una migliore stabilità in discesa, dato che la slitta è piuttosto curva e nella sua parte posteriore la differenza di altezza rispetto alle bande della suola risulta maggiore. Ho risolto applicando uno spessore (proveniente proprio da un vecchio paio di scarpe Mavic ma non fornito in dotazione con le Echapée) tra la suola e le tacchette. Da notare che questo problema si è presentato sia con pedali Mavic che con pedali Shimano.

La tomaia delle Echapée Matryx offre una calzata precisa e consente di avere sufficiente mobilità delle dita a vantaggio della circolazione sanguigna. Va tenuto in considerazione che in generale la pianta è leggermente stretta quindi in fase di acquisto consiglio di optare per un terzo di numero superiore rispetto a quello abituale così da godere di una calzata più comoda. La tomaia, nonostante sia sottile e notevolmente flessibile, è robusta e molto resistente in trazione quindi sostiene bene il piede, merito anche dei rigidi rinforzi in poliuretano termoplastico presenti sia sulla punta che sul tallone che forniscono struttura alla scarpa. Sono decisamente molto ventilate e traspiranti, caratteristiche che ho apprezzato in particolar modo durante queste ultime giornate di caldo torrido. Questa caratteristica penalizza tuttavia l’impermeabilità: l’acqua infatti penetra all’interno della tomaia con molta facilità inzuppando rapidamente i calzini.

A dispetto del design da scarpa da running che le fa sembrare delle scarpe poco protettive, le Echapée sono scarpe robuste e i piedi sono ben protetti al loro interno. La tecnologia Matryx inoltre è molto resistente alle abrasioni. Dopo oltre tre mesi di utilizzo infatti le scarpe non riportano alcun segno di usura. La trama in poliuretano e Kevlar però non protegge da aghi e spine, lasciandoli penetrare a contatto con il piede. La suola è adeguatamente rigida da sostenere molto bene il piede in discesa e da trasmettere efficacemente potenza ai pedali mentre si pedala e al contempo sufficientemente flessibile da assicurare un’ottima aderenza al suolo quando si cammina. In conclusione si tratta di scarpe di notevole fattura, realizzate con un’elevata cura per i dettagli e con tecnologie molto interessanti come il sistema di allacciatura e il materiale della tomaia decisamente innovativo.

Modelli e prezzi

La versione Echapée Matryx Donna è disponibile in un’unica colorazione e in 12 differenti misure, dal numero 36 al 43 e 1/3. Mavic utilizza le medesime tecnologie delle Echapée Matryx sul corrispettivo prodotto della gamma maschile, il modello XA Matryx, disponibile in tre colorazioni, nero, rosso e giallo e in 16 misure, dal numero 38 e 2/3 al 48 e 2/3.

Prezzo:  €180

All’interno della gamma di scarpe Mavic 2019 è presente anche un nuovo modello per pedali flat, le Deemax Pro Flat, anch’esse realizzate con tecnologia Matryx, disponibili in 16 differenti numeri, dal 38 e 2/3 al 48 e 2/3.

Prezzo:  €170

Mavic

Commenti

  1. amante delle crossmax. quelle gialle per intenderci ho preso questo modello. piu rigide bella sensazione in pedalata. leggere. ma stessa misura e meno confort. impatto su pietra. scarpa aperta. da buttare si e aperta la suola.onestamente inferiori alle crossmax come calzata non le ricomprerei.
  2. Sembra che Mavic prosegua sulla strada di innovazione e design a scapito della qualità e purtroppo ho riscontrato che i compagni di viaggio non mancano.
    Le Crossmax gialle hanno una longevità pari a 6 mesi. Le prime cambiate perché si scollavano e la seconda volta mi hanno comunicato che secondo loro si tratta di usura... no comment!

    Sembra sia impossibile fare una scarpa che sia mediamente leggera, comoda per camminare oltre che stare agganciati agli spd, con una calzetta che impedisca ai detriti di entrare e allacciatura boa oppure come queste che durino un anno o due.
Storia precedente

Fanes

Storia successiva

[Video] Da bocia a pro: l’evoluzione di Finn Iles

Gli ultimi articoli in Test