Specialized ha presentato le scarpe 2FO Roost Clip Mountain a novembre 2020. Ho cominciato ad usarle assiduamente a partire da febbraio, e con “assiduamente” intendo che ho quasi solo usato questo paio di scarpe fino ad oggi. Il loro colore ormai tendente al marrone e l’usura delle varie parti ne sono la testimonianza.
Il motivo per cui le ho usate così tanto è semplice: sono comode, leggere, con una suola sufficientemente rigida per pedalare anche giri lunghi, e sono una buona via di mezzo fra traspirabilità e protezione del piede anche contro il freddo che si può trovare in montagna d’estate. Inoltre la suola ha un buon grip, con lo sgancio rapido ben incassato di modo da poter camminare su terreni impervi senza scivolare.
Quando erano nuove non ho avuto particolari difficoltà di “rodaggio”, nel senso che è stato facile agganciare e sganciare il pedale senza che questo andasse ad impigliarsi nella suola. Questo grazie alla forma smussata della suola in prossimità dello sgancio rapido, e al diverso disegno nella parte fra sgancio e pedivella, pensato proprio per non andare ad impigliarsi nei pedali.
La protezione in punta e sul tacco non è così pronunciata come su altri modelli anche della stessa Specialized, ma ha sempre fatto bene il suo lavoro, proteggendo le dita dei piedi dalle pietre alzate dalla ruota anteriore.
La tomaia è traspirante e si asciuga in fretta, anche perché tutta la sua struttura è piuttosto sottile e lontana da certe scarpe simil-ortopediche di un marchio ben noto che offre sì protezione, ma in caso di pioggia diventano dei mattoni che impiegano giorni e giorni ad asciugare. È proprio uno dei motivi per cui le 2FO Roost Clip Mountain mi sono piaciute: quasi non sembrano delle scarpe da mountain bike.
La scelta dei lacci come sistema di chiusura sicuramente aiuta a conferire questo look da scarpa di tutti i giorni, per evitare che si impiglino nella bici Specialized ha messo un elastico in cui infilarli. Inutile dire che è più facile riparare un laccio rotto che non un Boa.
Se c’è un difetto che devo proprio trovare, è la mancanza delle mezze misure. Di solito porto un 42.5, le scarpe in prova sono un 42. Pensavo fossero troppo piccole, ed invece si sono rivelate perfette: anche in camminata non vado a toccare la punta con le dita dei piedi. La calzata è comoda, con molto spazio per le dita dei piedi, ideale quindi anche per chi ha una pianta del piede larga. Il tallone è tenuto bene in sede e non tende a scivolare verso l’alto.
Le solette sono body geometry. Sono disponibili in diversi livelli di supporto dell’arco plantare, acquistabili sul sito Specialized o in negozio. Quelle neutrali che ho usato io sono molto comode. In foto vedete la bombatura del metatarso, pensata per facilitare la circolazione sanguigna ed evitare che il piede si addormenti quando si pedala.
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