[Test] Scott Genius 920

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Avevo avuto la possibilità di provare per un giorno le nuove Scott Genius da 29  e 27.5 pollici a metà settembre a Davos, come avevo scritto nella prova comparativa qui. Ora la casa svizzera ci ha mandato una Genius 920 per un test più approfondito e ne ho approfittato per metterla sotto torchio.

Innanzitutto ricordo che la Genius ora è disponibile solo in versione 29 e 27.5″. Unico modello ancora con le ruote da 26 pollici è la Genius LT da 180mm di escursione, rimasta invariata rispetto alle scorse stagioni. La bici in test è una 29 pollici da 130mm di escursione anteriore e posteriore, con la peculiarità di avere un comando remoto dal manubrio che regola le sospensioni in tre modi:
1) completamente aperte (posizione Ride).
2) Ammortizzatore posteriore con corsa ridotta a 90mm e forcella con compressione alta (più dura rispetto alla posizione 1, posizione Traction).
3) Lockout.

L’ammortizzatore è un DT Swiss Nude 2 mentre la forcella è una Fox Float Evolution (preparata appositamente per Scott).

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Le geometrie

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Prima di guardale la tabella qui sotto c’è da segnalare la possibilità di variare leggermente la geometria della Genius invertendo la posizione dell’eccentrico della foto di qui sopra. Così come è fotografato si trova nella posizione “low”, quella con l’angolo di sterzo a 69°.

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Sull’allestimento si può dire  che, pur non essendo il top di gamma, porta la bici ad avere un peso di soli 12.36 Kg (rilevati da noi, senza pedali e con reggisella classico di serie), un’ottimo valore per una 29 da 130mm di escursione, senza che il prezzo sia esagerato (3.859 Euro). Si tratta del modello più economico della linea in carbonio della Genius da 29 pollici. La 930 e la 940 sono, infatti, in alluminio.

L’unica cosa di cui si sente veramente la mancanza è un reggisella telescopico. La Genius è già predisposta per il Reverb Stealth, dove il cavo scorre all’interno del telaio, e ha inoltre due buchi sul tubo piantone per il passaggio cavi di altri tipi di reggisella telescopici. Insomma, tutto è predisposto per questo componente ormai quasi indispensabile sulle bici da all mountain. Se non altro il reggisella classico affonda per bene, non dando problemi di alcun tipo in discesa.

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Uno dei buchi nel telaio per il passaggio per il reggisella telescopico, qui chiuso con un tappino di gomma.

Durante il nostro test abbiamo montato un reggisella telescopico Crank Brothers Kronolog, non compreso nel montaggio. Un test separato su questo componente seguirà.

Alcune parti, come il manubrio, le ruote, il reggisella e l’attacco manubrio, sono Synchros. Ricordiamo che Scott ha comprato Synchros recentemente. Le ruote non sono tubeless ready, le gomme invece si. In fondo all’articolo trovate tutte le specifiche.

In prova

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Le ruote da 29 pollici, unite al peso leggero del telaio in carbonio e al sistema Twinlock, rendono la Genius molto performante in salita. Su strade asfaltate basta chiudere ammo e forcella per pedalare come su una rigida. Sugli sterrati e sui sentieri il “Traction Mode”, che riduce la corsa dell’ammo a 90mm e chiude un po’ la compressione della forcella, permette di usare l’aderenza di una full senza però usare tutto il sag dell’ammo aperto, cosa che evita al rider di insaccarsi. La tripla 42-32-24 con pacco pignoni 11-36 offre tutti i rapporti che servono anche per i tratti più ripidi.

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In fase di rilancio, quando per esempio dopo una salita ripida viene una breve discesa tecnica e poi di nuovo una salita, bisogna fare l’abitudine ai numerosi comandi da manubrio. Il Twinlock è facile da usare, ma ho necessitato di qualche uscita prima di non confondermi fra comando del reggisella telescopico, cambio anteriore della tripla e Twinlock stesso. Sicuramente uno SRAM XX1 sarebbe di grande aiuto per rendere il tutto più intuitivo. Mi domando come mai Scott prediliga montare la tripla sulle sue bici (era presente anche sulla Genius LT testata un anno e  mezzo fa). Scott dice che in grandi mercati come la Germania si tende a vendere più le triple che le doppie, dato che l’acquirente medio di una Genius ama fare anche giri lunghi in stile transalp e pensa che senza tripla non si riesca a pedalare decentemente in pianura. Di certo è una cosa in meno che i negozianti devono spiegare al cliente poco smaliziato. Certo è anche il fatto che la tripla abbia picchiato più volte sui gradoni di alcuni sentieri ticinesi in discesa (e in salita).

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Il massiccio movimento centrale

In discesa la Genius 920 è una bella trailbike o all mountain che dir si voglia, con un’ottima sospensione anteriore grazie alla Fox 32 Evolution (sviluppata per Scott) a cui però si contrappone l’ammortizzatore Nude 2 della DT Swiss, non altrettanto sensibile e plush. Diciamo che il suo set up è più da una bici da granfondo che non da all mountain. Ho provato diverse pressioni d’aria, oltre quelle suggerite da Scott, ma ho sempre avuto quell’impressione di un’ammortizzatore piuttosto legnoso che non rende giustizia ai 130mm (in realtà 135) di escursione posteriore disponibili. La cosa non è dovuta all’ammo montato sulla bici test, dato che avevo avuto le stesse impressioni sulla 910 e sulla 710 provate a Davos un mese e mezzo fa. Intendiamoci, si scende comunque bene visto che le geometrie sono azzeccate anche nello stretto e le ruote sono all’altezza del resto della bici.
D’altro canto il Nude 2 pare aver risolto i problemi di tenuta del vecchio Equalizer, un bel passo avanti anche grazie alla relativa semplicità del Nude 2 rispetto al precedente ammortizzatore che lavorava in estensione.

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Le ruote Synchros fanno il loro dovere, muovendosi nella media delle ruote da 29 pollici. Avrei preferito che fossero tubeless ready per togliere la camera d’aria e risparmiare qualche grammo, con del nastro No Tubes si possono comunque latticizzare facilmente. Anche perchè le gomme Schwalbe Nobby Nic sono già tubeless ready e si comportano bene nella maggior parte delle situazioni: delle buone gomme allround. I freni Shimano SLX non deludono, anche grazie ai due dischi da 180mm di diametro che tengono anche durante le discese lunghe e ripide. Non hanno la potenza degli XT, ma sono affidabili in ogni situazione.

Apprezzato il portaborraccia, una manna quando uno porta uno zaino pesante con sè e non vuole infilarci anche la sacca idrica.

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Conclusioni
La Scott Genius 920 è una bici da all mountain (o una trailbike, se preferite) adatta a lunghi giri alpini che darà soddisfazione a chi la porta a spasso sui sentieri. L’ottima trazione in salita e il peso basso vi faranno arrivare all’inizio della discesa meno stanchi del solito. Quando vi lasciarete trascinare a valle dalla forza di gravità apprezzerete la forcella Fox 32 Evolution ma dovrete giocare con l’ammortizzatore DT Swiss Nude 2 per trovare il set up giusto per voi. Rimane il fatto che il Nude 2 non è così sensibile come la forcella, visto che ha un’indole “sportiva”. Il rapporto qualità/prezzo, per una bici in carbonio del calibro della Genius, è buono, sarebbe sicuramente migliore se il reggisella telescopico Reverb Stealth (con passaggio cavi interno) fosse incluso.

Allestimento Scott Genius 920

Telaio Genius 29 Carbon HMF
Forcella FOX 32 Float Evolution
Ammortizzatore SCOTT DT Nude2, 3 modes, 130-90-Lockout
Gruppo Shimano XT / SLX, Guarnitura 42-32-24 e pacco pignoni 11-36
Freni Shimano SLX
Parti Syncros 1.5 Serie
Ruote Syncros TR 2.5 29″
Gomme Schwalbe Nobby Nic EVO 29 x 2.25

L’allestimento completo sul sito Scott.
Peso (rilevato da noi), per la taglia M: 12.36 Kg

Prezzi

GENIUS  900 SL    € 7.299
GENIUS  910         € 4.699
GENIUS  920         € 3.859
GENIUS  930         € 3.359 (Alluminio)
GENIUS  940         € 2.599 (Alluminio)

Modelli da 27.5″:
GENIUS 700 SL     € 7.499
GENIUS 710          € 4.799
GENIUS 720          € 3.999
GENIUS 730          € 3.499 (Alluminio)
GENIUS 740          € 2.599 (Alluminio)

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