[Test] Specialized Stumpjumper FSR 650b vs. 29

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Della Specialized Stumpjumper FSR Expert Carbon si è parlato molto su MTB MAG, sia nella versione 650b che in quella da 29 pollici. Quest’ultima ha anche vinto il nostro test comparativo delle trail bike in quel formato ruota. Proprio dal giorno in cui abbiamo terminatola comparativa  abbiamo avuto modo di provare i due modelli sui sentieri di casa per capirne a fondo le differenze che ora potete leggere in questo articolo.

La 29, in alto, e la 650b.

Le bici in prova

Faremo un’analisi statica ridotta, dato che abbiamo trattato questo tema nei test singoli. Due mountain bike con montaggi identici, ma diverso formato ruota: una Stumpjumper FSR Expert Carbon 650b, dal peso di 12.5 kg senza pedali, ed una Stumpjumper FSR Expert Carbon 29, che pesa 12.8 kg senza pedali. Le taglie sono entrambe delle M.

L’escursione anteriore e posteriore della 650b è di 150mm, mentre quella della 29 è di 140mm davanti e 135mm dietro.

Per le geometrie e i montaggi dettagliati vi rimandiamo al sito Specialized. Di seguito i dati salienti. La prima voce riguarda la 650b.

Stack: 599mm, 617mm
Reach: 414mm, 417mm
Angolo sterzo: 67°, 67.5°
Altezza movimento centrale: 335mm, 336mm
Offset forcella: 42mm, 46mm
Batticatena: 420mm, 437mm
Angolo sella: 74°, 74°
Stem: 60mm, 60mm

Dobbiamo segnalare che sulla 650b trovate il reggisella Yep Uptimizer e i freni SRAM Guide Ultimate. Questa bici è oggetto di un test di durata e vi abbiamo montato dei componenti che dovevamo provare.

Diversa è la forma del manubrio: sulla 650 troviamo infatti una piega da 750mm con 8-degree backsweep, 6-degree upsweep, 25mm rise, mentre sulla 29 questa è piuttosto piatta, rimanendo la larghezza identica: 8-backsweep, 6-upsweep, 10mm rise.

Qui sotto trovate le foto del link denominato MANFU: a sinistra la 650b, a destra la 29. È una delle novità che Specialized aveva presentato insieme alla nuova Stumpjumper: la sua costruzione è così rigida da permettere di non avere l’archetto posteriore, e dunque mantenere la lunghezza del carro il più ridotta possibile.

Non potevamo di certo non fotografare i tre elementi del sistema SWAT, pensati per lasciare lo zaino a casa il più possibile.

Sul campo

Per due mesi sono stati affrontati gli stessi sentieri con queste due bici, e quello che ne è venuto fuori è piuttosto chiaro: la 29 è il mezzo che arrampica meglio nei percorsi tecnici. La trazione delle ruotone gioca un ruolo fondamentale, ma non è l’unico fattore che ce l’ha fatta preferire in salita. Anche la posizione in sella, ed in particolare dell’avantreno, sono preferibili quando si cerca di arrivare in cima ad una rampa ripida e tecnica. Il manubrio con meno rise della 650b aiuta a tenere l’anteriore incollato al terreno, e ad imprimervi più pressione. Malgrado la stessa rapportatura (una corona da 30 denti ed un pacco pignoni 10-42), siamo saliti meglio con la 29 quando le pendenze diventavano proibitive.

Il discorso cambia quando si scende. Qui la 650b lascia intravvedere il suo spirito quasi enduristico, grazie ad una generosa escursione. Occhio però che siamo ben lontani dalle cosiddette “bici da DH con forcella a monopiastra”, cioè le endurone da gara. I 67° di angolo sterzo parlano da soli. Quello che salta all’occhio, piuttosto, è un’agilità incredibile, anche grazie al carro posteriore molto corto. In un passaggio stretto e con un gradone molto alto (e piccolo dirupo), la facilità con cui siamo riusciti a girare la 650b ci ha lasciato a bocca aperta ogni volta. Non che non si riesca ad effettuare il passaggio con la 29, ma con l’altra è più semplice e immediato.

D’altro canto, sul veloce scassato, come a tratti nel video qui sotto, la 650b richiede un po’ più di capacità di controllo, mentre la 29 tende a spianare gli ostacoli. La maggiore escursione aiuta, rimane però il fatto che la 29 è più tranquilla e ben si adatta al biker che si vuole godere le proprie uscite senza dover dimostrare di essere un drago in discesa. È un po’ lo stesso discorso che abbiamo fatto nel paragone fra la Specialized Enduro 650 e 29.

Tornando a parlare di trazione, i cerchi Roval Traverse da 29mm di canale interno fanno egregiamente il loro lavoro, e non hanno dato segni di debolezza neanche sulla 650b, in uso dall’ormai lontano ottobre. Non abbiamo mai dovuto centrarli, malgrado diverse belle botte prese durante la lunga durata del test. Trazione che diventa ancora più accentuata sulla 29, come descritto più sopra.

Le sospensioni posteriori lavorano esattamente allo stesso modo sulle due MTB: sensibili ad inizio corsa, progressive verso il fine corsa. Nelle salite tecniche abbiamo preferito usare la posizione “trail”, cioè quella di mezzo nell’ammortizzatore Fox, per rendere il comportamento del carro più reattivo e meno incline a mangiarsi la potenza di pedalata. Sulle salite scorrevoli avremmo preferito una chiusura più efficace, come quella dei nuovi ammortizzatori Fox Float DPS. Resta il fatto che la forcella Pike armonizza molto bene con il carro, anche per la sua chiusura della compressione che abbiamo spesso usato in salita per poter pedalare in fuorisella senza affondamento dell’anteriore.

Se mai ce ne fosse bisogno, il sistema SWAT si conferma l’uovo di Colombo: anche in pieno inverno è possibile pedalare giri di 3/4 ore senza portarsi dietro lo zaino. Basta possedere una giacca dal volume  molto contenuto, da mettere in una delle tasche posteriori della maglia, ed il gioco è fatto, anche con temperature prossime allo zero. Il resto trova posto nel telaio, barrette comprese per quando si devono ricaricare le batterie.

Conclusioni

La domanda è sempre una: “Quale comprereste?”. Probabilmente la 29, perché è più polivalente della 650b. In particolare in salita, arrampica meglio ed offre una maggiore trazione, centrando in pieno la definizione di “trail bike”. In discesa è meno giocosa della 650b, ma non per questo meno performante. La maggior sicurezza delle ruote grandi è sicuramente un punto a favore quando si percorrono giri epici in cui si arriva stanchi a destinazione. La 650b è piuttosto vicina alla performance di una enduro pedalabile, ma con una agilità incredibile, che renderà felici tutti i biker che amano andare forte in discesa anche dopo tanti metri di dislivello in salita.

Prezzo: 6.090 Euro per ciascuna bici
Specialized.com

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