[Test] Specialized Turbo Levo FSR Comp 6 Fattie

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Dopo il nostro First Ride dello scorso anno, abbiamo avuto la possibilità di provare la Specialized Turbo Levo per un lungo periodo, testandola su una varietà di percorsi comprendente percorsi in salita, tracciati da Enduro, strade bianche e tagliafuochi e tutte le varie situazioni di riding che possono coinvolgere una eBike.

Analisi statica

Sulla carta la Turbo Levo FSR è completa e pronta all’uso, che è quanto ci si aspetta da un prodotto Specialized. Niente da obiettare sull’allestimento, che è quello di una macchina da trail che ha resistito durante tutto il nostro periodo di test e ha risposto bene anche ad un utilizzo più impegnativo al quale ogni tanto l’abbiamo sottoposta.

Il motore è realizzato appositamente per Specialized con un settaggio custom che produce 250 watt. Pacco batteria custom Specialized da 460Wh. Sistema ANT+ con IP 67 e connessione Bluetooth. Caricabatterie Specialized da 42V e 4A con connettore Rosenberger.

Freni SRAM Guide R  Guide con rotori centerline da 200mm di diametro.

Trasmissione formata da cambio e comando GX a 11 velocità, cassetta XG-1150, catena KMC X11L, corona Custom Praxis in acciaio da 32 denti con girobulloni 104BCD.

Forcella RockShox Yari RC da 140mm di escursione con perno Maxle Ultimate e battuta Boost 15x110mm.

Ammortizzatore custom FOX Float Performance DPS Autosag RX da 197mm di interasse e 47,6mm di corsa.

Telaio in lega di alluminio M5 Premium Specialized con motore e batteria integrati e passaggio cavi interni, battuta posteriore Boost 148, sistema di sospensione FSR  su cuscinetti sigillati e 135mm di escursione.

Ruote Roval 650b con cerchio in lega di alluminio da 38mm di larghezza, 24 raggi all’anteriore e 28 al posteriore su mozzi Hi Lo con 4 cuscinetti sigillati.

Copertoni Specialized 6Fattie Purgatory Control all’anteriore e 6Fattie Ground Control al posteriore, entrambi da 60tpi, 2Bliss Ready, da 3 pollici di larghezza. Escono montati con camere d’aria ma li abbiamo convertiti in Tubeless.

Sella Specialized Body Geometry Henge Comp montata su un reggisella telescopico Specialized Command Post IRcc  da 125mm di escursione.

La Specialized Turbo Levo è dotata di un display integrato con schermo a 10 LED, oppure si può connettere a un sistema Garmin, o scaricare un’applicazione dedicata agli smartphone. Abbiamo scaricato e utilizzato l’app per smartphone Mission Control iOS e ci è piaciuta molto per la possibilità di settare la risposta del motore, soprattutto per la gestione della durata della batteria. La ricarica impiega circa 3 ore da completamente scarica e, in base al settaggio dell’applicazione e al tipo di riding, dura da alcune ore fino a un’intera giornata di riding.

Il prezzo della Turbo Levo FSR Comp 6 Fattie è di €4.490, mentre il peso rilevato è di poco inferiore ai 23kg.

Geometrie

In azione

La crescita delle eBike nel mercato delle biciclette si sta rivelando importante negli ultimi anni e, nonostante questo dipenda prevalentemente dal settore city bike, alcune compagnie stanno sviluppando prodotti di alta gamma anche per il settore eMTB. Nel caso di Specialized, l’intenzione è quella di proporre il giusto prodotto con le giuste specifiche.

Salita

I motori elettrici rendono decisamente più facile pedalare in salita e il modo in cui si utilizza questo vantaggio è ciò che fa realmente la differenza. Le salite molto ripide e normalmente quasi impossibili per le bici muscolari diventano possibili con la Turbo Levo. Siamo stati in grado di compiere giri dalla durata di 4 ore che normalmente ci avrebbero massacrato, rendendoli degli allenamenti divertenti da 2 ore. Abbiamo percorso in salita alcuni trail che normalmente utilizziamo per la discesa, compresi alcuni tratti tecnici, con il motore che lavorava in sintonia con la nostra forza muscolare per superare gli ostacoli.

Discesa

Scegliendo di adottare delle geometrie molto simili alle loro Trail bike standard, Specialized ha creato una bici che scende molto bene, dal momento in cui si prende confidenza con il maggiore peso del mezzo. Peso che comunque è posizionato il più in basso possibile e quindi permette una guida stabile e agile, divertente tanto quanto una normale MTB.

Abbiamo testato la Turbo Levo in discesa su diversi percorsi di Punta Ala, da quelli più Trail a quelli più Enduro. Per i tracciati da Enduro avremmo preferito un po’ di escursione in più ma nonostante questo la Turbo Levo è molto intuitiva da guidare, divertente e stancante quanto una bici tradizionale, ma molto più efficace nei rilanci e nei tratti pianeggianti, cosa che compensa la minore velocità con la quale abbiamo affrontato i tratti più tecnici, in parte proprio a causa dell’escursione ridotta. In ogni caso ci siamo resi conto che la Turbo Levo FSR è una bici molto polivalente.

In curva

Le geometrie della bici e in particolare il posteriore sono fattori determinanti per la maneggevolezza della bici nei cambi di direzione. La Turbo Levo FSR ha un carro piuttosto corto considerando anche la necessità di collocare il motore. Combinato con l’angolo sterzo piuttosto disteso, dà una sensazione di stabilità in curva, con un grande grip dovuto alle coperture 6Fattie e ai cerchi larghi. Abbiamo variato spesso la pressione dei copertoni per trovare il giusto compromesso per il peso di 90kg del tester e infine con 1.2 bar su entrambe le ruote ci siamo trovati bene, anche considerando la necessità di un maggiore grip laterale dovuto al maggiore peso complessivo della bici.

Sospensioni

A causa del peso extra della Turbo Levo, abbiamo settato una maggiore frenatura in compressione rispetto al nostro solito. La rigidezza della Yari supporta benissimo il maggiore peso della eBike di Specialized. L’autosag dell’ammortizzatore rende facile il primo settaggio della sospensione posteriore, ma la sensazione è che lasci l’ammortizzatore troppo morbido, quindi abbiamo in seguito aggiunto un po’ di pressione che ci ha portati al 20% di sag e a un comportamento adeguato della sospensione.

Freni

Anche nel reparto freni il peso extra della bici è determinante e l’uso di freni a 4 pistoncini con dischi da 200mm è una scelta sensata. La maggiore massa in movimento è più difficile da frenare, soprattutto sul ripido, ma i Guide fanno bene il loro lavoro. Anche i copertoni da 3.0″ contribuiscono a fornire grip in frenata grazie alla loro superficie di contatto al suolo più ampia.

Motore e batteria

La potenza erogata dal motore della Specialized si controlla molto bene sui sentieri e, a confronto della versione in pre-produzione che abbiamo provato lo scorso anno, è più omogenea. In pianura sembra che la potenza erogata dal motore, all’interno dei 25kmh del suo range di azione, sia circa equivalente a quella fornita dalle proprie gambe. Anche in salita è equilibrata e aiuta a salire in modo fluido, senza rischiare di perdere trazione a causa di slittamenti involontari.

Ruotando le pedivelle si percepisce la scorrevolezza dei cuscinetti presenti nell’unità motore. L’utilizzo di una corona di dimensioni standard rende le cose semplici dato che il percorso della catena è normale e non passa troppo vicina al carro, quindi non abbiamo avuto alcun problema di interferenza.

Abbiamo apprezzato il fatto che non fosse necessario rimovere la batteria per ricaricarla. Infatti è sufficiente collegare il collettore del caricabatterie alla presa della batteria direttamente sulla bici, protetta da questo piccolo sportello.

L’integrazione dei cavi elettrici e del  sensore di velocità sulla ruota posteriore, in prossimità del disco, è eccellente. Ben celati e protetti, anche dall’acqua, sia per il riding durante le giornate di pioggia che per il lavaggio bici a fine giro. I led che indicano lo stato di carica della batteria sono chiari e ben evidenti.

Conclusioni

Integrazione e geometrie sono i punti chiave della Turbo Levo FSR 6Fattie. I giri epici si chiudono nel giro di un pomeriggio e si possono affrontare tutti i giorni. Lo stesso concetto di Mountain Bike cambia, perché la Turbo Levo non è una eBike tradizionale ma è molto simile a una Mountain Bike, sia per come si pedala che per come si guida, ma soprattutto perché non distrae con display e monitor. La strategia di design che ha portato Apple a creare un prodotto come iPhone che è diventato sinonimo di telefono, è quanto ha fatto anche Specialized con la Turbo Levo che probabilmente definirà la Mountain Bike elettrica del futuro.

Specialized
Punta Ala Test Center

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