Transition Patrol Carbon

[Test] Transition Patrol Carbon

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Quando Transition ha lanciato l’ultimo modello della Patrol, il suo debutto lo ha fatto con la sola versione in alluminio e con formato ruote misto. Dopo alcuni mesi il marchio di Bellingham ha tirato fuori un telaio in fibra di carbonio molto più leggero a cui siamo riusciti a dedicare un po ‘di tempo, testandolo come telaio. Anche se questo articolo sarà incentrato principalmente sul comportamento sul sentiero del telaio Patrol, dedicheremo comunque un po’ di tempo ad esaminare l’allestimento disponibile che più assomiglia al nostro. A causa della scarsità di prodotti reperibili, quando abbiamo ritirato il nostro Patrol Carbon non tutti gli allestimenti erano disponibili, ma quello a cui si avvicina di più è il GX Carbon.

Transition Patrol Carbon



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Ho provato la bici per parecchio tempo come nella foto sopra, con sospensioni da 170mm e ammortizzatore a molla. In precedenza l’ho provata anche nella configurazione originale con 160mm di escursione anteriore e posteriore e ammortizzatore ad aria Fox DHX2. Inutile dire che la bici offre più opzioni di quelle che un semplice flip chip high/low potrebbe indicare a prima vista.

Dettagli Transition Patrol Carbon

  • Mixed wheels – 29″ front / 27.5″ rear
  • Costruzione in fibra di carbonio
  • Taglie da S a XL (Large in test)
  • Escursione 160mm anteriore / posteriore – compatibile 170mm anteriore / posteriore
  • Movimento centrale filettato
  • Universal Derailleur Hanger
  • Mozzo Boost
  • 3.699€ (solo telaio)
  • Garanzia a vita

Transition Patrol Carbon

I più attenti avranno notato che il tubo sterzo della Patrol non assomiglia a quello delle altre bici Transition. Questo perché, in quanto bici da freeride, può accettare una forcella a doppia piastra. Prima che uscisse la TR11, Nico Vink era stato avvistato spesso su una Patrol in alluminio con una forcella Ohlins a doppia piastra.

Transition Patrol Carbon

Come sulla maggior parte dei modelli Transition, è presente un flip chip sul perno inferiore dell’ammortizzatore che consente la regolazione di 0.5º sull’angolo di sterzo e del tubo sella e di 7mm sull’altezza del movimento centrale.

Transition Patrol Carbon

Lo spazio per il copertone posteriore è abbondante, fino a 2.6″.

Transition mantiene il passaggio del tubo del freno posteriore all’esterno del telaio mentre le guaine del cambio e del telescopico passano all’interno del telaio. Mi piace questo approccio in quanto il tubo non si vede dal lato della trasmissione, quindi ha comunque un bell’aspetto. Il vantaggio più ovvio è che semplifica la manutenzione.

Un altro cenno alla facilità di manutenzione è il movimento centrale filettato, di serie su ogni Transition.

Il guscio in gomma del fodero orizzontale fa un ottimo lavoro nel silenziare gli urti della catena e proteggere il telaio.

Per quanto riguarda la sospensione, la Patrol ha una progressività del 24%. La curva è abbastanza lineare con una piccola rampa alla fine. Ciò la rende adatta agli ammortizzatori sia ad aria che a molla. Buono anche il rapporto di leva medio, abbastanza basso.

La protezione principale del tubo obliquo è un guscio di gomma che si estende fino al movimento centrale. Disponibile anche la protezione per la sponda del pickup.

Transition ti permette di portare le informazioni salienti del telaio con te.

Sebbene Transition non offra lo stivaggio interno al tubo obliquo, la soluzione sul telaio è comunque ben accolta. Avvitando la strap di Wolftooth sono stato in grado di portare una camera d’aria, una leva cacciagomme, CO2 con valvola e un multitool. Il telaio offre anche un portaborraccia con spazio per grandi borracce.

Infine, il Patrol è dotato dell’Universal Derailleur Hanger di SRAM, quindi non solo è facile trovare i ricambi, ma guarda al futuro ed è pronto per le nuove trasmissioni SRAM Eagle.

Geometrie Transition Patrol Carbon

Con quattro taglie disponibili, Transition offre comunque due diverse lunghezze del carro con 6mm di differenza dalle taglie S e M a quelle L e XL. Il reach di 480mm (impostazione high) della Large è perfetto per la mia altezza di 183cm. Numeri come un angolo di sterzo di 63.5º e un angolo sella effettivo di 78.1º indicano che questa bici fa sul serio in discesa, ma allo stesso tempo è perfettamente in grado di risalire.

Sul sentiero

L’allestimento che si avvicina di più a quello che ho testato è il GX, che costa $6.699, ma è dotato di ruote Race Face, freni TRP e ammortizzatore Fox Float X. Quasi tutto il resto è uguale a quello di serie e onestamente avrei comunque preferito i freni TRP ai Code. La taglia è giusta e non cambierei un solo aspetto delle geometrie della Patrol. Sono rimasto completamente convinto anche dalla configurazione a ruote miste ma mi rendo conto che non è per tutti… la Patrol potrebbe certamente reggere una gara di enduro occasionale, specialmente con escursione di 170mm, ma sarebbe preferibile una 29″ se si vuole prevalentemente gareggiare e quindi sarebbe più indicata la Spire.

La posizione di guida della Patrol è molto eretta e quindi si è rivelata comoda ed efficiente nelle salite più difficili grazie anche al suo angolo sella di 78.1º (posizione high). Se l’angolo effettivo del tubo sella è piuttosto verticale, lo è anche l’angolo reale, pertanto i biker con le gambe lunghe non verranno arretrati troppo verso l’asse posteriore posizionando la sella alta. Ho notato che anche per quanto riguarda la sospensione la Patrol Carbon sale molto bene e nonostante la lunga escursione è molto stabile e composta senza bobbing. Nell’impostazione standard da 160mm con ammortizzatore ad aria, la bici era un po’ più vivace ed efficace in salita, con l’opzione da 170mm a molla meno, ma comunque impressionante. Meglio bloccare la sospensione nelle salite più lunghe, ma tutto sommato la Patrol fa il suo dovere nel riportarti su per la collina.

In discesa, il Patrol è – in una sola parola – divertente. Ogni Transition che ho provato ha una cosa in comune: una grande reattività. Non sono sicuro se sia il layup del carbonio, la cinematica o una combinazione delle due, ma la Patrol, come la Sentinel, la Spur e la Spire, ama staccare le ruote da terra. Trovo che nei salti su cui normalmente devo tirarmi su la bici per chiuderli, con un minimo sforzo raggiungo l’atterraggio. Questo aspetto è codificato nel DNA della bici e le geometrie, il peso ridotto e il formato mullet si sommano in una bici che è semplicemente un vero spasso da guidare.

Per quanto riguarda le prestazioni nello sconnesso, la Patrol ha un bel po’ di anti-squat, che è in parte responsabile della sua reattività, quindi non è proprio una spianatutto. Penso che la sospensione sia pensata abbastanza bene: leggera e sensibile all’inizio, sostenuta ma morbida a metà corsa e con una buona resistenza al fondo corsa. Avendo provato ammortizzatori sia ad aria che a molla sulla Patrol, posso dire che non sorprende che la molla fornisca un tocco in più di grip e prestazioni migliori nei colpi di media entità in rapida successione rispetto all’aria, compensando così gran parte della differenza dovuta alla ruota posteriore da 27.5″ rispetto a una 29″ completa. Il formato mullet è proprio la caratteristica distintiva di questa bici. Per il rider a cui piacciono i sentieri e la guida altamente dinamici è ottima poiché la parte posteriore della bici è altamente maneggevole mentre l’avantreno resta sempre stabile su ogni terreno.

Conclusioni

Quindi, dove si colloca la Patrol? In caso non si fosse capito, sono estremamente contento di questa bici. Per un telaio che ha solo un semplice flip chip, offre possibilità di configurazioni quasi infinite, da un vivace tuttofare a un’arma da freeride a doppia piastra con ammortizzatori ad aria o a molla, differente escursione e serie sterzo regolabile. La configurazione di serie a 160mm di escursione anteriore e posteriore lo colloca perfettamente tra Sentinel e Spire ma con uno spirito più giocoso che ti lascia un sorriso stampato in faccia.

Transition Patrol Carbon

Penso che Transition offra un eccellente rapporto qualità-prezzo per l’intera gamma, sia per i modelli in carbonio che in alluminio. Oltre al fatto che la bici è coperta da una garanzia a vita, il supporto di Transition è semplicemente fantastico e sul sito si può acquistare qualsiasi piccola parte di ricambio di cui si può aver bisogno per la Patrol Carbon. Reputo la Patrol Carbon una delle migliori mountain bike tuttofare sul mercato al momento.

www.transitionbikes.com

Commenti

  1. Bella e in teoria ottimamente aggiornabile.. forcellino UDH, predisposizione per eventuale doppia piastra. Se non fosse così "spinta" sarebbe una gran tentazione.
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