Wilier Triestina è uno di quei marchi italiani che ha fatto la storia del ciclismo. Sin dal 1906 l’azienda di Rossano Veneto, nata a Bassano del Grappa dall’estro di Pietro Dal Molin, ha realizzato biciclette di alta qualità destinate alle competizioni su strada. Negli ultimi anni l’attenzione di Wilier nei confronti della MTB è cresciuta notevolmente, partendo da telai XC race, fino ad ampliare la sua gamma con bici dotate di escursioni alla ruota di 140mm, con la 903TRB.
La filosofia race oriented di Wilier e la lunga storia come costruttori di BDC professionali, creano un’attenzione particolare da parte dell’azienda all’efficienza in pedalata dei propri mezzi, che vale anche per i modelli full suspended. Nonostante la 903TRB sia un mezzo che si discosta dall’ambito race, abbracciando settori più ricreativi come quello del Trail e dell’All Mountain, le sue doti di scalatrice si fanno apprezzare, mantenendo fede alla fama del marchio.
Abbiamo avuto modo di testare la Wilier 903TRB in anteprima, dato che questo modello appartiene alla gamma 2015 e la sua commercializzazione è appena cominciata.
L’esemplare di 903TRB che ci è stato fornito per il test è montato con componentistica in gran parte differente da quella con la quale viene proposta in catalogo, quindi non ci siamo soffermati ad analizzare i dettagli dei componenti.
Il telaio è realizzato in lega di alluminio ed è dedicato allo standard di ruote da 27.5″. 140mm di escursione e sistema di sospensione FSS, brevetto ormai diffusissimo e adottato su larga scala, che assicura un buon comportamento in interazione con le forze di pedalata e con quelle di frenata. La soluzione Full Floater prevede che l’ammortizzatore non sia direttamente ancorato al triangolo del carro ma che sia compresso da ambo i lati da entrambe le bielle del cinematismo.
L’ammortizzatore è un Rock Shox Monarch RT3, settato per le caratteristiche del carro FSS della 903TRB. Oltre ovviamente alla posizione aperta, il tuning offre una posizione Lock in cui il blocco è quasi totale, mentre per quanto riguarda la posizione Pedal la frenatura è pronunciata ma lascia ancora un buon margine di sensibilità all’ammortizzatore.
La forcella è sempre Rock Shox e si tratta di una Revelation RL SoloAir con PushLoc Lockout e 140mm di escursione. Scorrimento molto fluido e buona rigidità ne fanno una forcella performante, anche a fronte delle poche regolazioni previste su questa versione. Il comando remoto al manubrio che controlla il blocco della forcella, ne aumenta la praticità durante la guida.
Il gruppo completo della 903TRB previsto da catalogo è lo Shimano XT, con trasmissione 2×10 e freni dotati di rotori da 180mm all’anteriore e da 160mm al posteriore. Sull’allestimento custom da noi testato, abbiamo trovato una trasmissione mista SRAM XO1 con guarnitura FSA Comet e monocorona MegaTooth, mentre i freni sono Avid XX.
Il trittico, manubrio, attacco manubrio e reggisella, è marchiato Promax. Si fa subito notare l’assenza di un reggisella telescopico, ormai un must anche per le bici da Trail e All Mountain. Purtroppo il tubo sella interrotto non consente nemmeno un abbassamento completo del reggisella standard, per la cui operazione tra l’altro occorre munirsi di chiave a brugola, dato che il collarino non è dotato di quick release. Abbiamo quindi tagliato il tubo, prestando attenzione ai 10cm di minimo inserimento in posizione estesa, che ci hanno consentito un abbassamento di 9cm.
Le ruote dell’allestimento destinato alla vendita sono le Maddux XB500 con coperture Maxxis Ardent. Sul nostro montaggio custom abbiamo trovato invece delle ruote assemblate con cerchi Mavic EN321 su mozzi Miche. I copertoni, montati con camera d’aria, sono Michelin Wild Race’R, molto leggeri e scorrevoli ma troppo delicati per la destinazione d’uso di questa bici.
Come anticipato nell’apertura dell’articolo, la tradizione ciclistica di Wilier Triestina viene onorata dall’efficienza in pedalata della 903TRB. La bici si è rivelata una vera scalatrice, con un peso complessivo contenuto e delle geometrie particolarmente incilini all’utilizzo in salita. Il cinematismo della sospensione gode di una stabilità ottima anche con ammortizzatore in posizione aperta e questo si apprezza particolarmente affrontando quei trail caratterizzati da continui saliscendi, nei quali ci si può concentrare sulla guida senza dover intervenire sul comando RT3 dell’ammortizzatore. In queste situazioni però è la mancanza di un reggisella telescopico a farsi sentire. Nei lunghi trasferimenti su asfalto o su strade bianche particolarmente scorrevoli, si può aumentare l’efficienza bloccando entrambe le sospensioni, che in posizione Lock arrivano al blocco quasi totale. La stabilità della sospensione offre inoltre un’ottima trazione, grazie alla quale si riescono ad affrontare in tranquillità anche i passaggi più tecnici e impegnativi, complice l’elevata maneggevolezza fornita dall’angolo di sterzo di 69,5°. Pedalando in piedi si avverte una certa mancanza di rigidità, imputabile al carro asimmetrico, privo del piantone verticale sul lato drive. Anche in piedi sui pedali si gode, nelle dovute proporzioni, di una discreta stabilità della sospensione.
È evidente come le geometrie della 903TRB siano ragionate prevalentemente per le performance in salita, ma questo non esclude che la bici possa dare delle soddisfazioni anche in discesa, dove si rivela nervosa e scattante, molto reattiva e incredibilmente agile. Ovviamente queste non sono caratteristiche che incontrano i gusti e lo stile di guida di tutti i rider, ma chi sa apprezzarle scoprirà una bici dinamica e divertente. Nel tecnico lento è molto precisa e si controlla facilmente, anche sul ripido, nonostante le geometrie costringano ad arretrare un po’ la posizione di guida. Quando si alza il ritmo sulle discese più veloci, la 903TRB richiede una tecnica di guida più attiva per compensare la diminuzione di stabilità e la mancanza di rigidità del carro. La precisione in curva e la direzionalità rimangono sempre apprezzabili anche a velocità sostenuta, mentre la sospensione lavora sempre prontamente, con una buona sensibilità sui piccoli urti e un discreto assorbimento sugli impatti più importanti, dove abbiamo registrato qualche fondocorsa abbastanza significativo. Complessivamente una bici agile e scattante, divertente su tutti i tipi di trail, quindi in linea con la destinazione d’uso.
Al netto di alcuni dettagli migliorabili, la Wilier 903TRB offre prestazioni di buon livello e componentistica adeguata all’utilizzo Trail, risultando particolarmente efficace in salita e nervosa ma divertente in discesa.
La Wilier 903TRB con componentistica custom che ci è stata fornita pesa 12,6kg, mentre il peso dichiarato con il montaggio di serie è di 13,2kg.
Il prezzo di listino è di €2.898,00
Una Arc8 Evolve FS customizzata, sia nella componentistica che nei colori. Qui trovate il nostro…
Volete sfondarvi di cenoni, pranzoni, aperitivi e gozzoviglie varie? Allora ecco un ottimo modo per…
Settimana di brutte notizie dal mondo ciclo: dopo GT e Rocky Mountain, questa volta tocca…
A causa di una brutta caduta alla Parigi-Roubaix 2023, Filippo Colombo dello Scott-Sram XC team…
Qual è la mountain bike dell'anno 2024? Dopo tante elucubrazioni, ecco la nostra preferita. Attenzione:…
Purtroppo anche per Rocky Mountain Bicycles le cose non vanno bene, l'azienda canadese oggi ha…