[Test] Zaino CP Gang Hacker 9.5L

I ragazzi di CP Gang ci hanno mandato il loro zaino Hacker 9.5L da provare. Come dice il nome, si tratta di uno zaino dalla capienza di 9.5 litri, quindi piuttosto minimalista, dotato però di alcune caratteristiche interessanti, in primis il paraschiena incorporato ma estraibile in Sas-Tec, un materiale duro ma deformabile, cioé che si adatta alla forma della schiena del rider e con un alto coefficiente di assorbimento dei colpi.

Ben pensata anche la tasca per gli occhiali, removibile e separata dal resto per evitare che le lenti vengano graffiate da oggetti duri come delle chiavi o un multitool. Per mettere via lo smartphone c’è una tasca rimovibile che può essere fissata sullo spallaccio destro o sinistro.

Quando il casco non serve, per esempio per dei trasferimenti con i mezzi pubblici o con uno shuttle, è disponibile una rete portacasco che si estrae dalla tasca piû esterna dello zaino.

Infine, se dovesse piovere, ecco il telo impermeabile, rigorosamente nero e con logo CP Gang in bella vista.

Il peso dello zaino vuoto, con tutti gli accessori appena elencati, è di 890 grammi rilevati, a cui si aggiungono quelli della sacca idrica HydraPak da 1.5 litri, venduta in un bundle apposito che comprende anche il paraschiena.

I lacci di compressione in vita e sul petto sono minimalisti anche loro, ma sui secondi è presente un fischietto per le emergenze.

Sul campo

Va detto innanzitutto che il CP Gang Hacker 9.5 è piccolo anche nelle dimensioni, nel senso che non copre tutta la schiena ma solo 2/3. Cosa importante da sottolineare in ottica di protezione, visto che il paraschiena protegge solo una parte della spina dorsale, la più alta, lasciando scoperta quella bassa. Non è un Evoc Enduro, per intenderci, ma non nasce neanche con quell’intenzione. È un prodotto pensato per le raidate con amici senza troppi pensieri prestazionali.

Visto il periodo in cui è stato fatto il test, poco so dirvi su quanto faccia sudare, anche se è dotato di due fasce traspiranti nei punti in cui va a premere sulla schiena.

L’Hacker sta bene al suo posto durante le discese, anche perché non sarà mai così pesante da dare meno fastidio, data la capienza limitata. Trovo però molto positiva la sua forma allungata, piuttosto che larga sulla schiena, perché così il peso è meglio distribuito e più facile da tenere al suo posto stringendo gli spallacci e le fasce di compressione su vita e petto.

Grazie ai 3 scompartimenti, calcolando anche quello più esterno dove c’è la rete portacasco, lo zaino è ben organizzato. Multitool, pompetta, barrette energetiche e minuteria varia trovano posto in quella di mezzo, completamente apribile tramite una cerniera robusta.

Lo scompartimento principale è separato dal paraschiena, che rimane al suo posto tramite una tasca a sè, e ha spazio per una giacca e poco più. Se si volesse usare sacca idrica e paraschiena, la sacca dovrebbe stare fuori dalla tasca che si usa per il paraschiena.

Il materiale è robusto, in particolare la parte bassa che è rinforzata visto che è anche quella che toccherà più spesso il terreno quando si appoggia lo zaino. Ho apprezzato i catarifrangenti dati da logo e copertura della cerniera più esterna: quando si torna a casa in questo periodo dalle giornate corte, vengono comodi per farsi vedere dalle macchine all’imbrunire.

Prezzo: 99€

Acquistabile online sul sito di CP Gang

 

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