Negli ultimi anni sono diventato piuttosto refrattario agli zaini, soprattutto perché non mi piace sudare sulla schiena in maniera così copiosa come quando ne porto uno sulle spalle. Lo scorso febbraio, durante una presentazione, mi hanno dato questo Ergon e mi sono parzialmente ricreduto. Infatti se posso lo lascio a casa e mi organizzo come descritto in questo articolo per uscire il più leggero possibile.
Non inorridite alla dicitura E: l’evento dove me l’hanno dato aveva come oggetto una bici elettrica, ma di base l’unica cosa che cambia è una piccola tasca dove infilarci la batteria di ricambio e il paraschiena di serie, estrabile. Sugli zaini “normali” il paraschiena deve venire comprato separatamente.
Capacità: 10 litri
Protezione schiena, estraibile
Telo antipioggia
Taglia unica, regolabile tramite apposito sistema
Attacco per action cam
Comparto per eventuale batteria di ricambio
Lacci per fissare le protezioni
Comparto per il casco aperto e lacci per fissare il casco integrale
Peso rilevato: 1.340 grammi
Prezzo: 169 Euro
Dicevo che la cosa che mi dà più fastidio di uno zaino è la traspirazione ridotta quando si suda. Uno si compra intimo e magliette traspiranti, e poi ci mette su uno zaino? Oltre a ciò, è veramente difficile trovarne uno che stia al suo posto quando si va in discesa. Ergon da sempre lavora sul sistema di ritenzione e con il BA2 ha ottenuto un ottimo risultato. Innanzitutto è possibile adattare la lunghezza dello schienale grazie ad una fascia in velcro che va ad infilarsi nella parte estraibile dello schienale, dotata di 3 fori con la taglia indicata.
In vita c’è un’ampia fascia con attacco in velcro da tagliare nella sua parte eccessiva una volta verificata la lunghezza che ci serve. Nella foto qui sotto vedete il taglio.
Oltre al velcro, la fascia in vita è tenuta al suo posto grazie ad un classico attacco in plastica.
All’altezza del petto troviamo un’altra fascia, più sottile, regolabile in altezza.
Questi tre elementi, e la forma complessiva dello zaino compresi gli spallacci, fanno sì che il BA2 sia molto stabile in discesa e non richieda di stringere troppo la chiusura sul petto perché stia al suo posto.
Si tratta comunque di uno zaino per le uscite in giornata, visto il piccolo volume di carico di soli 10 litri, quindi il peso che mi sono trovato a portare non era di quelli che possono destabilizzare facilmente il rider. D’inverno sono riuscito a farci stare giacca e pantaloni lunghi Endura MT500, oltre ad un intimo di ricambio e qualche barretta.
È predisposto per la sacca idrica, non in dotazione, con passaggi del tubo su entrambi gli spallacci, ma non l’ho mai usata perché preferisco mettere il peso dell’acqua direttamente sulla bici.
Il BA2 ha due scomparti principali: nella foto qui sopra vedete quello più esterno, dove quattro tasche a retina mantengono un certo ordine se si decide di porvi multitool, cacciagomme e altri attrezzi o barrette. Nella tasca centrale, quella gialla, si trova la mantellina impermeabile coprizaino, che viene molto comoda quando piove o quando il terreno è fradicio, visto che il BA2 non è impermeabile di suo.
Lo scomparto più interno è quello più grande. Lì si trova anche la sacca per la batteria di ricambio. È in materiale morbido, quindi non dà fastidio se non la si usa. Non si più staccare, ma il suo ingombro è praticamente zero. A ciò si aggiunge una tasca con cerniera per oggetti come portafogli o telefono.
Veniamo adesso al secondo punto che mi sta tanto a cuore, quello della ventilazione della schiena. Ergon ha tenuto il più basso possibile il numero di punti di contatto fra zaino e corpo: quattro sono gli inserti imbottiti presenti sullo schienale, cosa che fa sì che ci sia un flusso d’aria che lo rende ben sopportabile anche durante le giornate di canicola della scorsa estate. Diciamo che fra tutti gli zaini che ho in dotazione, questo è stato quello che mi ha dato meno problemi di sudorazione.
Mi è piaciuta molto la distribuzione dei pesi: il BA2 si sviluppa in verticale piuttosto che in orizzontale, andando a mettere il peso sulla fascia lombare e sul centro della schiena, piuttosto che andare a gravare troppo sulle spalle, coprendo un’area il più piccola possibile. Anche da pieno lo zaino risulta comodo perché gli inserti imbottiti si deformano bene e sono morbidi il giusto.
Per le protezioni nella parte bassa ci sono due lacci con cui fissarle esternamente, mentre per il casco (anche integrale) è stato creato lo scomparto più esterno tenuto al suo posto da due lacci con sgancio rapido. Dettagli che vengono comodi quando si deve prendere una funivia o si deve caricare lo zaino completo in macchina o sul furgone.
Per gli amanti del genere, il BA2 ha l’attacco per l’action cam. Vista l’ubicazione pensata per filmare il rider dietro, consiglio di metterla lì solo nei periodi secchi, se non volete ottenere un video con macchie di fango sulla lente.
Stabile in discesa, con un’ottima distribuzione dei pesi e dotato di una buona aerazione sulla schiena. C’è poco da eccepire all’Ergon BA2 E. Se cercate uno zaino per le uscite in giornata, questo è da tenere assolutamente in considerazione.
Quando abbiamo presentato la BH Lynx SLS a fine settembre, oltre ai classici commenti sui…
Ammetto candidamente che non sapevo di questo trucchetto fino a due giorni fa, quando nel…
Paul Genovese dimostra che il freeride non è morto! https://youtu.be/rxrGEoiIjLY?si=60Wqlm_JtdRxkx12
Sono iniziati gli sconti del Black Friday, andiamo a vedere alcuni affaroni. Se trovate altri…
EXT presenta la Vaia, la sua forcella a steli rovesciati a doppia piastra di cui…
La seconda bici in alluminio di Atherton Bikes è la S.150. Eccovi tutti i dettagli.…