[Test] Zaino modulabile Impetro

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Impetro è una giovane azienda austriaca che ha lanciato uno zaino modulabile a seconda dello scopo d’uso. Forse parlare di un singolo zaino è un po’ riduttivo, perché in realtà gli zaini sono tre, con una parte che però rimane sempre la stessa.



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L’idea di Impetro è infatti quella di tenere lo schienale, gli spallacci e la fascia lombare sempre identica, andando però a modificare la capienza e l’organizzazione della sacca vera e propria. In questo modo si potrà innanzitutto decidere quale tipo di zaino comprare (bike, sci o alpinismo) ed eventualmente prenderne due o tre moduli. Un esempio: se d’estate giro in bici e d’inverno con gli sci, mi orienterò verso queste due discipline, lasciando perdere il più capiente zaino da alpinismo.

Oltre all’organizzazione interna dello zaino, quindi tasche e comparti, cambia anche la capienza:

  • bike: 15l, dimensioni: 530/330/170 mm
  • sci: 22l, dimensioni: 530/330/210 mm
  • alpinismo: 33l, dimensioni: 630/330/250 mm

Molto ben pensata l’unità di base, soprattutto per il suo sistema di fissaggio sul petto, quanto di meglio io abbia mai provato. Come potete vedere dall’immagine, è stato disegnato come una X, portando gli spallacci molto più internamente del solito, cosa che lascia più libertà di movimento e che assicura una chiusura a prova di bomba. A proposito di chiusura, il meccanismo è magnetico, quindi molto veloce e facile da usare anche con i guanti invernali.

L’unità di base ha una capienza di 3 litri, visto che ha una piccola tasca con cerniera nella parte alta, oltre a un comparto per la sacca idrica, da comprare a parte come il paraschiena. Nessuno dei due era nel pacchetto che abbiamo ricevuto per il test. Interessante il dettaglio del sistema di ritrovamento Recco, da non confondere con un Arva. Il Recco funziona solo se si viene cercati con l’apparecchiatura apposita, di solito montata su un elicottero.

La fascia lombare è un altro dettaglio modulare, perché si può scegliere se inserirla sul cordino con clip o meno. D’altronde tutta l’unità di base è uno minizaino in sé, e volendo lo si può mettere sotto una maglia da downhill.

Veniamo al sistema che permette di cambiare la tipologia di zaino. Si tratta di una cerniera molto robusta e di alta qualità, molto facile da usare, tanto che l’operazione richiede pochi secondi anche le prime volte che la si compie.

Vediamo ora nei dettagli i vari zaini.

Bici

Lo zaino da bici ha 15 litri e tanti comparti ben pensati, in particolare le due zip laterali, molto facili da raggiungere anche a zaino pieno o se si fissa il casco sulla retina esterna. In quella destra ci ho messo gli attrezzi di emergenza come pompetta, multitool e camera d’aria. Questi due comparti vanno a prendere una parte dello spazio della parte principale, ma non danno fastidio più di tanto, visto che di solito vi ho infilato giacca e guanti invernali, cioé delle cose morbide.

Il materiale dello zaino non è impermeabile, ecco quindi che, in una tasca posta sul fondo, è presente il telo antipioggia.

Tutte le cerniere scorrono molto bene e, grazie alle generose asole, sono facili da aprire/chiudere anche con i guanti. Ci sono due fasce di compressione solo nella parte alta dello zaino.

Sci

Questo modulo è stato pensato per le giornate nella neve facendo scialpinismo o freeride. È possibile assicurare gli sci o lo snowboard ed è presente una retina per agganciare il casco quando non lo si usa.

Compatto e facile da comprimere tramite le fasce laterali.

Alpinismo

Quando sono andato a fare un paio di uscite con ciaspole e snowboard (in attesa che mi arrivasse il nuovo splitboard) ho usato questo modulo in quanto è il più capiente.

Come potete vedere dalla foto, mi serviva molto spazio…

Il peso dell’attrezzatura era intorno ai 12kg, ho potuto quindi apprezzare il sistema di chiusura degli spallacci e l’ottima distribuzione dei pesi fra spalle, anche e schiena.

La tavola non si è mossa di un centimetro durante tutta la salita.

Sul campo

Ovviamente il modulo che ho usato di più è stato quello per la mountain bike. Come dovreste sapere, non sono un grande amico degli zaini. Se posso, preferisco usare sistemi come lo SWAT di Specialized per tenere la schiena libera e sudare di meno in salita, oltre ad avere più libertà di movimento in discesa. Non solo, trovare uno zaino che stia al suo posto in discesa non è cosa facile. Questo Impetro ha un grandissimo pregio: una volta chiuse le fasce sul petto e sulle anche, non si muove più. La dimostrazione migliore l’ho avuta su uno dei sentieri più tecnici che io abbia mai fatto:

YouTube video

 

La genialata sta nell’aver portato la posizione degli spallacci più internamente sul petto, lasciando più libertà di movimento alle braccia. Infatti sembra quasi di non avere lo zaino sulle spalle, anche grazie allo schienale molto areato e comodo, senza punti di contatto fastidiosi.

Difficile dare un giudizio definitivo sull’aerazione, vista la stagione, ma proprio perché sudare sulla schiena d’inverno, col freddo, non è così divertente, posso dirvi che mi è sembrato di avere meno problemi a riguardo.

Altro dettaglio che mi è piaciuto molto è la chiusura magnetica della fascia sul petto, abbinata a due inserti morbidi che evitano sfregamenti e rilasciano la pressione su una superficie ampia. Pur stringendo gli spallacci il più possibile, non mi hanno mai dato fastidio e soprattutto non ho mai avuto quell’impressione di fatica nel respirare che mi capita quando stringo le troppo la fascia pettorale. Come avrete notato, i ragazzi di Impetro hanno pensato alle emergenze non solo con il sistema Recco, ma anche con un piccolo fischietto arancione con cui farsi notare e sentire in caso di bisogno.

Nelle foto vedete lo zaino con la retina per il casco, ma si può nascondere nell’apposita tasca sul fondo, vicina a quella del telo antipioggia.

Conclusioni

Difficile trovare difetti a questo zaino. Lo trovo geniale per il suo sistema di chiusura e per la sua modulabilità, cosa che viene molto comoda se uno gira per i monti anche a piedi o con gli sci/snowboard. Tutti i materiali sono di ottima qualità, a partire dalle cerniere e dalle loro asole. È il primo zaino che mi lascia veramente una grande libertà di movimento in discesa, facendomi dimenticare di averlo sulle spalle. Consigliato!

Prezzi

Unità base: 95€
Ogni singolo zaino: 95€
Pacchetto base + 1 zaino: 169€
Pacchetto base + 2 zaini: 239€
Pacchetto base + 3 zaini: 279€

Acquistabile online su Impetrogear.com

 

Commenti

  1. Mi sfugge l'utilità di portarsi una tavola o degli sci quando si va in bici. Per fare il cambio e scendere sulla neve con la bici nello zaino?
  2. Ale03447:

    Io stravedo per Evoc ed infatti ho acquistato su Amazon l’FR Enduro Protector,ma ti confesso che appena arrivato mi ha un po’ deluso..o meglio mi aspettavo di meglio..proprio a livello di disposino e di tasche e fissaggio e quindi l’ho rimandato indietro...magari di Evoc ci sono modelli migliori...anche Leatt mi piace molto anche se lo vedo troppo da “Robocop”...guarderò Camelback come hai consigliato tu..anche se ripeto forse Impetro..grazie comunque per l’aiuto..
    Allora io ho da più di 10 anni un Camelback (che sembra nuovo nonostante non salti un uscita in 10 anni) e se dovessi ricomprarlo guarderei prima di tutto in casa Camelback, ci sono affezionato, mi piacciono, materiali eccellenti ed adoro le loro sacche idriche.
    Però ho molti amici con l'Evoc e devo dire che è un bello zaino. Difatti quando scelsi il mio la scelta fu tra i due brand.
    LA cosa che mi innervosisce di Evoc è che la sacca la paghi a parte, ma posso capire che non tutti la vogliano
  3. Secondo me questi zaini non sono fatti bene quanto altri di un altro marchio che non cito più (se mi cancellano i post).
    Li trovo piuttosto pesanti e con soluzioni ergonomiche discutibili e poco attenti all'aerazione posteriore.
    Ho diversi zaini per uso bici che "personalmente" ritengo migliori, tutto qui.
    Non lavoro per nessuna ditta che produce zaini, lo specifico visto che qualcuno lo mette in dubbio.
    Grazie dello spazio concesso
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