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Recentemente ODI ha presentato la nuova linea Elite. Sono nuove manopole con un design a collarino singolo, proprio come quello di cui ci siamo innamorati provando le manopole signature di Aaron Gwin, l’anno scorso. Questi nuovi modelli però hanno trame diverse, nuove e migliorate. Ad Interbike siamo andati ad indagare allo stand ODI, che è stata talmente gentile da mandarci tutti e tre i modelli. Li abbiamo montati su tre bici diverse, usati nei nostri giri ed adesso è ora di vedere assieme cosa ne pensiamo.
Dettagli
• Il disegno asimmetrico aggiunge gomma dove è più necessaria
• Nuovo sistema Lock-on a collarino singolo, versione 2.1
• Mescola Soft Pro per il massimo assorbimento degli urti
• Estremità rinforzate per la massima durata
• Tre colori: nero, grafite e rosso
• 130mm
• prezzo negli USA: $28.95
Prime impressioni
Le Elite ci hanno subito ricordato le AG-1, solo un po’ più grosse: e va benissimo perché il fatto che fossero troppo sottili era proprio una delle cose che non ci piacevano delle AG-1. Una caratteristica unica della serie Elite è il disegno asimmetrico nella distribuzione della gomma, dell’imbottitura se così si può chiamarla. Tutti e tre i modelli sono più spessi dove il polso appoggia e meno dove le dita stringono. Sono quindi effettivamente più strette ma assorbono meglio le vibrazioni grazie alla parte più spessa. Inoltre resistono un po’ più delle altre manopole all’usura.
Il sistema a collarino singolo ci piace più di quello doppio: al biker che ha testato queste manopole piace tenere il manubrio più esternamente possibile ed un collarino nella parte esterna del manubrio non è certo confortevole. D’altra parte va riconosciuto che un collarino di metallo o un tappo in plastica dura probabilmente si comporterebbero meglio di questi in una caduta. Ad ogni modo anche le parti terminali delle manopole Elite sono abbastanza rinforzate con un componente in plastica dura sotto la gomma. Se confrontiamo queste manopole con delle manopole classiche a doppio collarino, il manubrio sembrerà un po’ più largo e permetterà di spingere un po’ verso l’esterno leve dei freni e comandi, malgrado la larghezza relativamente limitata delle manopole.
Abbiamo montato le Motion sulla bici da DH perchè sono le più sottili e non hanno una zona in rilievo nè una trama a waffle. Sulla bici da DH ci piace avere manopole sottili che non cedano troppo quando le stringiamo.
Le Flow sono andate sulla nostra bici a media escursione. Hanno circa lo stesso spessore delle Motion, ma con il pattern a waffle sotto.
Per finire abbiamo montato le Pro sulla nostra bici a corta escursione, quella per i giri di tutti i giorni. Ci sono sembrate le manopole più adatte per i giri lunghi.
Sul sentiero
Il design è circa lo stesso per tutte le manopole, e si è dimostrato funzionale. La brugola da 3mm anzichè i soliti 2.5mm ci è piaciuta. È più facile tirarla per bene e più difficile da spannare. Abbiamo fatto una buona dose di cadute, e lasciato diversi strati di pelle del mignolo su un cipresso ma le manopole se la sono cavata sorprendentemente bene.
Le tre manopole hanno lo stesso diametro alla base ed hanno lo stesso pattern variabile che ha reso le Ruffian un classico. Ciò che rende la Flow e la Pro più spesse è la trama in rilievo nella parte inferiore ed i rilievi sulla parte alta della Pro.
La Motion ci è sembrata adatta alla bici da DH: dà un sacco di grip senza avere materiale di troppo. Assieme ad un guanto sottile era perfetta. Usata senza guanti l’avremmo voluta a leggermente più spessa, ma una volta diventata più morbida con l’uso è andata alla perfezione. Per gli amanti di ODI che impugnano il manubrio veramente all’esterno, le vostre preghiere sono state esaudite. Pensate alle Motion come a delle Ruffian migliorate, con cui il manubrio sembra più largo.
Le Flow sono delle ottime manopole polivalenti. Abbiamo avuto l’impressione che si sarebbero comportate benissimo anche sulla bici da DH o quella con meno escursione. Noi le abbiamo usate a dovere, e dopo aver girato a sufficienza da consumare un set di pastiglie freni nuove, la trama a waffle aveva appena cominciato a staccarsi sugli angoli esterni. Questo non ha rovinato il feeling delle manopole e le zone restanti si stanno consumando in maniera uniforme.
Come è facile immaginare, anche le Pro sulla bici da trail ci sono piaciute. La parte più spessa sotto il polso ha filtrato bene le vibrazioni e ci hanno aiutato a restare comodi nei giri di diverse ore. La cosa interessante di queste manopole è che si sono comportate bene da questo punto di vista pur non avendo tutto quel materiale che caratterizza altre manopole più spesse. Tra le tre manopole, sono le Pro quelle che più ci hanno fatto apprezzare la distribuzione del materiale. Il nostro tester tipicamente preferisce manopole più sottili ed odia a morte quelle super grosse, ma queste Pro gli sono veramente piaciute. Sono adatte per chi cerca un po’ di imbottitura senza avere un grosso diametro, ad esempio perchè non ha mani enormi.
Conclusioni
In sintesi, siamo rimasti impressionati da tutti e tre i modelli. Ad ogni modo dobbiamo ricordare che le manopole sono un componente per cui ogni biker ha preferenze diverse. Per fortuna, una buona parte della manopole più recenti dura a lungo ed anche quelle di alta gamma difficilmente hanno prezzi veramente proibitivi. Detto questo, ODI copre con la linea Elite un intervallo di utilizzi bello largo, e per quanto riguarda design e funzionalità queste manopole sono tra le migliori.
www.odigrips.com
Manopole Odi su CRC
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