Alpinestars si è da qualche tempo affacciata nel mondo della mountain bike con dei prodotti molto interessanti anche a livello di abbigliamento. In questo “tested on tour” vi parleremo dei Pathfinder Shorts e della Hyperlight Jersey, due capi che come vedremo ben si abbinano.
I Pathfinder sono dei pantaloni il cui utilizzo ideale va dal trail all’all mountain, forniti con pantaloncino interno.
Se all’apparenza il design può apparire minimale, un’analisi più approfondita rivela invece come ben poco sia stato lasciato al caso. Troviamo quindi un tessuto molto leggero ed elasticizzato, numerosi inserti traspiranti in rete elasticizzata sul lato posteriore, clip per il fissaggio del pantaloncino interno, due striscie per la regolazione della larghezza in vita con chiusura a velcro, una striscia in tessuto morbido e comfortevole lungo tutta la linea di cintura e per finire tre tasche frontali con fodera interna in rete, di cui una dotata di chiusura a zip. Altrettanto cura è stata riposta nella realizzazione del pantaloncino interno, dotato di fondello a doppia densità con opportuni canali di ventilazione.
La comodità ed il tessuto utilizzato: elasticizzato, molto leggero e perciò “fresco” anche se indossato per molte ore di seguito. Non abbiamo ancora avuto la piacevole esperienza di una pedalata sotto la pioggia, ma l’impressione è che possegga anche discrete doti di idrorepellenza (da non confondere con impermeabilità!). Anche il materiale dei pantaloncini interni, fondello compreso, ci è parso di buona qualità. Non saremo ai livelli di certi fondelli dal costo enne volte superiore, ma anche dopo diverse ore in sella il livello di comfort è sempre rimasto buono.
I Pathfinder sono quindi dei pantaloni estremamente comodi, perfetti per un utilizzo trail ed all mountain ed adatti ad essere indossati tanto nelle uscite veloci e leggere che in quelle più lunghe in condizioni di forte calore. Oppure, e forse può essere di interesse maggiore vista la stagione alle porte, indossati sopra a dei pantaloni aderenti se non si ama l’”effetto Nureyev”.
La mancanza di aperture di ventilazione contribuisce a mantenere i pantaloni comodi e leggeri e, anche grazie all’ottima funzionalità degli inserti in rete, si rivela in questo caso più un pregio che un difetto.
Ottima la qualità realizzativa, con cuciture precise e ben fatte.
Il taglio è comodo e non impedisce i movimenti, ma forse un po’ abbondante a livello di gamba. Con un tessuto più rigido sarebbe perfetto, ma vista la leggerezza di quello utilizzato i pantaloni sono un po’ svolazzanti quando si prende velocità. Per gusto personale e corporatura avrei preferito una lunghezza leggermente maggiore, ma per l’appunto sono preferenze ed esigenze soggettive e non si può dire che i Pathfinder siano troppo corti.
Come detto i pantaloncini interni sono molto comodi e realizzati con materiale di qualità, ma di taglia leggermente abbondante rispetto al pantalone esterno. Anche in questo caso vi è comunque una certa componente soggettiva.
Sostanzialmente le tasche: quella chiusa da cerniera posta sulla gamba destra è troppo profonda (arriva praticamente fino al fondo del pantalone), il che non è un problema finché vi si ripongono oggetti molto leggeri o comunque morbidi. In caso contrario, anche per via del tessuto molto leggero, il contenuto sbatte fastidiosamente sul lato esterno del ginocchio.
Il sottoscritto esce spesso da solo, ed avere il cellulare in un punto comodo e facilmente accessibile è fondamentale (immaginate cosa dev’essere tentare di recuperarlo dallo zaino mentre siete sdraiati con una spalla lussata piuttosto che una gamba rotta…). Scenari apocalittici a parte, riteniamo abbastanza fondamentale poter disporre di una tasca di facile accesso in cui riporre il già citato cellulare piuttosto che un multitool. In discesa e nelle fasi non pedalate in genere il fastidio è minore, specie se si indossano delle ginocchiere. Sempre nell’ipotesi di avervi riposto il telefono, quest’ultimo potrebbe comunque non gradire il continuo sbattere contro una superficie dura.
Le due tasche frontali, oltre ad essere di accesso meno comodo mentre si è in sella, non costituiscono una valida alternativa in quanto non dispongono di alcun tipo di chiusura. Se in salita il problema è relativo, in fuorisella su fondi sconnessi c’è il rischio di perderne il contenuto.
Una soluzione potrebbe essere quella di ridurre la profondità della tasca frontale cucendola all’altezza desiderata, visto che è facilmente accessibile dall’interno del pantalone. Noi non l’abbiamo ancora fatto, ma la modifica è in programma ed in teoria dovrebbe essere un lavoro di pochi minuti.
Ottimo abbinamento ai Pathfinedr Shorts è la Hyperlight Jersey, una maglia a manica corta dalle caratteristiche interessanti.
Cominciamo dal taglio, ben aderente ma non risicato in lunghezza. La parte posteriore scende inoltre più in basso rispetto a quella anteriore, in modo da non lasciare scoperto il fondoschiena quando ci si piega in posizione di pedalata. Posteriormente, alla base della schiena, sono presenti le due classiche tasche con accesso dall’alto. Una ulteriore tasca con accesso laterale chiuso da zip, perciò utile per riporvi oggetti tipo il cellulare, è inoltre sovrapposta alla tasca di destra. Frontalmente troviamo un’apertura regolata da zip che dal collo scende per circa 27 cm.
Il tessuto è molto leggero, elasticizzato e dalle ottime doti di traspirabilità. Lungo i fianchi corrono inoltre degli inserti in rete di generose dimensioni che facilitano ulteriormente la circolazione dell’aria. Nella parte bassa, dello stesso colore della parte anteriore e perciò poco evidenti in foto, sono in tessuto non elasticizzato. Gli inserti color nero posti sotto le ascelle sono invece elasticizzati.
Le maniche sono della giusta lunghezza e taglio per una maglia di questo tipo: sufficientemente lunghe per proteggere la parte superiore del braccio dai rovi, non così lunghe da impedire un’efficace circolazione dell’aria o risultare fastidiose ad altezza gomito. Idem la larghezza, un giusto compromesso fra l’esigenza di lasciar circolare l’aria (a meno che non abbiate braccia da culturisti) e quella di non essere troppo svolazzanti.
Al pari dei pantaloni Pathfinder, il livello delle finiture non si presta a critiche.
Ciò che maggiormente abbiamo apprezzato è quel che solitamente si ricerca in una maglia di questo tipo da utilizzare in ambito trail ed allmountain, vale a dire la comodità e la freschezza. Molto apprezzata anche la scelta di dotare la maglia di zip anteriore, grazie alla quale la termoregolazione è molto più efficace rispetto ai modelli che ne sono privi: più fresca aprendo la zip, un po’ più protettiva chiudendola, visto che il colletto della Hyperlight sale più alto rispetto a quelli di molte altre maglie.
Ci stiamo ancora pensando…
Pathfinder Shorts completi di fondello: 104.95 €
Hyperlight Jersey: 54.95 €
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