In occasione del Bike Festival di Riva, ad inizio maggio, abbiamo ricevuto da Answer un interessante trittico costituito dalla piega ProTaper Carbon SL, stem AME e pedali Rove R2. Tutti e tre i componenti hanno immediatamente trovato posto su una delle bici che utilizziamo per questo genere di test, vale a dire la Rose Uncle Jimbo della quale abbiamo già pubblicato presentazione e test.
Disponibile in quattro diverse larghezze e valori di rise variabili in funzione della larghezza stessa, la ProTaper Carbon SL è una piega in carbonio che fa del peso particolarmente contenuto il maggiore punto di forza (specifiche a fine test). La versione da noi testata è quella da 780 mm di larghezza per 12.7 mm di rise, 4° di up sweep, 8° di back sweep e 207 g di peso rilevati. Si tratta di misure che ben si adattano alle moderne enduro, sempre più caratterizzate da geometrie che richiedono un’impostazione di guida aggressiva. Il grado di finitura della piega è ottimo, così come la cura di alcuni piccoli dettagli. Per favorire il grip di manopole e stem, sia le estremità che la parte centrale presentano infatti una finitura leggermente corrugata, mentre la restante parte è liscia. A voler fare i pignoli la lunghezza della parte corrugata sui lati potrebbe essere un po’ maggiore dei 145 mm che troviamo, andando così ad interessare anche la porzione su cui vengono fissati i collarini dei vari comandi. A centro piega una serie di indicatori verticali permettono un perfetto centraggio, cosa che comunque sarebbe facilmente ottenibile anche con un metro. Più utili sono gli indicatori orizzontali, grazie ai quali è possibile memorizzare l’inclinazione impostata. La cosa è di particolare aiuto non solo in fase di set-up, ma anche per ripristinare la corretta inclinazione nel caso in cui si dovesse smontare e poi rimontare la piega. Purtroppo lo stem AME non è dotato di indicatori corrispondenti, per cui siamo dovuti ricorrere al vecchio trucchetto della tacca disegnata a matita.
Abituato a pieghe piuttosto larghe, non troppo rialzate e con valori di back sweep contenuti, con la ProTaper mi sono da subito trovato a mio agio. Nella misura in cui questo parametro è isolabile dai numerosi altri fattori che concorrono, anche il comfort mi è parso molto buono e non ho mai accusato affaticamento ai polsi. Bene anche la resistenza della finitura superficiale, perfettamente intatta dopo tre mesi di utilizzo. La leggerezza costa, e come di norma per prodotti di questo livello il prezzo è elevato. Se però avete deciso di farvi un regalo di questo tipo, la ProTaper Carbon SL è sicuramente una scelta da tenere in considerazione.
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Il perfetto compagno della piega ProTaper, e non solo per una questione cromatica, è lo stem AME in alluminio. Le lunghezze disponibili sono sei, vanno da 30 mm a 80 mm in step di 10 mm e tutte hanno rise zero. L’ampio range di misure ed i pesi anche in questo caso molto contenuti, fanno sì che l’AME possa trovare posto tanto su una leggera trail bike quanto sulle enduro più spinte, mezzi sui quali gli stem ultracorti sono sempre più comuni. Nel nostro caso abbiamo ricevuto in test proprio la versione da 30 mm per 94 grammi di peso rilevati, un valore persino inferiore al dichiarato (specifiche a fine test). Nonostante l’eccellente risultato alla bilancia, l’AME non scende a compromessi sul fronte delle dimensioni. L’altezza di fissaggio lato cannotto è infatti di 40 mm, ma sono soprattutto i 51 mm di presa frontale a dare un perfetto supporto alle sollecitazioni prodotte dalle pieghe più larghe e dall’utilizzo gravoso a cui questo componente è destinato nelle misure più corte. Per ottenere questo duplice risultato si è ricorsi ad ampie zone di scarico ed al fissaggio della piega tramite due collarini separati, ognuno fissato con due bulloni in acciaio. Anche il lato cannotto si affida sostanzialmente a due collarini separati e serrati da due bulloni contrapposti, ma Answer specifica che lo stem è compatibile con cannotti in carbonio. Nuovamente troviamo una qualità di lavorazione ottima, ma come già rimarcato mancano degli indicatori che farebbero bene il paio con quelli presenti sulla piega ProTaper. Lo stem è fornito con tre spacer di diversa misura dotati di logo e con un bel tappo concavo.
Devo ammettere che quando lo stem mi è stato consegnato ed ho visto la misura, il primo pensiero è stato “lo provo, scrivo il test e rimonto il mio da 45 mm”. Uscita dopo uscita le cose sono invece andate diversamente, e l’AME è ancora adesso montato assieme alla piega ProTaper. Nonostante le geometrie della Uncle Jimbo siano abbastanza distanti dal concetto di Forward Geometry, il feeling in discesa è infatti stato molto buono da subito senza accusare particolari penalizzazioni in salita. Ciò detto, 30 mm restano una misura limite che su telai con una posizione di guida più raccolta o quota di reach più contenuta potrebbero dare qualche problema. La scelta in termini di misure in ogni caso non manca, per cui non possiamo che consigliarvi ancor più caldamente di quanto fatto con la ProTeper questo eccellente prodotto.
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I Rove R2 sono dei pedali flat in alluminio 6061 concepiti basandosi sui feedback ricevuti dagli utilizzatori dei Rove, dei quali ne costituiscono l’evoluzione. Pur mantenendo le stesse dimensioni della piattaforma (98 x 96 mm), Answer è inoltre riuscita nell’intento di alleggerirli di circa 40 g la coppia senza perdere sul fronte della robustezza. Il peso di 460 g da noi rilevato è tuttavia leggermente superiore a quello dichiarato (dati a fine articolo). L’asse dei pedali è in acciaio, la rotazione avviene su cuscinetti sigillati ed il profilo concavo presenta uno spessore massimo di 18 mm e minimo di 15 mm. Pur non stabilendo alcun record in tal senso, si tratta quindi di pedali abbastanza sottili. I pin sono in alluminio e l’altezza è di circa 5 mm. In dotazione vengono forniti anche dei pin in acciaio circa mezzo mm più bassi ma dal profilo conico più aggressivo.
Mentre i pin standard si avvitano con una chiave da 6 mm, per quelli in acciao serve una meno comune chiave da 4 mm (se avete una chiave tiraraggi multistandard ve la cavate con quella). I pin alloggiano in fori filettati passanti, quindi non ci sono problemi a rimuovere quelli danneggiati come invece potrebbe accadere con i pin inseriti in fori ciechi.
Nella prova sul campo i Rove R2 si sono dimostrati comodi e sufficentemente ampi anche per chi, come il sottoscritto, porta scarpe taglia 45. Al momento i pedali ruotano ancora con perfetta fluidità e non presentano alcun gioco, ma vorremmo prenderci ancora un po’ di tempo per un giudizio definitivo in termini di affidabilità. Utilizzando scarpe Five-Ten ho trovato i pin standard sufficientemente grippanti e non ho sentito la necessità di montare quelli dal profilo più aggressivi, anche perchè un accidentale contatto con questi ultimi potrebbe lasciare un brutto ricordo. Per chi volesse maggiore grip ma temesse per l’incolumità delle proprie carni, un buon compromesso potrebbe essere la sostituzione dei soli pin con i quali più difficilmente si viene a contatto (almeno teoricamente).
I Rove R2 sono in definitiva degli ottimi pedali, solidi ed ergonomicamente ben realizzati. Mentre per quanto riguarda lo stem Ame e la piega ProTaper i prezzi elevati sono giustificati da caratteristiche superiori ai prodotti di media gamma, pedali equiparabili sono però reperibili anche a prezzi più contenuti.
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