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Il Lithos è il modello di punta nella gamma di caschi per mountain bike di Bontrager. Avendolo sulla testa ormai da diversi mesi, abbiamo avuto occasione di provarlo nelle situazioni e condizioni climatiche più disparate: dai giri xc invernali sui sentieri dietro casa alle escursioni estive all-mountain in quota, dalle discese lente al limite del trialistico a quelle veloci e filanti in bike park (per quanto quest’ultimo non sia l’ambito di utilizzo ottimale per un casco di questo tipo).
Taglio, struttura e conseguentemente peso fanno tuttavia del Lithos un casco ideale per l’utilizzo all-mountain/enduro, quindi adatto a chi cerca un livello di protezione maggiore di quello garantito dai più leggeri modelli da xc mantenendo però un livello di confort e freschezza che non siano troppo penalizzanti in salita ed in generale quando l’andatura è ridotta (discesa lenta e tecnica, ad esempio).
A livello di calzata il Lithos è comodo e stabile. La testa è infatti avvolta in modo fasciante ed uniforme senza punti di compressione che alla lunga potrebbero risultare fastidiosi. L’altezza del sistema di ritenzione in zona nuca è regolabile su tre diverse posizioni, mentre la regolazione in larghezza, affidata al sistema denominato da Bontrager Micro-Manager fit system, avviene tramite una rotella posizionata sul retro del casco e può essere effettuata senza difficoltà anche con una sola mano. Ciò permette ad esempio di allentare leggermente il casco durante la salita e stringerlo prima della discesa senza dover staccare entrambe le mani dal manubrio. La visiera è rimovibile e l’inclinazione può essere regolata entro un range di 10 gradi. Anche in questo caso l’operazione si effettua facilmente con una sola mano, ma il sistema di ritenzione è un po’ debole e piccole sollecitazioni bastano perchè la visiera si sposti (ad esempio per l’impatto contro rami, o anche solo appoggiando il casco a terra).
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Il Lithos è leggermente più caldo e pesante dei caschi da xc di alta gamma, ma in compenso offre una maggior copertura del capo, grande stabilità ed una struttura solida che non eccede con il numero di aperture di ventilazione. In definitiva un’ottima scelta quando si prevedono situazioni impegnative e la soluzione casco integrale non è praticabile.
Peso rilevato (Tg.M): 340 g
Prezzo: 129.99 US$
Bontrager.com
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La Pakajak è una giacca in nylon ripstop ultraleggera e comprimibile proposta da Endura. Il brand scozzese è noto per la cura e funzionalità dei suoi prodotti, e pur nella sua semplicità la Pakajak non fa eccezione. Il taglio è infatti studiato in modo da fornire protezione e permettere libertà di movimento senza essere d’impaccio o creare svolazzamenti. In termini pratici ciò significa maniche lunghe con polsini elasticizzati, taglio affusolato ed “allungato” sul lato posteriore, colletto alto e patella di protezione su tutta la lunghezza della zip. La giacca è inoltre dotata di prese d’aria protette da retina sotto le ascelle e da bande riflettenti su maniche, spalle e posteriore.
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La Pakajak non è una vera e propria giacca antipioggia, se con questo si intende la possibilità di pedalare sotto il diluvio restando asciutti. Le cuciture non sono infatti termosaldate e la traspirabilità è ridotta, il che significa bagnarsi a causa del sudore quando la pioggia non si infiltra dall’esterno. La protezione in caso di pioggia leggera o discontinua è però più che sufficiente e la protezione contro il vento ottima. Il tutto ottenuto con una giacca che, quando compressa nella sua custodia, sta in un palmo di mano e pesa meno di una camera d’aria!
Escluse le giornate di pioggia vera e propria ed i periodi più freddi, quando già il fatto di essere imbottiti come l’omino della Michelin renderebbe problematico indossarla, la Pakajak ha sempre trovato posto nello zaino ed ha sempre compiuto il suo dovere: come antivento nelle giornate più fresche o durante le pause in quota, per ripararsi dalla classica nuvola di fantozziana memoria, o semplicemente perchè girare per monti senza avere con sè una giacchetta è poco saggio. Se infine si considea il prezzo relativamente contenuto a cui si può reperire la Pakajak, esistono veramente pochi motivi per cui questa pratica giacca non debba trovare posto nello zaino.
Peso rilevato (Tg. L completa di custodia): 164 g
Prezzo: 44.90 Euro
Endura.co.uk
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Xtreme è un marchio di proprietà Rose che produce un’ampia gamma di accessori legati alla mountain bike ed abbigliamento tecnico. La Shock Blow Pro è una pompa per sospensioni in grado di raggiungere una pressione di 300 psi, quindi sufficiente per la quasi totalità delle sospensioni in circolazione. La pompa ha un peso di 188 g ed è lunga 370 mm incluso il tubo flessibile di raccordo fra il corpo pompa e l’attacco valvola. Mentre il pulsante di rilascio dell’aria posizionato al di sotto del manometro è comune ad altre pompe simili, a distinguere la Shock Blow Pro è la presenza di una valvola di apertura/chiusura del flusso d’aria posta a ridosso del punto di attacco alla valvola della sospensione.
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Il vantaggio offerto da questa funzionalità supplementare si manifesta quando vi è la necessità di separare la camera della sospensione da quella della pompa. L’esempio più classico potrebbe essere il settaggio del SAG, ma anche la regolazione della camera negativa nei sistemi tipo Dual-Air piuttosto che il settaggio della pressione nel piggyback di certi ammortizzatori. Mentre con la Shock Blow Pro lo scopo è ottenuto nel tempo di un click, una pompa tradizionale richiederebbe infatti la disconnessione della pompa stessa e successiva riconnessione fino al raggiungimento del risultato desiderato, pena un “errore” inversamente proporzionale alle dimensioni della camera che si sta settando. Non cambia il mondo, ma agire su una levetta è indubbiamente più comodo e veloce che dover svitare/riavvitare ogni volta la pompa e mette al riparo da possibili fuoriuscite d’aria durante la disconnessione della pompa.
La Shock Blow Pro è realizzata completamente in metallo e la qualità percepita è molto buona. Pollice alto anche per quanto riguarda l’efficacia della pompata. L’unico appunto che ci sentiamo di muovere riguarda il tubo di raccordo, flessibile ma di lunghezza un po’ risicata e privo di snodo sul lato pompa. Nonostante sia sempre stato possibile raggiungere anche le valvole posizionate nei punti più ostici, è indubbio che le pompe dotate di tubi più lunghi e di snodo siano più pratiche da questo punto di vista. A livello di precisione del manometro con la Shock Blow Pro abbiamo misurato valori molto vicini a quelli ricavati facendo la media della lettura di diverse pompe, quindi presumibilmente abbastanza corretti.
Prezzo: 23.90 Euro
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Con il Lithos durante un bel giro all mountain (la pompa Shock Blow Pro e la giacca Endura Pakajak sono fedelmente nello zaino) – Foto Marzia Fioroni
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