Dopo il test degli occhiali Crossbow e della giacca MTR Emergency Shell, con gli occhiali Garoupa ed il casco Snype torniamo ad occuparci di due prodotti della scozzese Endura.
Endura propone una gamma di occhiali estremamente vasta ed in grado di soddisfare le più svariate esigenze. Quando la scorsa stagione provammo i Mullet, l’unica perplessità degna di nota riguardava il poco marcato effetto fotocromatico. Dato che per tipologia i Garoupa sono piuttosto vicini ai Mullet, adozione di lenti fotocromatiche compresa, eravamo piuttosto curiosi di verificarne l’efficienza in tal senso…
I Garoupa adottano una montatura di tipo “classico” che trasmette una buona sensazione di solidità, sia a livello generale che per quanto riguarda le cerniere su cui ruotano le asticelle. I punti di contatto con il volto, vale a dire il nasello e la zona ad esso soprastante, sono ricoperti di una comfortevole gomma antiscivolo. La stessa gomma ricopre la parte interna terminale delle asticelle, altro punto critico dal punto di vista del comfort e della stabilità. Queste ultime non sono regolabili in alcun modo ma personalmente non ne ho sentito la necessità, anche se non si può affermare con certezza assoluta che questa regola valga per tutti.
Le lenti, come anticipato fotocromatiche, presentano un’ampia superficie. Sono inoltre presenti due feritoie di ventilazione per ogni lente che però, grazie ad una sorta di incavo ricavato nella montatura, fanno sì che l’aria venga deflessa e non colpisca direttamente l’occhio nelle discese veloci. In questo modo viene anche evitato che eventuali corpuscoli di piccole dimensioni possano antrare all’interno dell’occhiale.
Infilati gli occhiali, da subito si apprezza il buon affetto avvolgente e la mancanza di fastidiosi punti di compressione. Ottimo è anche il campo visivo garantito dalle ampie lenti, le quali sono ben distanziate dall’occhio e non interferiscono con le ciglia (problema che spesso affligge chi ha le ciglia lunghe).
In condizione di scarsa luce, come tipicamente è il sottobosco, le lenti si schiariscono quasi totalmente garantendo un’ottima visibilità. Da questo punto di vista il comportamento rispetto ai Mullet, i quali peccavano proprio in questo frangente, è nettamente migliore. Al variare delle condizioni di luce le lenti reagiscono velocemente, scurendosi quando la luminosità ambientale aumenta ed assumendo al contempo una tonalità leggermente arancione, il che è un vantaggio in condizioni di pioggia o nebbia. A voler cercare il pelo nell’uovo, in condizione di luce molto intensa avremmo gradito una lente leggermente più scura, ma di fatto non abbiamo avuto particolari problemi neppure dopo molte ore in quota con condizioni di bel tempo.
Le feritoie di ventilazione, agevolate dal fatto che le lenti sono ben distanziate dall’occhio, svolgono a dovere il loro lavoro e la resistenza all’appannamento è ottima. Nessuna critica neppure sul fronte della stabilità, ineccepibile anche nelle situazioni più movimentate.
I Garoupa sono in definitiva un prodotto estremamente funzionale, pensato in modo specifico per quelle che sono le esigenze dell’utilizzo in mtb e perciò adeguati alle condizioni ambientali più varie.
Prezzo: 74.99 Euro
Negli ultimi tempi si è assistito ad una sempre maggior diffusione dei caschi considerati da am/enduro, caschi derivati dai modelli xc ma con una struttura più massiccia, più coprenti (specie in zona occipitale), spesso delle visiere più lunghe ed in definitiva un po’ più pesanti. Endura introduce con lo Snype una sorta di categoria a sè, dato che si tratta di un casco dal taglio in stile am/en ma dalla struttura generale abbastanza vicina a quella di molti caschi da crosscountry. Scopo ultimo è ovviamente quello di contenere il peso e garantire un buon comfort, soprattutto in termini di ventilazione e perciò freschezza.
Lo Snype colpisce quindi per la sua leggerezza, da noi rilevata in 265 grammi per la taglia M/L completa di visiera (Endura dichiara 220 g per la taglia S/M senza visiera). Il risultato è ottenuto non solo mediante la struttura della calotta, ma anche grazie all’abbondanza di fori di ventilazione (24, se abbiamo contato bene) e ad una struttura minimale del sistema di ritenzione, cinghietti compresi.
Sempre a proposito del sistema di ritenzione, da segnalare la presenza di due regolazioni: una prima, azionata dalla classica rotella posta sul retro, regola il diametro della “gabbia” e quindi l’intensità del serraggio sul capo. La seconda, posizionata internamente e costiuita da un semplice meccanismo a tre posizioni, permette invece la regolazione dell’inclinazione della calotta. In altre parole è possibile scegliere se privilegiare la copertura della zona frontale o di quella occipitale. Un meccanismo a clip permette poi la regolazione del punto di congiunzione dei cinghietti ad altezza mascella in modo da trovare il migliore alloggiamento per le orecchie. Le imbottiture sono anch’esse abbastanza minimali e fissate mediante i classici velcri, così come i già citati cinghietti a singolo spessore.
Lo Snype ci è stato consegnato nella Helmet Pod, la comoda custodia semirigida specifica per il trasporto del casco. Nella malaugurata ipotesi che il casco vada danneggiato in un incidente, Endura propone inoltre un programma di crash replacement.
Una volta indossato e portato sul campo di battaglia, lo Snype ha mostrato dei lati positivi ma anche qualche rovescio della medaglia. Il pregio maggiore è indubbiamente quello di offrire un’area di copertura maggiore a quella di un caschetto da xc con un peso ed un livello di ventilazione comparabili. Molto comoda e funzionale è anche la regolazione del diametro del sistema di ritenzione (la rotella posteriore, per capirci), azionabile velocemente e con una sola mano. La regolazione dell’inclinazione richiede invece di togliere il casco dalla testa, ma è ragionevole credere che una volta scelta la posizione preferita non la si tocchi più. Va tuttavia segnalato che più di una volta ci siamo trovati con la regolazione che si era spostata, anche se mai mentre il casco era in testa. In quanto a comodità di calzata lo Snype non ci ha fatto impazzire, soprattutto a causa dei cinghietti a singolo spessore un po’ “taglienti” in zona mascella e delle imbottiture risicate. Da segnalare inoltre che, in particolare quando serrato ben stretto, il cinghietto sotto il mento tende ad allentarsi dopo qualche ora di utilizzo.
Lo Snype ci ha convinti? La risposta è “ni”: freschezza e leggerezza si fanno apprezzare, ma ci chiediamo se valga la pena accettare i compromessi evidenziati in cambio di un livello di protezione di poco superiore a quello di un buon casco da xc.
Prezzo: 87.99 Euro
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