L’anno scorso ad Eurobike vi abbiamo parlato della membrana eVent per abbigliamento e calzature.
L’idea è che questa membrana sia ottimamente traspirante al sudore ma anche impermeabile all’acqua. Ha una struttura porosa con pori di dimensioni dell’ordine del micron (migliaia di volte più grandi di una molecola d’acqua ma migliaia di volte più piccoli di una goccia di pioggia). Essendo fatta di un materiale idrofobico, l’acqua ci scivola sopra piuttosto che venire assorbita. D’altra parte, il sudore, che pure viene prodotto come liquido, dovrebbe evaporare velocemente (è il suo lavoro in fin dei conti), così che l’acqua, una volta in fase gas, passi facilmente attraverso la membrana porosa.
Veniamo alla parte pratica. Questo è un test un po’ particolare perchè il suo oggetto non è la giacchetta in foto, ma solo il materiale di cui è costituita. Quindi non ci interesseranno fattori come taglio e comodità, tasche, accessori, inserti, estetica. Qui si parla solo di eVent. La giacchetta in test è in due strati, vale a dire un tessuto esterno (idrofobico anch’esso) e la membrana eVent vera e propria internamente, a contatto con la pelle.
Al tatto la membrana è un po’ plasticosa. Io l’ho messa quasi ad ogni giro senza nessun fastidio, ma non tutti potrebbero trovarlo piacevole. Ad ogni modo ci si può aspettare che la gran parte dei prodotti finiti avranno anche internamente un tessuto che separa la membrana dalla pelle.
Ho messo questa giacca dall’inizio della primavera per tutti i giri, salvo toglierla se la temperatura saliva. La prima cosa che si nota è l’efficacia antivento, l’aria non passa e con temperature relativamente basse l’ho usata al posto di giacche più pesanti. Da fermi non ci si può aspettare che tenga particolarmente caldo perchè è molto sottile.
Anche per quanto riguarda la traspirabilità, il fattore più difficile da valutare perchè non è un capo che si usi da solo ma sempre in combinazione con altri strati, sono rimasto soddisfatto, in particolare ho notato che con questa giacchetta diminuiscono le soste per vestirsi o togliere capi.
Quanto si suda dipende da persona a persona e da altri fattori: ma a grandi linee possiamo dire che il sottoscritto, con la giacchetta in test ha cominciato a sudare su salite leggere con temperature intorno ai 20°C e in assenza di vento. Aumentando con la pendenza o con le temperature chiaramente si suda di più.
Per quanto riguarda l’impermeabilità, una prova grezza fatta per mettere in crisi il tessuto (guardate la foto sotto) ha rivelato che il vero punto debole sono le cuciture, i produttori potranno sigillarle nella produzione dei capi finiti. Per il resto, nel test come in foto, dopo mezz’ora così la parte opposta della membrana era ancora asciutta.
All’atto pratico però non è così semplice. In bici sotto la pioggia, dopo i primi 10-15 minuti la parte esterna della giacchetta si bagna (nel senso che le gocce d’acqua non scivolano più via come palline) e la membrana comincia ad appiccicarsi alla pelle: tolta la giacchetta ci si trova bagnati.
Ora è probabile che quello che bagna la pelle in questi casi sia sudore (che chiaramente con forte umidità atmosferica e bassa temperatura si guarda bene dall’evaporare e comunque fatica a traspirare attraverso la giacca bagnata), ma si può concludere che sotto la pioggia, la membrana da sola non sia la soluzione totale o la più confortevole. Uno strato di tessuto che separi la membrana dalla pelle migliorerebbe la situazione.
Per concludere, eVent sembra un’ottima membrana per abbigliamento sportivo e la giacchetta in test è diventata una delle presenze fisse nell’equipaggiamento dei giri primaverili o per quando si inizia a salire di quota.
Sul sito di eVent trovate anche una lista dei produttori che usano questa membrana nei loro capi.
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