Alligator produce componenti per impianti frenanti auto, moto ed ovviamente bici. In questo “Tested on Tour” vi parleremo delle “Cool Series Brake Pads”, pastiglie per impianti a disco con dissipatore di calore integrato. Le pastiglie sono al momento disponibili per impianti Avid, Formula e Shimano (qui la lista dei modelli disponibili e relative sigle identificative).
La scelta di proporre le Cool Series Brake Pads nella sola versione organica non è probabilmente casuale, trattandosi di una mescola dai molti pregi ma il cui tallone d’Achille è proprio il decadimento delle prestazioni per surriscaldamento. Minor surriscaldamento significa inoltre minore usura, altro fronte su cui la mescola organica non brilla in quanto più tenera rispetto alla sinterizzata (a chi volesse documentarsi sull’argomento segnaliamo questo articolo di Daniel Naftali).
Il principio di funzionamento del dispositivo di raffreddamento non è nulla di trascendentale: la placca di supporto del ferodo è prolungata verso l’alto di una ventina di millimetri rispetto a quella di una pastiglia convenzionale. Su questa “prolunga”, che si troverà a fuoriuscire dalla pinza freno, sono ricavati una serie di cilindretti. Essendo il tutto realizzato in alluminio, materiale caratterizzato da un alto coefficiente di conducibilità termica, il calore si trasferirà con facilità dal ferodo alla placca e da questa ai cilindretti, i quali lo cederanno a loro volta all’aria circostante. Essendo la bici in movimento, il flusso d’aria che attraversa il dissipatore ne aumenterà ulteriormente l’efficacia.
Visto il materiale di cui sono costituiti ed il diametro esiguo, stortare o addirittura spezzare i cilindretti è piuttosto facile, cosa che a noi è capitata trasportando la bici priva di ruota anteriore nel bagagliaio dell’auto. Ben più difficile è che possa succedere a causa di una sassata, trovandosi in una posizione ben protetta nell’incavo posteriore della pinza freno. Da notare poi che solamente un paio di cilindretti si sono spezzati, con una perdita di efficacia dell’insieme sostanzialmente trascurabile.
Cosa abbastanza sorprendente, ma che trova spiegazione nel diverso materiale con cui è realizzata la placca di supporto, le Alligator pesano praticamente come le originali Formula (nelle due coppie da noi pesate la differenza era di un grammo, per essere pignoli).
Modalità del test
Le pastiglie sono state montate all’anteriore su un impianto Formula R0 Oval (test qui), a sua volta montato su di una Rose Uncle Jimbo 2014. Disco da 203 mm originale Formula e peso del biker in ordine di marcia di 75 – 80 kg.
Sul campo
Cominciamo con la potenza frenante nuda e cruda, a nostro avviso un po’ inferiore rispetto a quella fornita dalle originali Formula. Non si può dire che le Alligator non frenino a sufficienza, ma a fronte della classica pinzata decisa le originali hanno più mordente ed offrono una risposta più pronta. Su discese lunghe e continue non abbiamo mai riscontrato cali prestazionali critici, anche se neppure le Alligator sono in grado di mantenere a caldo le stesse prestazioni che offrono a freddo. Essendo gli R0 Oval più che adeguati alle esigenze di chi scrive, bisogna però dire che neppure con le pastiglie originali abbiamo mai avuto problemi imputabili al surriscaldamento. Che il dissipatore faccia il suo lavoro trasportando efficacemente e velocemente il calore verso l’esterno è comunque fuori dubbio, e per rendersene conto basta tastare i cilindretti dopo qualche frenata. Altra caratteristica che ci ha positivamente sorpresi è la durata, superiore a quella di qualsiasi altra pastiglia provata sino ad ora. Considerando che le stesse pastiglie le abbiamo ricevute anche in versione priva di dissipatore di calore, e che la durata non è stata eccezionale, logica vuole che sia proprio il miglior raffreddamento a conferire questa caratteristica (diamo ovviamente per scontato che la mescola sia identica, ma ci pare improbabile che possa essere altrimenti).
Conclusioni
Premesso che le pastiglie sono materiale di consumo, motivo per cui vale sempre la pena sperimentare, ci sentiamo di consigliare le Alligator Cool Series in particolare in due casi: se avete l’impressione che il vostro impianto soffra di un decadimento delle prestazioni legato a problemi di surriscaldamento delle pastiglie, oppure se cercate delle pastiglie dall’ottima durata pur pagando qualcosa in termini di potenza frenante rispetto alle originali. Nel caso in cui non siate disposti a perdere nemmeno un po’ del mordente del freno anteriore, un’interessante soluzione è quella di montarle al posteriore, dove le pastiglie si consumano più velocemente e spesso si dispone di più potenza di quanta ne serva.
Nota: come specificato, il test è avvenuto su impianto Formula ed in comparazione a pastiglie originali. Non è da escludere che, su impianti o con pastiglie di marche diverse, anche i risultati possano essere diversi.
Prezzo di listino: 36 Euro
Aggiornamento 13-08-2014
Come suggerito nel test, anche noi abbiamo provato a montare le pastiglie al posteriore. Il giudizio positivo per quanto riguarda prestazioni e durata rimane lo stesso, ma come già segnalato da qualcuno, specie alle basse velocità la rumorosità è salita a livelli piuttosto fastidiosi. Pur non raggiungendo livelli di risonanza vera e propria, il rumore generato dall’attrito fra pastiglia e disco si propaga infatti al carro in modo piuttosto accentuato.
La seconda bici in alluminio di Atherton Bikes è la S.150. Eccovi tutti i dettagli.…
EXT presenta la Vaia, la sua forcella a steli rovesciati a doppia piastra di cui…
Abbiamo le gare di XC, di Downhill, di Enduro, ma nessuna di All Mountain. Con…
Della serie "front cattive", eccovi la Kona Honzo in acciaio di Livijus75, con tanto di…
Mondraker presenta la Arid Carbon, una gravel con telaio in carbonio, la prima del marchio…
Quando si parla di gare di MTB XC, Nino Schurter è indubbiamente il più grande…