Le condizioni climatiche per la gara maschile di XC a Izu, Giappone, sono quelle previste: umidità al 72%, temperatura 27°, cielo grigio-cappa, terreno secchissimo e polveroso. Tutti i migliori sono al via, la posta in palio è la più grande per un atleta: le medaglie olimpiche.
Il tracciato è molto impegnativo e il primo a farne le spese è uno dei favoriti: Mathieu Van Der Poel. L’olandese si impunta su un drop, cadendo male. In qualche modo si riprende e si rimette in sella, perdendo 1 minuto dal gruppo di testa. Sarebbe successo con un reggisella telescopico?
EDIT: a quanto pare è stata tolta una rampa che MVDP si aspettava.
Alla fine del secondo giro si delinea un gruppetto di testa che detta il tempo: Pidcock, Schurter, Flückiger e Cooper.
La secchezza del tracciato è micidiale per trazione e grip, tanto che anche uno come Schurter stava per finire per terra in una curva semplice:
Pidcock se ne va durante il terzo giro, l’unico che riesce a stargli dietro è Flückiger, mentre Nino sembra avere delle difficoltà e transita sul traguardo a 40 secondi di distacco dal duo di testa.
Flückiger perde tempo anche lui a causa della polvere sul tracciato, perdendo trazione in salita in un momento cruciale della gara quando stava tentando di chiudere il gap dal britannico.
Alla fine del quinto giro MVDP getta la spugna, mentre Pidcock ha un vantaggio di 11 secondi su Flückiger. Interessante anche la battaglia per il bronzo, con Schurter che battaglia con Koretzky e Cooper. Fuori dai giochi per il podio invece Cink, a causa di una foratura.
Leggera l’azione di Pidcock, faticosa e pesante quella di Flückiger, che comunque non molla. 14 secondi ad inizio dell’ultimo giro.
Pidcock tiene il vantaggio senza problemi e si invola così verso l’oro olimpico. Una prestazione incredibile del 21enne britannico se si tiene conto dell’infortunio alla spalla di poche settimane fa. Argento per Flückiger e bronzo per lo spagnolo Serrano. Medaglia di legno per Schurter.
Gara da dimenticare per gli italiani, nessuno nei top 10.
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