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In questi ultimi anni la DH sta vivendo uno dei periodi più dinamici e gloriosi della sua storia. La grande spettacolarità dei tracciati e l’enorme seguito del pubblico, sia agli eventi con un’affluenza di spettatori imponente, che da casa grazie alle dirette di RedBull TV e all’interesse globale dei media. Il livello tecnico e atletico in costante crescita, con una rosa di diversi atleti dalle doti straordinarie in grado di lottare per il podio con distacchi minimi tra loro, creando spettacolo, suspense e interesse per tutta la durata dell’evento. La professionalità degli atleti durante le gare e il delirio delle feste del dopo gara. Questi, più tanti altri dettagli, sono i componenti principali che hanno reso la DH sempre più popolare negli ultimi anni, con le ultime stagioni veramente emozionanti e ricche di colpi di scena, coronate da un 2015 eclatante. Il 2016 ha tutte le intenzioni di essere un anno ancora più esaltante. Cerchiamo di capire ciò che potrebbe attenderci.
Lourdes – Francia – 9/10 Aprile – UCI DH World Cup
Cairns – Australia – 23/24 Aprile – UCI DH World Cup
Fort William – Scozia – 4/5 Giugno – UCI DH World Cup
Leogang – Austria – 11/12 Giugno – UCI DH World Cup
Lenzerheide – Svizzera – 9/10 Luglio – UCI DH World Cup
Mont Sainte Anne – Canada – 6/7 Agosto – UCI DH World Cup
Vallnord – Andorra – 3/4 Settembre – UCI DH World Cup
Val di Sole – Italia – 6/11 Settembre – UCI DH World Championships
Il 2016 sarà indubbiamente una stagione all’insegna dello spettacolo e della tecnica grazie alla selezione delle località che formano il circuito di Coppa del Mondo. Tracciati prevalentemente duri e impegnativi, che esaltano le doti tecniche degli atleti e di conseguenza la spettacolarità della guida. Si partirà da Lourdes, che è entrata a far parte della World Cup nel 2015 e subito si è fatta apprezzare per la difficoltà del percorso. La location francese ha messo duramente alla prova i rider, molti dei quali sono rimasti vittime di rovinose cadute e conseguenti infortuni.
In seguito ci si sposterà in Australia per la gara di Cairns, che nel 2014 ha messo a disposizione un tracciato impestato di rocce e radici, reso ancora più difficile dal fango, con un lungo tratto finale pianeggiante tutto da pedalare. A Giugno si terranno Fort Bill e Leogang, due tappe ormai storiche del circuito di Coppa del Mondo, soprattutto la prima. In entrambi i casi si tratta di tracciati misti, piuttosto lunghi e caratterizzati da parti veloci, sezioni da pedalare e parti tecnicamente impegnative.
Anche sulla veloce pista di Lenzerheide le sezioni tecniche non mancano, intervallate da numerosi salti imponenti. Ad Agosto ci si trasferirà in Canada per la classicissima gara di Mont Sainte Anne, unica tappa del continente americano, che conosciamo bene per i suoi rock garden selettivi. La finale si disputerà a Vallnord, nel Principato di Andorra, già teatro dei Worlds 2015. Probabilmente il tracciato più cattivo della stagione di World Cup insieme a quello di Lourdes, ma molto più lungo ed estenuante. La stagione si concluderà in bellezza con i Campionati del Mondo di Val di Sole, dove i piloti si sfideranno sul tracciato tecnico per eccellenza, il più impegnativo e selettivo in assoluto tra i fettucciati di DH.
Conosciamo i tracciati sui quali si disputerà la stagione di gare, ma chi saranno gli atleti protagonisti del 2016? A differenza di alcuni periodi storici della DH nei quali un solo pilota imponeva il suo dominio assoluto, come per esempio Nico Vouilloz prima, poi Sam Hill e recentemente Aaron Gwin, negli ultimi due anni abbiamo visto come il livello di parecchi rider si sia notevolmente alzato, quindi nulla è più così scontato e sono diversi gli atleti che possono tranquillamente ambire al podio.
Loic Bruni, Campione del Mondo in carica e secondo classificato nella Overall di World Cup, è certamente tra i maggiori favoriti. La carriera del giovane pilota francese è solo agli inizi e già si profila densa di risultati significativi, quindi tutti hanno gli occhi puntati su di lui.
Ancora non c’é una conferma ufficiale che Loic resti legato al team Lapierre Gravity Republic. Alcune indiscrezioni ci dicono che le proposte e i corteggiamenti da parte di altri team, anche piuttosto insistenti, non mancano, ma il neo Campione del Mondo è letteralmente cresciuto con Lapierre e con i consigli di Nico Vouilloz e del team manager Laurent Delorme, quindi non è facile che ceda alle lusinghe di altri brand.
Aaron Gwin è indiscutibilmente uno degli uomini da battere. Si presenterà a Lourdes come vincitore della Overall 2015, con tutte le intenzioni di mantenere la leadership anche per il 2016, ma soprattutto vorrà finalmente conquistare in Val di Sole quella maglia iridata che continua a sfuggire al suo palmares.
Come ci ha rivelato personalmente in occasione del Bike Check della sua bici dei Worlds 2015, il suo contratto con Specialized è in scadenza nel 2015 e non ci ha nascosto una certa di voglia di cambiare aria… magari per un nuovo team tedesco, come ipotizzano alcuni rumors. Certo i brand che potrebbero permettersi un ingaggio oneroso come quello del campione californiano sono veramente molto pochi. Uno di questi potrebbe essere Canyon, unico marchio oltre a Specialized ad avere ben 2 pro team su strada, che ha dichiarato che entrerà nel 2016 con un team di DH.
Troy Brosnan ha chiuso al terzo posto la Overall 2015 e si è sempre rivelato pericoloso durante tutta la stagione. La sua tecnica incredibile e la sua determinazione potrebbero permettergli di fare quell’ulteriore salto di qualità che costringerebbe gli altri al suo inseguimento.
Non ci sono indiscrezioni che riguardino l’attuale Campione Australiano e la sua posizione nel team Specialized, quindi quasi certamente nel 2016 lo vedremo nuovamente in sella al suo Demo Carbon.
Greg Minnaar non accenna a mollare un colpo nonostante abbia già compiuto 34 anni e si debba confrontare con ragazzi di oltre 10 anni più giovani di lui. Ma il sudafricano è proprio sulla sua esperienza che fa leva, insieme alla sua tecnica sopraffina e alle eccellenti doti atletiche.
Nel 2015 ha sbagliato solo due gare, in entrambi i casi a causa di una caduta, mentre nelle altre tappe è sempre salito sul palco delle premiazioni, con 2 vittorie e 2 secondi posti, di cui uno al Mondiale.
Il suo compagno di team, Josh Bryceland, ha pagato caro l’infortunio dei Worlds 2014 ad Hafjell. Infatti il vincitore della Overal di World Cup 2014 ha fatto fatica a rientrare a pieno ritmo a causa del piede ancora dolorante e di una lunga e impegnativa riabilitazione.
Tuttavia a Mont Sainte Anne ha dimostrato di poter fare ancora il suo gioco, vincendo la gara con 2 decimi di vantaggio su Bruni, mentre ai Campionati del Mondo di Andorra ha chiuso con un ottimo 3° posto. Josh potrebbe rimettersi interamente dall’infortunio e tornare a dominare la stagione come nel 2014, se si dimostra in grado di ritrovare la stessa concentrazione e la stessa costanza.
Marcelo Gutierrez ha rappresentato la rivelazione della stagione 2015. In realtà non si tratta di un exploit dato che il pilota colombiano ha coltivato e incrementato il suo talento in modo graduale e costante. Il suo sesto posto nel ranking UCI, in una stagione dove ha ottenuto diversi primi posti nelle prove libere cronometrate, è decisamente meritato e se la sua crescita continua a rivelarsi progressiva può certamente ambire al gradino più alto del podio.
Non ci sono indiscrezioni circa un suo cambio di team, ma in questa stagione di ingaggi così in fermento, non ci meraviglieremmo di vederlo protagonista di un passaggio a qualche team di spicco.
Connor Fearon è arrivato alla stagione di World Cup 2015 dopo aver piazzato una serie di ottimi risultati nel circuito australiano, che come sappiamo si svolge in inverno, e un secondo posto nel Campionato Australiano dietro a Troy Brosnan. Il 21enne australiano non è stato costante con i risultati ma ha conquistato un eccellente secondo posto a Leogang e un ottavo ai Worlds.
Ha corso la stagione 2015 come unico pilota Elite del Kona Factory Racing, accompagnato dal fortissimo Junior australiano Andrew Crimmins, secondo classificato nella Overall Junior, che il prossimo anno passerà di categoria. Due piloti certamente interessanti che possono allettare diversi team. Kona dovrà impegnarsi per mantenerli nella sua scuderia.
Il britannico Danny Hart ha chiuso una stagione discontinua e non sempre all’altezza del suo livello. Il suo piazzamento migliore, unica volta sul palco delle premiazioni, è stato un quarto posto a Lourdes, ciò nonostante risulta essere l’ottavo miglior atleta del 2015 secondo il ranking UCI.
L’eroe del fango di Champery 2011 si era un po’ seduto sugli allori dopo la conquista del titolo iridato, ma nel 2015 è sembrato nuovamente determinato e concentrato, complice anche il passaggio al team MS Mondraker che gli ha fornito nuovi stimoli.
E a proposito di nuovi stimoli, Gee e la famiglia Atherton di nuovi stimoli devono averne sicuramente, vista la recente migrazione dal GT Factory Racing al Trek Factory Racing. Gee ha concluso la stagione al sesto posto nella Overall di coppa e al nono nel ranking UCI. Risultati buoni ma sotto le aspettative del 2 volte Campione del Mondo, che è probabilmente l’atleta caratterialmente più competitivo del circus.
Gee non lascia molto spazio allo svago e al divertimento: il suo approccio e la sua intera preparazione sono finalizzati al risultato. L’obiettivo è vincere ed è ciò che vuole ottenere. Vedremo se la sua nuova Session, considerata da molti una delle bici da DH più performanti in circolazione, sarà sua complice nel perseguire i risultati a cui punta.
Comunque, a voler essere pignoli, il passaggio in Trek degli Atherton all’atto pratico prevede soltanto un cambio di sponsor tecnico, dato che il personale del team resta pressochè invariato, a partire dal management di Dan Brown passando per atleti e parte dei meccanici e del personale.
In pratica la Atherton family prende il posto dell’intero team Trek World Racing di Martin Whiteley. Ancora non sappiamo invece se Whiteley proseguirà altrove la sua carriera da team manager o se si concentrerà esclusivamente sulla gestione degli atleti dell’agenzia 23 Degrees di cui è titolare. Con molta probabilità Brook MacDonald entrerà in GT occupando il posto vacante di Gee e alcune indiscrezioni dicono che sarà accompagnato da altri atleti come Sam Dale e i fratelli Masters… ma per il momento sono solo voci.
A proposito di neozelandesi, Sam Blenkinsop ha chiuso una stagione 2015 altalenante, ma lo stilosissimo rider del Norco Factory Racing rientra comunque nella top 10 sia della Overall che del ranking UCI. Per lui è confermata la permanenza nel team canadese gestito da Todd Schumlick, ma pare che nel 2016 si dividerà tra UCI DH World Cup ed Enduro World Series, per mettere a frutto le sue grandi doti pedalatorie unite alla sua impareggiabile tecnica da discesista.
E se Blenki dedicherà parte del suo tempo all’Enduro, pare che il vincitore della EWS 2015, Richi Rude, voglia tornare a farsi vedere in DH. Ma numerosi altri atleti si sono distinti nel 2015 per singoli risultati o per una crescita costante. Sicuramente bisogna tenere gli occhi puntati su alcuni outsider del livello di Remy Thirion, Mark Wallace, Loris Vergier, Mich Jones, Neko Mulally e Dean Lucas.
Attenzione anche a quei top rider che nel 2015 sono rimasti indietro a causa di infortuni e sfortune, come per esempio Steve Smith, Mick Hannah o Sam Hill, che potrebbero tranquillamente tornare a competere al massimo della loro forma conquistando podii ed esaltando i loro numerosi tifosi.
Indipendentemente da chi saranno i protagonisti, la stagione 2016 di Downhill sarà sicuramente esaltante e assolutamente spettacolare… e non vediamo l’ora che inizi!
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