Torna il leggendario sandalo SPD di Shimano

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25 anni fa Shimano portò sul mercato il primo sandalo con sgancio rapido, concepito per i giapponesi che facevano lunghi viaggi in bici. La sua fama superò i confini nazionali e diventò un prodotto di culto anche in Iowa, Stati Uniti, caratterizzato anch’esso da estati calde ed umide. Da lì andò alla conquista del mondo degli amanti dei sandali.



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È il prodotto più longevo della gamma Shimano, visto che è rimasto praticamente immutato per 25 anni. Per celebrare l’anniversario, Shimano presenta la versione speciale SD-501A Anniversary SPD Sandal, con il colore ed i loghi dei primi sandali venduti nel 1995.

Il calzino non è incluso nella confezione. Il modello classico si trova per poco meno di 100€ online.

Maggiori informazioni qui.

 

Commenti

  1. Ma ciascuno non puo' comprarsi quel cavolo che gli pare? Ci sono i sandali Shimano con attacco SPD e ci sono enne versioni di scarpe, scarpette, scarpine con attacco, senza attacco, con gomma, adatte a pedali con attacchi, adatti a pedali flat con borchie, ecc.. ecc.

    Uno, esperto di bici, maggiorenne, compra quel cavolo che vuole.

    Ha i piedi in due bare? fatti suoi. Ha ai piedi due sandali e si distrugge l'unghia dell'alluce perche' piglia una pietra? Saranno fatti suoi...

    Cioe'... quello che voglio dire.. se uno e' esperto, maggiorenne.. ecc. ecc.. fara' la sua bella valutazione, decidera' che percorsi fare, che rischi correre, che scarpe, ciabatte o sandali indossare e poi (se si informa adeguatamente e fa le giuste valutazioni), sara' responsabile delle proprie scelte e delle proprie azioni

    O gli suderanno i piedi, o ci rimettera' le unghie... magari tra i due estremi (in base alla tipologia di strade che vorrà percorrere) trovera' la soluzione adatta (magari un paio di sandali e un paio di scarpette nello zaino da alternare in base alle esigenze) che possa salvare le unghie e rinfrescare i piedi.

    Questo in my opinion ovviamente.

    Perche' ci devono sempre essere delle idee assolutistiche? O giusto o sbagliato... uno puo' fare cio' che vuole.. E' corretto pero' che prima si informi della tipologia di percorso e poi che scelga gli attrezzi adatti (che magari vanno bene per una parte di percorso e non vanno bene per la rimanente parte del percorso).

    Se pero' pianifica bene il proprio giro, puo' eventualmente portarsi l'attrezzatura adatta nello zaino che vada bene per strade tranquille e per strade con rocce, rami, e serpenti (per dire).
  2. Barons:

    Quindi velatamente non vuoi ammetterlo ma li hai pure tu??? Svela le carte e facci na foto dai:-):-):-)
    Anzi no dai mi fido della parola:-):-):-)
    No, ora non li ho... del resto non faccio viaggi di quel tipo da due decenni abbondanti quindi a cosa mi servirebbero?
    Dovessero mai servirmi li ricomprerei al volo...
  3. Speriamo che questo ritorno sia di stimolo per altri brand a sviluppare nuovi modelli, l' idea non è affatto sbagliata se solo fossero di mio gusto li acquisterei (anche il prezzo dovrebbe essere più competitivo). Ogni occasione richiede la scarpa giusta...pertanto sul mottolino non li indosserai di certo ma perché no sul percorso vita, in campeggio, per andare al bar o a prendere il pane (non serve avere la Graziella x fare queste cose e con la vostra bike siete anche più fighi no?). Quando entrate in un negozio di scarpe andate nel reparto ciabatte se cercate una calzatura da trekking? ...è vero si incontrato persone con le sneakers sui sentieri di montagna mah...detto questo detto tutto
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