Trans Varaita 2019: enduro alla cieca

[Testo di Stefano “Rustick” Poletti] Mi ricordo il giorno in cui ho conosciuto la famiglia Margaria ovvero gli ideatori della Trans Varaita. Era il Giugno 2018 quando mi recavo in Slovenia in occasione della Trans Julius, una gara a tappe internazionale di enduro. La mattina della gara mi accorgo di aver dimenticato a casa una valigia con dentro gli indumenti intimi e la cassetta dei ferri, panico! Per fortuna intravedo una macchina targata Italia e da buon vagabondo mi sono presentato chiedendo “Scusate, parlate italiano? Io sono partito ieri sera dall’Italia, ho finito tardi di lavorare e non sono passato da casa. Ho dimenticato tutto dalle luci per affrontare la speciale notturna al fondello per pedalare per non parlare dell’olio e attrezzi… Potete aiutarmi?

Da quello stravagante incontro è nata una bella amicizia coltivata dalla passione per le gare a tappe, l’amore per la montagna e l’avventura in bici. Durante l’inverno ricevo una chiamata da Andrea il quale mi esponeva il suo progetto che consisteva nella realizzazione di una gara a tappe in Italia sulle Alpi Cuneesi ai piedi del Monviso.

Ero entusiasta di poter dare consigli e veder nascere un evento del genere in Italia.

La Trans Varaita

Non una semplice gara di enduro a tappe, ma un’avventura in quattro tappe sulle Alpi italiane!

La Trans Varaita Bike è una gara/avventura di MTB enduro della durata di 4 giorni sulle Alpi Cozie, in Italia, che si è svolta dal 22 al 25 Agosto in Valle Varaita. La prima tappa si è svolta nel comune di Brossasco e ogni giorno risalivamo la vallata passando per i paesi di Sampeyre , Bellino sino a Pontechianale.
Ogni giorno abbiamo percorso trails diversi e con caratteristiche differenti, gustando dell’ottima cucina locale ammirando paesaggi unici ai piedi del Monviso.

Day 1: Brossasco “il paese del legno”

Due prove speciali, 800 metri di dislivello, 30 km.
È stata una bella emozione tornare a correre una blind race dopo aver partecipato alla Trans Julius, assaporare la paura e l’insicurezza causata dal fatto di non sapere cosa trovare dopo una curva a gomito, con il cuore che pompava sia per la fatica ma anche per la paura di sbagliare traiettoria.

La prima prova speciale si è svolta nel comune di Brossasco su un sentierino flow e naturale; non abbiamo trovato niente di costruito in questa gara!
Per aumentare le dosi di adrenalina il terreno proponeva un mix di pietre viscide poiché durante la notte e nelle prime ore della mattina una leggera pioggia ha bagnato il nostro sentiero rendendolo insidioso seppur senza fango.

E’ stata la speciale meno tecnica della gara. perfetta per abituare i rider nel guidare a vista.

Stage number 2 “night stage”

Partenza alle ore 20.30 in mezzo alla foresta con il buio fitto.

Per aumentare il divertimento dei partecipanti l’organizzazione ha inserito una bella speciale in notturna in cui mi sono divertito a guidare al buio con le luci sul casco e l’impressione di essere in una discoteca horror degli anni 80. Ero sballatissimo a fine speciale!
La speciale notturna era identica alla Ps1.

Stage 1

Nicola Bima
Poletti Stefano
Giorgio Cesano

Stage 2

Nicola Bima
Giorgio Cesano
Poletti Stefano

Overall after day 1

Nicola Bima
Giorgio Cesano
Poletti Stefano

DAY 2: Sampeyre

1400 metri di dislivello positivo fra portage e pedalata, 800 metri con la seggiovia, 2200 metri di dislivello negativo per un totale di 30 km.

Stage number 3 “ il mio sentiero preferito”

Senza ombra di dubbio la speciale in cui mi sono divertito di più è la terza: una serie impressionante di curvette nel sottobosco con quella terra soffice che ricordava le uscite su powder in snowboard. Bellissime sensazioni senza contare che era la più completa dal punto di vista tecnico, con tratti veloci in cui aveva la meglio chi mollava i freni, curvette alla francese in cui mi divertivo ad anticipare e mettere in pratica nose press alternativi, lunghi rilanci e qualche roccia da saltare. Per migliorare la mia autostima sono l’unico rider ad averla chiusa sotto i 10 minuti.

Archiviata la prima discesa di giornata, mi sono avviato insieme ai miei compagni di avventura verso gli impianti di risalita di Sampeyre utilizzandoli per salire 800 metri. Dalla seggiovia ammiravo paesaggi incantevoli di cui mi sono innamorato sopratutto del verde, della vegetazione e della tranquillità che trasmette questa vallata.

Stage 4 “rustick e il karma negativo”

Nella seconda prova di giornata sono riuscito a partire molto forte, cavalcando un single trail alpino caratterizzato da sassi rotolanti. Guidavo bello fluido, saltellavo fra un sassolino e una radice, scattavo all’uscita di ogni curva fino a quando davanti ai miei occhi si presenta un rock garden alpino e selvaggio in cui al primo doppio naturale sbaglio l’atterraggio colpendo una pietra appuntita che taglia la gomma posteriore. Dentro di me stavo vivendo una discesa divertente e guidavo di potenza, ma quando ho sentito il pfffffffffffff la rabbia e il nervoso hanno divorato la mia prova, continuavo a pedalare come un folle e grazie al salsicciotto montato all’interno della mia ruota ho concluso la speciale limitando i danni in termini di classifica generale.

Stage 3

Poletti Stefano
Giorgio Cesano
Nicola Bima

Stage 4

Nicola Bima
Giorgio Cesano
Poletti Stefano

Overall dopo il secondo giorno

Cesano
Bima
Poletti

DAY 3 Bellino. il paese delle meridiane, dello sci alpinismo e delle cascate di ghiaccio

1000 metri di dislivello, 1 ora di portage e 14 km.

La speciale partita dal punto più alto della gara, la più lunga con il percorso più blues che ho mai percorso e che sono riuscito a vincere.

La partenza della prova speciale era situata al colletto Balma a 2800 metri di quota dove ad attendermi c’era una bella nebbiolina e il simpaticissimo Ivo Margaria.

Mentre aspettavo il mio turno guardavo le partenze degli altri atleti e notavo che andavano molto piano, sembravano fermi e non capivo la ragione.
Finalmente arriva il mio turno! Pronti, partenza, via. “A fuoco Rustick, a fuoco” urlava il mio accompagnatore per spronarmi e così imbocco il sentiero a gas aperto ma dopo pochi istanti mi trovo a tu per tu con il prato completamente da “navigare” in cui la bici non andava avanti seppur erogavo diversi kilowatt sui pedali come direbbe un buon elettricista. L’assenza di fettucce e delle porte da imbroccare ogni 200 metri creavano la difficoltà nel prato e non erano ammessi errori, pena la squalifica.
In mezzo all’erba ho trascorso cinque minuti in cui la mia mente cercava in continuazione punti di riferimento e snobbava la fatica. Mi girava la testa e bruciavano le gambe quando dopo cinque minuti a pascolare, intravedo un single trail battuto. Mi sembrava un miraggio, tiro un sospiro di sollievo e inizio a guidare forte e pompare nelle curve ed ogni tanto provo a doppiare qualche ostacolo.

A fine speciale ho pensato “sono ancora vivo seppur ubriaco, mi sono divertito ma sono stato troppo lento, non andavo avanti!“. Queste sono le parole che ho detto ai miei amici nei paddock, ma dopo pochi minuti vengono appese le classifiche al muro e con incredulità leggo che Poletti Stefano, il sottoscritto, ha vinto la speciale con 9 secondi di vantaggio sul secondo e 25 sul terzo. yeah… Speciale da quattordici minuti circa.

Stage 5

Poletti
Cesano
Bima

Overall dopo stage 5

Cesano
Bima
Poletti

Day 4: Pont5echianale

1600 metri di dislivello fra portage e pedalato, due prove speciali e 30 km.

La quarta giornata si inaugura con un portage di 400m di dislivello positivo attraversando il famoso bosco dell’Alevè, bosco di pini cembri più grandi d’Europa in cui, tra le altre cose, ho avuto l’onore di cadere. Caduta al minuto 6.

È in questa bella giornata di sole, con il clima dell’ultimo giorno di scuola ma anche la tensione di chi si gioca la vittoria finale sul filo dei secondi che iniziava la speciale più bella di tutta la trans Varaita, una pietraia alpina spettacolare in cui mi divertivo a saltare da una pietra all’altra ma… Rusticata in agguato! Lasciata alle spalle la parte più tecnica del percorso, iniziava un single track molto semplice quando il mio ego intravede un gruppo di giovani spettatori e decide di farmi incastrare in un cespuglio a bordo pista e provare a raggiungere la luna come un razzo, ma in realtà ottengo uno schianto sul pianeta terra.

Quando mi sono rialzato ed ho realizzato di aver fallito la missione extraterrestre, ricordo di avere un polso bloccato, una gamba dolorante e i sogni di gloria svaniti insieme al lattice della mia ruota. Ero tutto rotto con la ruota bucata ma grazie alla collaborazione dei partecipanti e della Croce Rossa, dopo mezz’ora riesco a rimettermi in sella e continuare il mio calvario verso la seconda prova speciale di giornata. Non ho mai sofferto così tanto in salita e per soli 5 minuti non ho preso la penalità del tempo massimo. Raggiunta la partenza dell’ultimo stage, allaccio il casco e provo a pompare nella prima curva, ma dalla mia mano è partita una scossa elettrica sintomo che qualcosa non andava. Piangevo dal male mentre scendevo, poche ore dopo le lastre hanno evidenziato una micro frattura composta al metacarpo. Peccato, la discesa sembrava bellissima un tipico flow trail da sottobosco alpino.

Stage 6

Bima
Cesano
Rimondo

Stage 7

Cesana
Bima
Franco Alberto

Classifica finale

Nicola Bima
Giorgio Cesano
Marco Pegoraro
Alberto Franco
Matteo Cuneo
Rimondo
Stefano Poletti
Marco Balma
Gianluca Caruso
Umberto Andreoli

E così che si conclude la mia Trans Varaita con tanti nuovi amici, due tappe vinte, un mega cappottone e un pò di ossa doloranti.
Complimenti in particolare alle due donne in gara, Chiara Petit e Lucie Martinol, ma anche al più giovane Valentino Tinolli del team Rustick Solutions, i quali hanno affrontato una gara durissima alla pari di noi maschietti robusti e allenati. Complimenti ragazze e giovanissimi!

Il mio bilancio personale

Agonistico

Felicissimo di essere riuscito a vincere in maniera solida due prove speciali ma anche arrabbiato per aver commesso l’errore di montare delle gomme da enduro troppo leggere per il mio stile di guida. Sfidarmi quotidianamente con Cesano e Bima rappresenta una delle parti più divertenti di questa esperienza poiché ogni giorno cambiava la classifica generale, ogni tanto riuscivo a vincere con 30 secondi su Bima e il giorno dopo me le suonava di santa ragione.

Umano

L’ambiente che si vive in queste gare lo conosco bene, una grande famiglia appassionata di montagna, di portage e sentieri alpini. Un popolo di artisti a cui piace vivere l’avventura e stare in compagnia per cinque giorni in bici, ma anche alla sera davanti a una pizza, una coca o per i più allenati un calice di vino. Mi sono divertito tantissimo a questo evento, circondato da persone che conosco da diversi anni, ma ho conosciuto anche nuovi ragazzi alla prima esperienza in enduro.

È difficile non amare la natura ed i posti in cui viaggio con la mia mountainbike e i miei soci a delinquere, ma di questa vallata mi sono innamorato. Il tempo sembra essersi fermato alla prima metà dell’ottocento, con i bambini felici che giocano per strada, parlano in dialetto e aiutano i grandi a pulire i sentieri e organizzare la gare. Tutte le casette in sasso con un bel vaso di gerani rossi sul balcone.

Dove ho perso la sua Trans Varaita?

Scivolare sulle scale in ps 3
Bucare in ps 4
Scivolare nel punto più semplice in ps 6, rialzarmi e dopo 100 metri stallonare… finito la speciale a piedi.

Regolamento gara

Sono gare alla cieca dunque nessun concorrente può provare la gara nei giorni antecedenti alla manifestazione e non conosce quali saranno le prove; basta guardare i miei video per capire come alcuni sentieri siano stati fettucciati la sera prima per rimanere il più segreti possibile.

Non siamo troppo abituati a questo genere di gare in Italia, mentre nel resto del mondo ne vengono organizzate parecchie tra le più famose:

Andes Pacifico in Cile
Trans Provence in Francia
Trans Nomad in Spagna
Trans Julius in Slovenia
Trans Verdon in Francia
Trans NZ in Nuova Zelanda
Trans Cascadia negli Stati Uniti
Trans Bc in Canada

Ho voluto citare queste gare poiché vantano vincitori importanti nel mondo dell’enduro come Clementz, Absalon, Bailly Maitre, Wildhaber, Gracia.

Le mie grandi passioni sono le competizioni a tappe e le Downhill marathon dunque sono felicissimo che in Italia si sia lanciato un evento in questo settore, e a giudicare dai sorrisi dei concorrenti a fine gara, la manifestazione sarà destinata a crescere. Queste manifestazioni sono quel giusto mix fra competizione e avventura, quando vai davanti un cronometro sei un partecipante ma anche un avventuriero a cui piace affrontare lunghi portage su sentieri alpini a 2800 metri di altezza fra pascoli ed ex caserme abbandonate dopo la guerra.

Impossibile non fermarsi almeno una volta durante le 3 ore di trasferimento del Sabato a fotografare l’immensità delle Alpi come impossibile non pensare alla classifica generale quando indossavo il casco e sentivo il conto alla rovescia…5,4,3,2,1 biiippppp

La trans Varaita crew

Un enorme ringraziamento a tutto lo staff che ha garantito la sicurezza in questi quattro giorni, grazie ai ragazzini che segnalavano il percorso oltre a generare un tifo da coppa del mondo, grazie al soccorso alpino e il personale della croce rossa che mi ha rimesso in bolla a fine speciale dopo una brutta caduta permettendomi di proseguire la mia gara. grazie alla famiglia Margaria e gli enduristi in moto per aver sistemato i sentieri

A chi è adatta questa gara?

È inutile nascondersi, un minimo di preparazione fisica e tecnica per affrontare 5000 metri in quattro giorni di cui in buona porta portage ci vuole, tenendo presente che le discese presentano anche pezzi molto tecnici per essere una gara alla cieca.

Dunque la consiglierei a un rider con una buona esperienza e un minimo di preparazione fisica che ha voglia di vivere l’avventura, passare quattro giorni girando per le montagne

La famiglia Margaria è da sempre abitante della Val Varaita, la vivono e la amano per questo hanno deciso di lanciarsi in quest’avventura che è destinata a proseguire ancora per molti anni. Le iscrizioni per il prossimo anno apriranno a dicembre e la gara andrà in scena dal 20 al 23 Agosto 2020. Di sicuro non mancherò perchè adoro questa gara e voglio giocarmi la mia rivincita con la fortuna.

Ringraziamenti

Ringrazio il mio allenatore, Mario Cortesi dell’equilibrio Mtb school, grazie alle sue tabelle, ai suoi consigli sono arrivato alla gara con una forma top! In questa gara bisognava essere preparati fisicamente per poter spingere lungo le speciali mai inferiori ai dieci minuti e per affrontare 5000 metri di dislivello positivo in quattro giorni.

Un ringraziamento particolare a tutti gli sponsor, amici, familiari, collaboratori, partner, amiche con e senza extra.

MTB Radio

Un progetto che dà spazio di condividere le mie avventure in divertenti poadcast e come alla Trans Varaita, ho avuto l’occasione di intervistare gli atleti, raccogliere le loro impressioni e diffonderle sul web… senza contare che Damiano e Alessia sono stati ottimi compagni di viaggio, dj, speacker e fotografi che hanno contribuito al successo dell’evento. di seguito i link per ascoltare l’evento.
https://www.mixcloud.com/MTBradio/intervista-sandwich/

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