Trek ha scelto Mayrhofen in Zillertal (Austria) per la presentazione mondiale della sua gamma 2012. La ridente valle tirolese ci accoglie con temperature estive, verdi pascoli e tutto lo staff della Trek, venuto appositamente dagli Stati Uniti per mostrare il lavoro svolto durante gli ultimi 12 mesi. Fra di loro c’è anche il fotografo Sterling Lorence, che finalmente ho il piacere di conoscere, pronto ad immortalare qualche giornalista fra le bucoliche vette austriache. Per guardare la fotogallery andate in fondo a questa pagina.
Il bottom out viene evitato dal precarico della “prima” camera, quella classica per intenderci, quella che ognuno di noi setta a seconda del proprio peso prima di salire in sella. Il video qui sotto fa vedere come entri in gioco la seconda camera grazie all’affondamento di una specie di piccolo innesto che la mette in moto a circa il 60% di travel della corsa.
Per la prova sul campo di questo sistema leggete le recensioni della Fuel EX e della Remedy qui sotto.
Altra novità sempre legata alle sospensioni è l’Hybrid Air, presente sulle Fox 40 utilizzate sulle Session. Non serve più cambiare la molla per variare il settaggio della forcella, ma basta pomparci dentro più o meno aria. Il comportamento rimane quello di una forcella a molla.
Molta attenzione è stata dedicata da Trek anche al passaggio cavi, ora interno nella maggior parte della gamma per quanto riguarda il cavo del deragliatore anteriore. La novità più succulenta in questo campo è sicuramente la collaborazione con Rock Shox per quanto riguarda il reggisella telescopico Reverb: sulle Trek 2012 è presente il sistema Stealth, dove il cavo che collega il reggisella al comando remoto sul manubrio passa internamente al tubo sella ed esce sull’obliquo. Finita l’era dei cavi che toccano la ruota posteriore o che bisogna attorcigliare attorno al reggi per evitare che tocchino parti sensibili in discesa.
Sulle full da Trail in su è poi presento il Mino-Link che permette di variare la geometria della bici. Nel video qui sotto vedete come funziona. Occhio che l’angolo sterzo cambia di 0.5° e non di 5° come segnalato nel video:
Interessante è anche un’applicazione per il web creata da Trek in cui il rider può inserire i propri dati per settare al meglio le sospensioni. Dateci un’occhiata, la trovate qui.
Veniamo ora alle novità della gamma 2012. Le geometrie e i pesi dovrebbero arrivare tra breve.
XC
Top Fuel 2012
Nuovo ammortizzatore con piattaforma stabile più potente, forcella Fox con Kashima coating e perno passante da 15mm.
Trail
Fuel ex 2012
La Fuel Ex ha una nuova geometria con una angolo di sterzo più aperto di 1° (le geometrie esatte seguiranno), ed un telaio è più leggero. Dispone della nuova tecnologia DRCV sia per la forcella che per l’ammortizzatore posteriore con 120 mm di escursione. Riguardo a questo c’è poi da dire che si tratta del custom tuner Fox DRCV/RP3 con 3 posizioni facilmente modificabili grazie alla classica levetta blu: climb, ride (pianura) e descend.
La prova sul campo
Ho fatto un giro di circa 20 km e 800 metri di dislivello con la nuova Fuel Ex 9.8. La leggerezza della bici si sente in salita, il pro pedal quando chiuso lavora bene e l’ammo non si muove sensibilmente. La cosa più interessante è stata la discesa, dove il nuovo sistema DCRV sulla forcella mi ha permesso di utilizzare tutta la sua escursione senza però arrivare a fondocorsa o affondare eccessivamente sui tanti pezzi ripidi e con tornantino. Una bella sensazione di guida, un po’ offuscata dal fatto che la sella non scende più di tanto a causa del passaggio del perno per l’ammortizzatore attraverso il tubo sella.
Il telaio in carbonio mi é apparso decisamente preciso e rigido e la sospensione anteriore armonizzava bene con quella posteriore, dando l’impressione di avere più di 120mm di escursione. Sicuramente una bella bici per trail riding non troppo impegnativo.
La Fuel ex viene presentata in 3 modelli in carbonio e in alluminio. Quest’anno il perno passante anteriore da 15mm è presente dal modello Ex 6 in su.
Lush 2012
Novità assoluta è la Lush il modello da donna della Fuel Ex, con una geometria specifica con più standover e con un centro di gravità più basso mantenendo però identica l’altezza del movimento centrale rispetto al modello maschile. Le sospensioni sono state studiate per persone leggere: non si devono più settare con pressioni troppo basse per sfruttarle bene. La tecnologia DRCV è presente davanti e dietro anche su questa bici.
Technical Trail
Remedy
Anche per il 2012 la Remedy è stata rivista, pur mantenendo l’escursione anteriore e posteriore a 150mm. È infatti dotata di una nuova geometria variabile con il mino link.
L’angolo di sterzo è più aperto di 1°, il telaio è più leggero ed ha tutte e tre le novità descritte sopra: tecnologia DCRV, passaggio cavi interno per il deragliatore anteriore e reggisella telescopico Rock Shox Reverb Stealth.
Viene venduta in 3 modelli in carbonio e 3 in alluminio.
Prova sul campo
Con circa 12 kg di peso la Remedy 9.9 in carbonio é un peso piuma da portare in salita. La forcella Fox 32 Talas Kashima é anche dotata di un blocco totale che la rende rigida, l’ideale per salite su asfalto. L’ammortizzatore Fox con Kashima coating é dotato di tre posizioni del pro pedal, una per la discesa, una per la pianura e una per la salita. Quest’ultima blocca quasi ogni ondeggiamento della sospensione.
Un volta arrivati in cima alla salita la Remedy si trasforma molto velocemente in una all mountain a suo agio su terreni alpini: il reggisella telescopico Reverb Stealth si abbassa senza problemi di cavi che vanno a toccare la ruota posteriore, sia la forcella che l’ammortizzatore in posizione aperta sono molto sensibili ai piccoli urti e il carbonio fa il suo lavoro in quanto a rigidità laterale.
La tecnologia DRCV fa il suo lavoro egregiamente, permettendo di utilizzare tutta la corsa disponibile sulla forcella e sull’ammortizzatore. Cosa importante, la forcella non tende ad insaccarsi su sentieri ripidi lasciando così a disposizione del rider un buon ammontare di travel, probabilmente anche grazie alla regolazione della compressione alle basse velocità presente sulla Fox 32.
Devo dire che sulla Remedy mi sono trovato subito a mio agio, con una posizione centrale, un bel manubrio largo il giusto per la tipologia di bici. Forse l’unico appunto che posso fare sono i freni Sram XX con i nuovi dischi da 180mm: verso la fine di discese lunghe e ripide cominciavano a perdere un po’ di potenza e necessitavano di più forza delle dita. Buone anche le gomme Bontrager. Oggi abbiamo pedalato su terreni asciutti/polverosi come su tratti fangosi/bagnati e le gomme hanno tenuto bene.
Slash
La nuova bici da enduro di Trek, con 160mm di escursione anteriore e posteriore, entrambi dotati della tecnologia DRCV, trasmissione 2×10 con guidacatena e angolo di sterzo di 66°. Prende il posto della Scratch. Ha l’ammortizzatore con DRCV ma non la forcella, dato che questa tecnologia mal si accoppia con il sistema Talas della Fox 36.
Disponibile in 3 modelli: Slash 7,8 e 9.
Purtroppo non erano disponibili delle Slash da provare, visto che sono ancora in produzione. Contiamo però di presentarvi un anteprima subito dopo l’Eurobike.
Gravity
Session 9.9
Aaron Gwin l’ha usata durante le due ultime gare di coppa del mondo: la Session 9.9 interamente in carbonio. La bici arriva a pesare sotto i 16kg, montata al top. Intorno al movimento centrale si utilizza la tecnologia InTension: carbonio rinforzato senza però perdere in rigidità o aumentare il peso intorno al movimento centrale. Per proteggere il tubo obliquo dai colpi delle pietre alzate dall’anteriore Trek ha dotato la Session 9.9 del Carbon armor sotto il tubo obliquo, una protezione in carbonio.
Geometria taglia M: angolo sterzo 63.5/64, altezza movimento centrale: 356/364mm, passo ruota 184/1181mm, lunghezza foderi 441/439mm. Minolink e angolo sterzo variabili. Forcella Fox 40 con Hybrid Air (vedere inizio post per la spiegazione). Escursione posteriore: 210mm (la vecchia aveva 200mm) con Fox DHX RC-4 w/
Passaggio cavi interno con opzione di farli passare all’esterno con micro truss (solo 2 grammi in più).
Perno passante da 157×12 mm con ABP Dh convert (mantiene la sospensione attiva in frenata).
Esiste anche la versione in alluminio con le stesse caratteristiche ma ad un prezzo più abbordabile. Modelli disponibili: Session 8 (entry level), 88 e 9.9 (carbonio) e solo telaio.
A settembre dovremmo riuscire a provare la versione in carbonio.
29ers Fisher collection
Gamma ampia, con più modelli in carbonio. Ho potuto provare la Superfly da 100 mm (full suspension) con perno passante post da 142×12, disponibile in 3 modelli in carbonio e 3 in alluminio.
Bella posizione di guida, mi è subito piaciuta, forse perchè poco garaiola ma più votata all’escursionismo. Fattostà che la trazione della creatura di Gary Fisher è veramente notevole, su radici gradini e gradoni mi è proprio piaciuta. In discesa, su un singletrack con passaggio rocciosi e su radici, le ruotone passano su con più facilità e sicurezza, la cosa è innegabile. Unico limiti l’escursione limitata, di 100 mm, che la rendono più votata a giri xc tranquilli che ad itinerari alpini con tratti impegnativi.
Rumblefish
Queste le caratteristiche della nuova 29″ di Trek: 120 mm di escursione anteriore e posteriore, tecnologia DRCV su entrambe le unità ammortizzanti, perno passante posteriore da 142x12mm. 3 modelli. Purtroppo non erano disponibili delle bici da provare, un vero peccato visto che questa è l’unica vera novità in campo 29 da parte di Trek. Vi propongo allora questo video della rumblefish in azione alle Hawaii:
[VIDEO=969]Trek Rumblefish[/VIDEO]
Da segnalare che Trek ha sviluppato una 29 pollici da 140 mm di escursione anteriore e anteriore, che avremo la possibilità di provare subito dopo l’Eurobike. Purtroppo questa bici sarà disponibile nel 2012 solo in America. Se però fate casino e dite che la volete mi hanno promesso che la proporranno anche in Europa nel 2013. State sintonizzati per la nostra prova sul campo in settembre!
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