Trek si separa da atleti di punta nel XC e nella DH, chiude la squadra Enduro | MTB Mag

Trek si separa da atleti di punta nel XC e nella DH, chiude la squadra Enduro

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Trek dà una deciso taglio alle sue squadre professsionistiche di MTB, mettendo fine al capitolo Enduro e ridimensionando la sua presenza nel XC e nella DH.

Jolanda Neff e Anton Cooper lasciano il Trek Factory Racing XC, come riportato sul sito Trek. Al loro posto arriva Gunnar Holmgren. Loris Vergier, campione del mondo in carica, e Reece Wilson, campione del mondo nel 2020, lasciano il Trek Factory Racing DH. Infine, il Trek Factory Racing Enduro chiude.


Commenti

  1. mattia_83:

    Mah, se crolla il prezzo del nuovo crollerà anche il prezzo dell'usato, è scritta. A meno che non eliminino il medio-basso gamma e vendano solo prodotto premium per gente premium e allora tirano avanti acora un pochetto, ma se la massa smette di comprare prima o poi arrivi al punto critico di non ritorno.
    Il problema è che secondo me non scenderanno i prezzi delle MTB degne di tale nome.

    Quello che sta già succedendo è che la media gamma non esiste più. Si passa dalle bici da supermercato a bici da 4k e oltre, senza una via di mezzo, bici in quella fascia (2k-4k) sono spesso allestite da schifo e prezzate in modo esagerato per quello che offrono.

    Magari nel breve/medio termine qualche affare con fondi di magazzino o usato si potrà anche fare, ma tra qualche anno, quando sarà finito il polverone e il mercato si stabilizzerà, secondo me la situazione sarà peggio di oggi, ancora meno scelta e prezzi indecenti.

    Temo che i tempi in cui con 2k si comprava un usato di lusso, o un nuovo più che decente siano finiti per sempre.
  2. Blackmouse78:

    Temo che i tempi in cui con 2k si comprava un usato di lusso, o un nuovo più che decente siano finiti per sempre.
    questo significa però che una grande fetta di biker non comprerà più roba nuova o smetterà di andare in bici. Dunque un bel numero di aziende chiuderà per il rimpicciolirsi del mercato.
  3. in ogni caso, siamo comunque ad un punto in cui geometrie e componentistica (la quale può esser cambiata anche come upgrade) sono arrivate ad un punto di stallo, quindi a differenza degli anni passati, i produttori non possono più far leva sul “mezzo grado in meno” e quindi gli resta ben poco margine sul quale martellare con il marketing. E la maggior parte dei rider con la passione, quasi sicuro hanno già un mezzo “aggiornato” di geometrie e tanto basta.
    Specy ci ha provato con il sistema geni o come si chiama, magari funziona alla grande e va benissimo, ma all’amatore, sui trail e non sulla carta, non cambia quasi nulla…
    Per dire che se oggi uno ha una bici dal 2020/2021 in poi… potenzialmente potrebbe tenerla per 5/6/7 anni che sarebbe comunque attuale (salvo usura o rotture), quindi perché dovrebbe cambiarla, se non per sfizio o soldi da buttare?
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