Trek Top Fuel 2022: la AllCountry che non ti aspetti | MTB Mag
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Trek Top Fuel 2022: la AllCountry che non ti aspetti

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La Trek Top Fuel è sempre stata la full da XC del marchio nord americano. Il carattere di questa mountain bike è però cambiato completamente con la gamma 2022, di cui ho potuto provare la 9.9 XX1 AXS sui sentieri di casa.

Ecco il test in formato video.



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Dettagli Trek Top Fuel

120 millimetri di escursione anteriore e posteriore, ruote da 29 pollici, telaio completamente in carbonio. Sulla carta molti biker snobberebbero questa bici perché apparentemente non appartiene alle più gettonate categorie Trail o Enduro.

Trek Top Fuel

Eppure già le geometria fra presagire qualcosa di diverso dal classico stereotipo, malgrado la stessa Trek la classifichi come XC sul proprio sito. La taglia in prova è una L (19.5″), io sono alto 179cm ed ho una distanza sella – movimento centrale di 74cm. Il reggisella telescopico era affondato al massimo, e ho dovuto spostare in avanti la sella per trovare una posizione che mi piacesse. Probabilmente per me sarebbe stata meglio una M, anche se secondo la tabella di Trek sono al limite superiore (la danno fino ad un max di 179cm). Insomma, provatela prima di acquistarla.

Quando uno poi scopre il vano portaoggetti presente sul tubo obliquo, è chiaro che non si è ricercata la leggerezza a tutti i costi ma la praticità, anche se il peso rilevato della bici in prova è di 12,10 kg senza pedali.

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Non solo, anche la rigidità e la robustezza non vengono lasciate per strada, anche grazie al reggisella telescopico da 34.5mm di diametro.

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Il manubrio in carbonio con attacco integrato viene consegnato con la larghezza originale di 820mm. Per il test ho provveduto a tagliarlo a 780mm.

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Non poteva mancare il classico sistema di sospensione di Trek, l’APB: molto sensibile e attivo in frenata…

… sulla nuova Top Fuel bobba molto meno delle versioni precedenti grazie al punto di infulcro dei foderi bassi, più avanzato rispetto al passato. Da notare l’immancabile flip chip per poter variare la geometria.

Il passaggio cavi è interno e completamente guidato. Semplicità per la manutenzione e silenzio per le orecchie – nessun sbatacchiamento di cavi.

La combinazione fra le gomme Bontrager XR4 Team Issue da 2.4″e i cerchi in carbonio Bontrager Line Pro è ottima: rigidità combinata a leggerezza e robustezza, senza essere scomode a livello di trasmissione delle vibrazioni. Sembra impossibile, eppure le gomme pesano circa 800 grammi e sono più robuste di quello che si possa credere.

La nota dolente del modello 9.9: i freni SRAM G2 Ultimate con dischi centerline da 180/160mm di diametro. Troppo deboli e poco performanti.

La forcella è una Rock Shox SID con 120mm di escursione. Il telaio può però accogliere anche forcella da 130mm, e secondo me diventerebbe ancora più polivalente.

Infine il prezzo, non per tutti: 12.099€. Per fortuna la gamma è variegata, anche con telai in alluminio, e per tutte le tasche. La trovate qui.

 

 

Commenti

  1. pablos:

    Parrà strano ma un telaio Yeti l' ho visto anch'io, pazzesco, anche Santa Cruz e addirittura Specy.Elencami le differenze, non è maleducazione o arroganza o presunzione, voglio capire!
    I ferma cavi come detto prima?La laseratura dei Nm sulla bulloneria
    Per me è una cosa a pelle (fra l altro vale solo per yeti).
    È un misto di rispetto verso il marchio, senso estetico del telaio e verniciatura "azzurro yeti" che le rendono oggetti quasi iconici.
    Questo per quello che mi riguarda, magari ad altri fanno legittimamente schifo.
  2. Paoloderapage:

    i prezzi sono mondiali... se in Italia siamo dei poveracci a Trek, Specy ecc. non interessa granchè!
    Ma non siamo l'epicentro del mondo? Il romano impero? :))):

    Ok che i prezzi sono globali, ma penso che possano benissimo adattarli da stato a stato, lo si vede fare anche in altri settori, perchè non nella bici?
  3. Robibz:

    Ma non siamo l'epicentro del mondo? Il romano impero? :))):

    Ok che i prezzi sono globali, ma penso che possano benissimo adattarli da stato a stato, lo si vede fare anche in altri settori, perchè non nella bici?
    Bene allora vado a comprare la bici in Burundi con un PIL pro-capite di 300€ circa così la pago meno della ST520.
    Lo si può fare su certi prodotti che hanno mercati fortemente regolamentati o vincolati non per le bici.
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