di Daniel Naftali
Girando per i campi di gara o guardando le foto dei rider di coppa del mondo, capita spesso di vedere pro rider con copertoni modificati.
Il mercato offre infatti moltissimi prodotti, ma non è detto che nonostante l’ampia scelta si riesca a trovare la gomma perfetta per le proprie esigente. Che fare allora? Proprio per ovviare a questo problema, prendendo spunto anche dal motocross, è nato il “tyre modding”, ovvero l’arte di personalizzare i copertoni per meglio adattarli alle proprie esigenze o a condizioni particolari.
Sebbene ogni copertone andrebbe trattato singolarmente, vedremo in questo articolo di capire quali sono i principi che stanno dietro alle tecniche di personalizzazione.
Come funziona un copertone
Come prima cosa, cerchiamo di capire come funziona un copertone, ovvero quali siano i ruoli dei diversi tasselli che ne compongono il battistrada.
Un copertone generalmente è composto da 3 gruppi di tasselli:
– Tasselli centrali: posizionati nella parte centrale del battistrada, questi tasselli hanno un doppio compito. Innanzitutto servono a garantire la trazione, ovvero che il copertone non slitti quando si pedala, specialmente su salite impegnative, su fondi cedevoli o quando si effettuano brusche accelerazioni. In secondo luogo questi tasselli servono per garantire il grip necessario durante la frenata in modo che il copertone non si blocchi.
E’ poi importante sottolineare che tasselli centrali sono sempre a contatto con il terreno, sia che la bici sia piegata, che la bici sia verticale. Per questo motivo questi tasselli sono estremamente importanti ai fini della scorrevolezza della copertura. Tasselli più pronunciati e squadrati infatti aumentano trazione e grip in frenata, ma riducono la scorrevolezza.
Per non compromettere troppo la scorrevolezza spesso questi tasselli vengono realizzati con una rampa nella zona posteriore, ovvero la zona che entra prima a contatto con il suolo. La rampa svolge una funzione di invito e migliora nettamente la scorrevolezza. Di contro però rampe molto inclinate riducono la trazione in quanto lo spigolo del tassello nella zona posteriore, quella che morde durante la pedalata, diventa meno pronunciato.– Tasselli di transizione: non sempre presenti, questi tasselli hanno il compito di assicurare una transizione dolce quando si passa dalla posizione di bici verticale a quella di bici inclinata. Quando si piega infatti il grip viene assicurato principalmente dalla tassellatura laterale e solo in parte da quella centrale. Tuttavia prima che i tasselli laterali mordano, la bici si inclina progressivamente per passare dalla posizione verticale a quella di piega. I tasselli di transizione intervengono proprio in questa fase. Il loro compito è quello di assicurare continuità del grip, senza che ci siano zone “morte” in cui il copertone non grippi correttamente.
Compito di questi tasselli è inoltre quello di far si che in caso di frenata con bici inclinata (contropendenze o frenate in curva) la gomma non tenda a bloccarsi, cosa che specialmente all’anteriore può causare una disastrosa caduta.
Sebbene siano importanti per dare rotondità alla gomma e renderla in un certo senso più “facile” (consentono ad esempio di effettuare correzioni in curva frenando, senza che la gomma perda completamente grip), i tasselli di transizione riducono la presa di spigolo massima. Per questo motivo alcune gomme ne sono sprovviste. Queste gomme, particolarmente squadrate, si adattano bene ad una guida aggressiva, in cui il rider “butta” con decisione la bici in curva, rendendo di fatto la fase di transizione istantanea, non avvertendo quindi la zona “morta”.– Tasselli laterali: si tratta di tasselli che intervengono quando la bici è inclinata rispetto al terreno, ovvero durante le curve o quando si affrontano delle contropendente. Quando la bici è perpendicolare al terreno la loro funzione è piuttosto limitata, in quanto a causa della rotondità del battistrada si trovano generalmente sollevati, a meno che non si giri su terreni soffici o se la pressione del copertone è particolarmente bassa. Possono comunque aiutare a migliorare il grip in frenata o la trazione, grazie a protuberanze o sporgenze rivolte verso la tassellatura centrale che arrivano a toccare il terreno.
A seconda della destinazione d’uso, i produttori realizzano disegni differenti con tasselli più o meno pronunciati. Il grosso problema è infatti quello di bilanciare scorrevolezza e grip. Una tassellatura più aggressiva garantisce maggiore grip, una meno pronunciata più scorrevolezza.
Non da dimenticare è poi il tipo di terreno a cui è destinata la copertura, come vedremo qui di seguito.
Le scanalature o intagli
Non è sempre detto che una tassellatura più pronunciata garantisca maggiore grip in tutte le condizioni. Tasselli molto pronunciati e radi vanno bene su fondi cedevoli, smossi o bagnati, ma sul compatto quello che tiene la copertura incollata al terreno sono generalmente gli spigoli dei tasselli.
Quando il terreno è secco infatti il tassello non riesce a penetrare al suo interno, ma si appoggia semplicemente sul suolo. Non si ha insomma il cosiddetto effetto di ingranamento.
Poiché in condizioni di asciutto si forma una patina superficiale di sabbia e polvere molto scivolosa, la parte piatta del tassello tende a scivolare sul terreno. Lo spigolo invece, grazie alla sua forma acuminata, riesce a penetrare questa patina, andando a creare un seppur minimo effetto di ingranamento che assicura il grip.
Risulta quindi facilmente intuibile che per migliorare il grip in queste situazioni bisogna aumentare il numero degli spigoli, creando degli intagli.
Sicuramente avrete notato che molti copertoni presentano, già di fabbrica, degli intagli sulla tassellatura, intagli che possono avere una profondità variabile.
Questi intagli possono avere un orientamento differente a seconda dell’effetto che si vuole ottenere.
Personalizzare i copertoni
Come abbiamo già detto, non sempre si riesce a trovare, nonostante l’ampia gamma di prodotti disponibili, la copertura perfetta che si adatti al meglio alle proprie esigenze. Per questo motivo alcuni rider, tra cui diversi atleti di alto livello, intervengono modificando il disegno del battistrada, creando ovvero degli intagli, modificando o accorciando alcuni tasselli.
Cominciamo col dire che non tutti i copertoni si possono intagliare. I tasselli infatti devono essere sufficientemente grandi in modo che le lamelle che si creano non siano troppo piccole da strapparsi. L’intaglio del copertone, se da un lato aumenta il grip, dall’altro ne riduce la durata poiché una maggiore superficie rimane esposta all’usura. Inoltre un copertone intagliato generalmente perde in scorrevolezza a causa della deformazione maggiore del tassello. Non ultimo poi bisogna sottolineare che modificando un copertone si perde la garanzia della casa madre e che ogni modifica va fatta a proprio rischio e pericolo.
Modificare un copertone richiede comunque parecchia esperienza e un’ottima sensibilità nella guida. Bisogna infatti riuscire a capire in quali situazioni il copertone è carente e sapere come agire di conseguenza. Generalmente sono i rider di alto livello a sentire il bisogno di modificare le proprie coperture, ma non è detto che anche un rider normale non possa trarne dei benefici.
Qui di seguito vedremo alcune regole del tutto generali, che però possono servire da linea guida per personalizzare il proprio copertone. L’esperienza diretta e la prova sul campo restano comunque il sistema migliore per ottenere i risultati voluti, così come il confronto con altri riders con più esperienza.
Tasselli centrali
Come detto i tasselli centrali lavorano per garantire trazione e grip in frenata. Se il tassello centrale è piatto e sufficientemente grande, si possono però realizzare degli intagli, generalmente orizzontali, verticali o a croce, per migliorarne alcune caratteristiche.
Da sottolineare comunque che gli intagli sulla tassellatura centrale diminuiscono drasticamente la scorrevolezza e la durata della gomma.
Sebbene esistano diversi tipi di intagli, si possono spesso provare delle soluzioni intermedie, ad esempio intagliando alternativamente un tassello in verticale ed uno in orizzontale. Non è infatti necessario modificare tutti i tasselli, il tutto dipende da cosa si vuole ottenere.
INTAGLI ORIZZONTALI
Realizzati come in figura, ovvero perpendicolari alla direzione di rotolamento del copertone, questi intagli servono per migliorare la trazione durante la pedalata e il grip in frenata del copertone.
La presa di spigolo rimane pressoché inalterata, ma la scorrevolezza e la durata del copertone si riducono drasticamente.
INTAGLI VERTICALI
Un intaglio verticale, ovvero parallelo alla direzione di rotolamento del copertone, non compromette eccessivamente la scorrevolezza del copertone, ma ne migliora il grip in curva ed in particolar modo rende più progressiva la transizione verso i tasselli laterali.
Grazie alla maggior deformabilità del tassello si ha un incremento della trazione e del grip in frenata, anche se in misura minore rispetto ad un intaglio orizzontale.
INTAGLI A CROCE
Realizzando una croce, come in figura, si ottiene di fatto sia un miglioramento della trazione e del grip in frenata, sia una maggiore presa di spigolo ed una migliore transizione quando si curva. Si tratta di fatto di una via di mezzo tra le due soluzioni precedenti.
Di contro però il tassello con un intaglio del genere risulta molto più deformabile. La gomma scorrerà parecchio di meno e si consumerà molto prima.
ACCORCIAMENTO DEL TASSELLO
Si tratta di una soluzione particolarmente adatta per gomme da fango, soluzione che consente di migliorare la scorrevolezza senza compromettere il grip laterale. Molti rider di coppa del mondo la utilizzano, proprio perché le gomme da fango generalmente sono molto poco scorrevoli.
Una gomma da fango con tasselli centrali accorciati si adatta bene a condizioni di bagnato in cui si alternano tratti molto fangosi e scivolosi a tratti più scorrevoli e meno fangosi.
Tassellatura di transizione
Generalmente sulla tassellatura di transizione si effettuano due tipi di intaglio, quello orizzontale e quello diagonale.
L’intaglio orizzontale serve per migliorare il grip in frenata e la trazione della gomma, ma ne peggiora la transizione rendendo più cedevole e morbido il tassello intermedio.
L’intaglio diagonale viene generalmente realizzato in modo che la punta della V che formano i due intagli destro e sinistro, sia posizionata all’indietro (il riferimento è sempre con il battistrada a contatto con il terreno). In questo modo si rende ancora più morbida la transizione e si rende il copertone più grippante in caso di frenate su contropendenze o in curva (anche se non si dovrebbe frenare in curva, può capitare di dover fare delle correzioni).
Un’altra soluzione, che ha la funzione di aumentare la presa di spigolo del copertone, è invece quella di ridurre le dimensioni dei tasselli di transizione, rimuovendone la metà esterna, quella rivolta verso la tassellatura laterale. In questo modo si crea più spazio tra tasselli di transizione e tasselli esterni, spazio che permette di avere più grip specialmente su fondi cedevoli o umidi.
Tassellatura laterale
Le modifiche alla tassellatura laterale sono generalmente poco diffuse. I tasselli laterali infatti devono essere molto rigidi e sostenuti, in modo da non flettere quando si piega e penetrare bene nel terreno.
Se si creano degli intagli o si riduce la larghezza del tassello, questo può diventare troppo cedevole e flessibile. Invece che mordere conficcandosi nel terreno, tenderà a piegarsi con conseguente perdita di grip.
In alcuni casi tuttavia l’allargamento del canale tra tassellatura centrale e laterale, consente di migliorare la tenuta laterale in condizioni di fondo cedevole o umido.
Riportiamo qui, a titolo di esempio, una modifica dei Maxxis Minion DHF e DHR per meglio adattarli a terreni smossi o bagnati.
Un altra modifica per la tassellatura laterale particolarmente diffusa è l’accorciamento dei tasselli. Questa soluzione è stata utilizzata da molti rider su gomme da fango per ottenere delle coperture polivalenti adatte anche a condizioni di terreno soffice o smosso, ma non necessariamente fangoso. Naturalmente insieme ai tasselli laterali, si accorciano anche quelli centrali.
I tasselli molto pronunciati delle gomme da fango infatti non sono infatti adatti a terreni diversi dal fango, in quanto non riescono a penetrare nel terreno e si piegano. Accorciandoli si elimina il problema della flessione dei tasselli, ottenendo una gomma che si può utilizzare anche in condizioni di asciutto, ottima ad esempio su sabbia e polvere.
Gli strumenti per il taglio
Per modificare un copertone è necessario munirsi di parecchia pazienza. I tasselli da tagliare sono molti e il taglio può richiedere parecchio tempo.
Gli strumenti migliori sono:
– Il taglierino, ideale per il taglio dei tasselli o per creare delle scanalature
– Le tenaglie, ideali per accorciare i tasselli in maniera rapida.
Naturalmente quando si taglia un copertone bisogna fare molta attenzione a tagliare solo i tasselli senza danneggiare la carcassa. Se si danneggia la carcassa, magari perché ci scappa il taglierino, il copertone può danneggiarsi irreparabilmente. Ci vuole un po di mano insomma…
Come abbiamo visto personalizzare i copertoni non è così semplice. Il modo migliore per ottenere dei buoni risultati al primo tentativo, rimane quello di adottare modifiche già collaudate, magari prendendo spunto dai riders di coppa del mondo.
Una volta che però si è capito il principio che sta dietro alle varie modifiche, nulla vieta di provarne di nuove. Anzi, se trovate qualche modifica con cui vi travate bene, non esitate a postarla sul forum, in modo da rendere partecipi altri riders della vostra esperienza!