Autore: Francesco Mazza
Vi siete mai chiesti come hanno fatto alcuni freeriders a essersi fatti notare dagli sponsor e a diventare i famosi pro riders che ora tutti conosciamo? Nell’era dei social networks, dei video in HD girati con gli smartphone e pubblicati in pochi secondi, dei tag e degli hashtag, diamo ormai quasi per scontato che il web sia a portata di mano di chiunque e in qualsiasi momento, dando visibilità a livello globale a chiunque abbia qualcosa di valido da mostrare. Questa visibilità ovviamente arriva anche agli sponsor, che sono proprio i primi a sfruttarne i vantaggi in termini di comunicazione, quindi se un rider è in grado di catturare l’attenzione delle aziende, ha già compiuto il primo passo verso un contratto di sponsorizzazione. Ma fino a qualche anno fa le cose erano diverse. L’unico modo per dimostrare quello di cui si era capaci, sperando di essere notati, era quello di ottenere risultati a gare e contest. Una vita dura per i rookies, a confronto con i pro riders dell’epoca.
La prima edizione si svolse a cavallo tra il 2001 e il 2002, con un montepremi di 10.000$ e un contratto di sponsorizzazione da parte di Race Face in palio. Per partecipare al contest occorreva inviare un video, nel quale l’aspirante pro rider dimostrasse le sue abilità e il suo stile in 1 minuto di riprese action e 30 secondi di riprese di lifestyle. Questi video venivano selezionati e una elite di 16 video per altrettanti bikers veniva ammessa alla fase successiva del contest, che prevedeva la votazione online da parte del pubblico.
Questa edizione ebbe un tale successo da stupire anche gli stessi organizzatori. Il vincitore fu un giovane freerider che negli anni a seguire fece per diverso tempo la vita del pro, comparendo nei principali video dell’epoca e girando in mondo tra contest ed eventi. Il suo nome è Tyler ” Super T” Klassen.
La seconda stagione segnò una crescita di interesse esponenziale, per cui per la terza edizione scelsero di aumentare il montepremi a 25.000$ oltre al contratto di sponsorizzazione di una anno con Race Face e vari premi messi in palio dalla stessa Race Face e anche da Giant e da Manitou.
La quarta edizione fu anche l’ultima. Si svolse tra il 2004 e il 2005. Il montepremi e i contratti restarono invariati rispetto all’edizione precedente, ma il regolamento cambiò leggermente. Per partecipare fu necessario inviare due clip action da 1 minuto ciascuna, oltre ai soliti 30 secondi di lifestyle. Il primo minuto, insieme ai 30 secondi, furono pubblicati immediatamente per la votazione pubblica, mentre il secondo minuto venne rilasciato nelle fasi delle semifinali, per aggiungere spettacolarità e per dare ulteriori prove dell’abilità di ciascun rider e facilitare la votazione. Inoltre una giuria interna assegnò altri premi per 6 nuove categorie:
Best Line – Forcella Manitou Dorado MRD X-Works
Best Air – Telaio Giant Freeride
Most Creative Stunt – Set completo Race Face Diabolus
Best Urban Assault – Telaio Giant STP
Breakout Performance by a Grom (per ragazzini fino a 13 anni) – Forcella Manitou Sherman Breakout Plus
Worst Crash – Ginocchiere, gomitiere, shorts, jersey e guanti Race Face
Qui Kurt con il suo maxi assegno, insieme ai vincitori delle edizioni precedenti.
Volete sfondarvi di cenoni, pranzoni, aperitivi e gozzoviglie varie? Allora ecco un ottimo modo per…
Settimana di brutte notizie dal mondo ciclo: dopo GT e Rocky Mountain, questa volta tocca…
A causa di una brutta caduta alla Parigi-Roubaix 2023, Filippo Colombo dello Scott-Sram XC team…
Qual è la mountain bike dell'anno 2024? Dopo tante elucubrazioni, ecco la nostra preferita. Attenzione:…
Purtroppo anche per Rocky Mountain Bicycles le cose non vanno bene, l'azienda canadese oggi ha…
Fermento in casa GT, dove ieri è stata annunciata una "pausa" nel rilascio di nuovi…