In questo anno 2013 appena giunto alla sua conclusione, abbiamo visto comparire sul mercato alcune novità tecnologiche che hanno influito in modo determinante nell’evoluzione del mercato della MTB.
In questo articolo faremo una selezione dei prodotti che, con netta probabilità, verranno ricordati negli anni a venire come passaggi chiave dell’evoluzione della MTB. Sicuramente quando tra una decina di anni scriveremo i futuri articoli della rubrica Amarcord, daremo spazio ad alcune di queste novità, che hanno portato notevole cambiamento nel mondo della Mountain Bike.
Come la storia ci insegna, i cambiamenti vengono accolti e vissuti in modo positivo e propositivo da alcuni, mentre vengono accolti con diffidenza o addirittura osteggiati da altri, probabilmente solo meno inclini alle novità e ai cambiamenti.
Il mondo della MTB non è certo esente da questo dualismo. Negli ultimi 25 anni abbiamo visto bikers contrariati e intimoriti da numerose novità, che in seguito si sono rivelate indispensabili all’evoluzione della tecnologia dei nostri mezzi. Furono snobbate introduzioni come le sospensioni, prima sulle forcelle e poi sui telai, i freni a disco, i telai in alluminio, il carbonio, le ruote tubeless, solo per citarne alcuni. Eppure senza molte di queste novità, la Mountain Bike attuale non sarebbe affatto progredita ai livelli attuali.
Spesso si incolpano le aziende di volerci sottoporre delle novità, tramite le loro strategie di marketing, appositamente per alimentare il mercato, ma ci scordiamo che sull’altro piatto della bilancia ci siamo noi acquirenti, che siamo quelli che, con i loro acquisti, il mercato lo rappresentano realmente. Quindi alla fine le novità che avranno seguito, saranno quelle ritenute effettivamente utili dal mercato, da noi acquirenti, mentre quelle che non portano un vantaggio concreto finiranno per sparire, soppiantate da nuove idee migliori.
Se le novità che abbiamo vissuto nel 2013 resteranno nella storia o se verranno presto soppiantate da altre innovazioni, lo scopriremo solo in futuro. La cosa certa è che hanno fatto parlare di loro, hanno destato interesse e curiosità, hanno insinuato dubbi, coinvolgendo l’attenzione degli utenti e portando altre aziende ad adeguarsi.
La novità più discussa tra quelle che abbiamo visto diffondersi nel 2013 è il nuovo standard del diametro ruota 650b o 27.5″. Ne sentivamo il bisogno? Ma soprattutto, porta vantaggi concreti? La realtà è che molte aziende nel 2013 hanno commercializzato prodotti dedicati a questo nuovo standard, mentre quasi tutte hanno lavorato per mettere in produzione una gamma di prodotti completa per il 2014. La redazione di MTB-Mag ha provato in diverse occasioni a fare luce su questi aspetti, sia con i test sui prodotti che con articoli tecnici dedicati. Vedremo con il tempo se il mercato giustificherà la presenza di questo nuovo diametro intermedio, che al momento sembra si stia decisamente affermando. Intanto rivediamo alcuni articoli realizzati sull’argomento:
GOMME da 27.5″: COSA OFFRIRÀ il MERCATO?
26, 27.5 e 29: DIAMETRI DIVERSI per DISCIPLINE DIVERSE?
RUOTE e INERZIA: 26, 27,5 e 29 a CONFRONTO
L’altra grande Novità con la N maiuscola è rappresentata dalla soluzione monocorona per le discipline pedalate offerta da Sram, inizialmente presentata con il gruppo top di gamma XX1 e seguita a distanza di diversi mesi da X01 e X1. Sono stati scritti numerosi articoli su questo prodotto, concettualmente molto semplice, ma ricco di innovazione e di ricercati dettagli tecnologici, che ne fanno un prodotto veramente riuscito e desiderato. Praticamente tutti i modelli di bici top di gamma per il 2014, dall’XC all’enduro, monteranno un gruppo 1×11 velocità con sistema anticaduta, mentre numerose aziende hanno prodotto la loro versione di corone o modifiche di pignoni, per trasformare gli attuali gruppi 10 velocità in un sistema il più simile possibile al tanto bramato XX1.
ESCLUSIVA – il NUOVO SRAM XX1 in DETTAGLIO
TEST/REPORT – SRAM XX1 a WHISTLER
VISITA a SRAM in SCHWEINFURT: TUTTO sull’XX1
TEST – SRAM X01 PRIMA PROVA sul CAMPO
ONE UP COMPONENTS – Una NUOVA ALTERNATIVA all’XX1
NUOVA CORONA ANTICADUTA da E*THIRTEEN
CASSETTA 9-42 di LEONARDI RACING
CHROMAG e ACCEL – CORONE X-SYNC su LICENZA SRAM
Il 2013 apre le porte anche all’elettronica sui sistemi ammortizzanti. Su richiesta di Lapierre, Rock Shox produce per Accell Group (Lapierre, Ghost e Haibike) il sistema di sospensione e.i. Shock a intelligenza elettronica, che rappresenta il primo ammortizzatore interamente gestito in tempo reale da un computer che si basa sulla lettura di sensori posti su forcella e movimento centrale. Un sistema davvero interessante che probabilmente non si rivolge a un pubblico di massa, ma che ha piacevolmente sorpreso chiunque abbia avuto modo di provarlo. Se in futuro la gestione elettronica delle sospensioni diventerà un must, ci ricorderemo di chi per primo ha avuto il coraggio di innovare.
VIDEO – ANTEPRIMA E.I. SHOCK con SIMON CITTATI
SOSPENSIONI: il FUTURO è nell’ELETTRONICA?
Nonostante si pensi che il carbonio sia una applicazione relativamente recente nel mondo delle MTB, sono almeno 20 anni che se ne fa uso. Molti utenti ne diffidano come se fosse una creazione del demonio, altri ne sono totalmente e morbosamente affascinati. Fatto sta che a dispetto dei primi, l’utilizzo di questo materiale, latore di intrinseca tecnologia, si sta espandendo, raggiungendo componenti soggetti a maltrattamenti come i cerchi da Enduro e Downhill. Nei test e nelle competizioni i cerchi in carbonio si stanno facendo apprezzare sotto molteplici aspetti. I prezzi al pubblico sono effettivamente ancora alti, ma certamente questi prodotti troveranno adeguata diffusione nel mercato delle MTB, favorendo l’abbassamento dei prezzi a soglie accessibili anche all’utente medio.
TEST – CERCHI ENVE in CARBONIO
CERCHI ALCHEMIST in CARBONIO MADE in ITALY
Il 2013 ha visto anche la diffusione del fenomeno delle Fat Bikes. Questo genere di bicilette dalle ruote “ciccionissime”, con telai rigidi e forcelle dedicate rigide anch’esse, spesso in acciaio, in alcuni casi single speed, riprende buona parte della filosofia delle prime storiche MTB, ma con un tipo di guida e di comfort del tutto particolare, dovuti alle coperture di sezione davvero imponente, dai 3,5″ ai 5″. Le Fat Bikes nascono diversi anni fa negli Stati Uniti come biciclette da neve, ma in seguito vengono utilizzate anche su sabbia e poi su terreni montani normali. La diffusione al grande pubblico avviene proprio durante il 2013 e molti marchi durante questa stagione hanno proposto, all’interno della loro gamma, almeno un modello “Fat”. Si sta delineando un vero mercato per questi particolari modelli di MTB che, per quanto ancora di nicchia, durante il 2013 hanno riscosso un notevole successo.
C’é un caso particolare che vogliamo citare, che è quello della forcella Pike di Rock Shox. Questo prodotto non è un simbolo di innovazione da intendersi, come nei precedenti casi, in quanto prodotto interamente nuovo e senza precedenti. Parliamo di una forcella ammortizzata, quindi si dovrebbe trattare soltanto dell’evoluzione di un prodotto ormai noto da più di 25 anni. Eppure la Pike è un prodotto che nel 2013 ha segnato un balzo qualitativo eccezionale per quanto riguarda il segmento AM/Enduro, che ha messo i concorrenti nella condizione di inseguitori, alzando l’asticella in modo inaspettato. È proprio questa eccezionalità che ne farà un passaggio chiave nella storia delle forcelle da MTB, e riteniamo sia giusto annoverarla tra le pietre miliari del 2013.
TEST – ROCK SHOX PIKE RCT3 Solo Air
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