Mi sveglio di soprassalto nel letto….sono tutto sudato…cosa succede? Siamo nel pieno della notte, buio completo….mi è venuta una voglia strana, è un pò che non lo faccio, una bella doppietta non sarebbe male!
Allungo il braccio alla mia sinistra ma….il letto è vuoto!
Ah già, mia moglie è in ferie….e allora che si fa? In un attimo mi vesto, monto in macchina e via nel buio della notte.
Dopo un tempo imprecisato arrivo in un parcheggio, siamo alle prime luci dell’alba, scendo dalla macchina e….
eccola li….
è lei…
è la mia amata….
MONTAGNA.
Il suo profilo si staglia maestoso nell’aurora, è tempo di conquistarla.
Dalle recensioni ho letto che ci sono due sentieri molto belli che scendono a valle, il problema è che tutti e due partono dalla cima, a 2300 m. di altezza e io sono a 1100. Che fare per scoprirli entrambi?
Niente paura, basta salire due volte, facciamoci una bella doppietta, 2400 in una mattina non saranno poi la fine del mondo no?
Sono a Colle Isarco, a pochi km dal confine del Brennero, e comincio a salire sulla comoda forestale, ex strada militare, che mi porta fino ai 2200 m del passo della Croce (Kreuzjoch), sulla cresta di confine con l’Austria.
Salgo, salgo, la salita è lunga ma mai troppo ripida e copro i primi 1300 m senza problemi, arrivo al passo ammirando un bel panorama
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Da qui la vecchia strada militare prosegue lungo la cresta del confine con l’Austria, sempre in leggero saliscendi, passando prima per il passo del Cambio (Flachjoch),
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per arrivare poi al passo Santicolo (Sandjoch).
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Qui comincia il sentiero 1 che riporta a valle, di sentieri cosi se ne vedono pochi qui in AA, completamente liscio con comodi tornanti, veramente flow e interminabile
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Arrivo in fondo veramente soddisfatto, alzo la sella della fida canyon e via per la seconda salita. Certo, ho perso in pochi minuti più di mille metri di dislivello, ma la voglia di esplorazione di scoprire sempre nuovi sentieri mi da la carica e comincio a risalire verso il confine.
Questa volta prendo un’ altra strada militare e arrivo direttamente ai 2180 del Sandjoch, dove si gode una bella vista sul paese di partenza
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Da qui inizia un formidabile sentiero “aereo” , anche questo ex militare, verso il Portjoch (forcella di Porto)
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Arrivato all’ennesimo e ultimo passo, ormai il grosso è fatto e posso ammirare il panorama verso valle, sia dalla parte italiana che austriaca
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Non posso però rilassarmi troppo, perché mi manca ancora la seconda e lunghissima discesa, la 32, questa volta più tecnica,
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con un sacco di tornanti su sassi smossi (guarda caso militare anche questa)
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Continuo a scendere, il sentiero è stretto ed esposto, i tornanti si susseguono senza soluzione di continuità
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Bisogna fare attenzione perchè ci sono vari tratti in cui il vecchio sentiero, risalente alla prima guerra mondiale, è franato e sembra di surfare sulle onde, sono invece sui sassi che non ne vogliono sapere di stare fermi, ma un pò alla volta ci prendo la mano e mi diverto sempre più-
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Il sentiero entra poi nel bosco e diventa più scorrevole, fino ad arrivare in val di Fleres. Da qui si torna a Colle Isarco lungo il comodo sentiero di valle.
45 km, 2400 m di dislivello, due fantastici sentieri e un bellissimo panorama! La doppietta mattutina era proprio d’obbligo
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