Valsorda, ma quanto ci (si) sente bene!

C’è un’amena vallata appeninica in Umbria, formata dalle propaggini dei  monti Maggio e Serrasanta, la cui bellezza lascia senza fiato.
In primavera poi, quando le prime tonalità di verde riaccendono il  paesaggio dal torpore invernale e le fioriture spontanee dipingono come  una tavolozza i suoi prati, la magia non ha fine.
Siamo a 1000 mt di quota, nella splendida Valsorda, pochi km sopra  Gualdo Tadino, terra di acque e ceramiche rinomate…e se a valle  l’ambiente è fortemente antropizzato, basta percorrere 4 km alzandosi un  pò di quota ed ecco che ci ritroviamo immersi nella natura più  selvaggia e incontaminata.

Nelle giornate terse, da quassù il panorama è notevole: possiamo vedere  l’Umbria intera, dai Sibillini al Subasio, dal Lago Trasimeno al Tezio,  da Perugia al vicino Cucco; e oltre scorgiamo l’Amiata e il Cetona in  Toscana, il San Vicino, il Catria e il Nerone nelle Marche.



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Non resistevo più, era giunta l’ora di organizzarvi una bella uscita a 360°!
Venerdì 8 Aprile faccio le 02.00 davanti al pc per studiare la traccia  prendendo spunto da diversi sopralluoghi brevi fatti in zona, compreso  quello di alcuni amici “traditori”, che approfittando della mia assenza  in terra  spagnola, hanno osato “profanare” la valle per una fruttuosa  “avanscoperta”… :rosik: e quindi….

l’indomani si parte, non si può non approfittare di una giornata così:
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La Valsorda alle spalle di pablo, Fede77 e Stefanoscott emerge in tutto il suo fascino:
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La salita iniziale è durissima ma appagante, percorriamo dei tratti a  spinta alternati a dei tratti pedalati che in appena 2,5 km ci fanno  superare 370 mt di dislivello…siamo sulla prima vetta della giornata:  Monte Maggio, 1368 mt
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Dopo una meritata sosta ad ammirare lo sconfinato panorama, ci fiondiamo per la prima cresta della giornata
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da quassù sembra quasi di planare in picchiata verso Gualdo:
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oltre la cresta, il vuoto…
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Si continua a scendere, davanti le moli imponenti degli epici Cucco e Catria, che da questa prospettiva sembrano un monte unico
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Giunti sulla sella sottostante, risaliamo un altro durissimo tratto a spinta fino alla vetta cosiddetta delle Senate:
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I 3 si fiondano giù per la cresta, il desiderio è irrefrenabile:
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Fede77 è appagato, Stefanoscott gli va incontro con le solite urla di gioia
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Ma la lunga cresta delle Senate è appena iniziata, tanti pezzi in giù  alternati da brevi risalite creano delle compressioni da montagne russe,  incredibile, sembra di essere ad un Luna Park!
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Ma il biglietto è gratis, grazie sorella montagna!
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Dopo le inebrianti palpitazioni della cresta, il sentiero entra nel  bosco, dove i primi fiori ci ricordano che la primavera è arrivata!
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Completato questo mini-anello del monte Maggio, ritorniamo in Valsorda,  per dirigerci in direzione monte Penna, allacciandoci sul sentiero  Italia, che nel tratto di crinale è davvero superbo.
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Tra cielo e terra…
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Dopo nemmeno un km lo stradone lascia spazio ad un bellissimo sentiero  che attraversa la dorsale appenninica da nord a sud: è il sentiero  italia!
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I colpi d’occhio sulla gola della Rocchetta da quassù sono fantastici,  Gualdo Tadino sembra stretto come in una morsa nella Montagna:
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C’è spazio anche per alcune lingue neve che ancora resistono alla calura dei primi giorni di Aprile, + 26° a 1400 mt!
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I Sibillini ci osservano da lontano, il loro candore ci ricorda che  ancora per almeno un mesetto, le alte vette saranno un tabù…
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Si riprende un breve tratto di strada bianca fino al valico
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e in poco tempo siamo in cima al monte Penna, la cui cresta è davvero troppo allettante:
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E allora inizio alle danze, altra grande cresta da scendere:
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il tutto ricorda un pò il vicino Catria, davvero entusiasmante!
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Anche i cavalli bradi ci fanno compagnia, certi posti ti fanno perdere la testa per la loro bellezza!
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Anche questa divertente discesa dal Penna stà per terminare
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l’ultima dura salita di 600 mt ci aspetta, ma i paesaggi sono sempre fiabeschi
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Raggiungiamo stremati l’eremo di Serrasanta dopo aver percorso 1650 mt  di dislivello in appena 26 km. Adesso ci aspettano 5 km di discesa da  FILM della MTB…che non avremmo MAI potuto fare se la gentilissima  signora di turno all’eremo non ci avesse dissetato con 4 litri d’acqua,  vino e caffè!!! :il-saggi:
ci affacciamo dall’eremo e ci riposiamo almeno una mezz’ora sdraiati al  sole, a 1500 mt ad Aprile sembra di stare in spiaggia, incredibile!
Ma dopo essersi alzati, ci rendiamo conto che non siamo al mare:
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Un’affilata cresta superlativa ci attende, il gran finale ce lo regala il sentiero 206!!!
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le emozioni provate in questa ultima discesa sono davvero inenarrabili, ogni secondo sembra un’eternità stavolta…troppo bello!
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i 3 moschettieri sino quasi sulla balza…e dove proprio il sentiero sembra finire ha inizio il bello!
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altro lunghissimo tratto in cresta, uno spettacolo infinito!
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Da questo momento la goduria ha prevalso sulle foto, mi sono lasciato  andare in preda agli entusiasmi del downhill e ho iniziato con Pablo una  sfrenata “canizza”!!!
Una volta entrati nel bosco, altri 4 km di single track, attraverso  gradoni rocciosi, curve tecniche, drop, tratti scorrevoli da fare a  tutta…
veramente una libidine!!!

Il giro termina alle piscine di Gualdo tadino, abbiamo poi recuperato le  auto in Valsorda con altra auto lasciata a valle. Totale giro: 31 km x  1650 mt
Volendo si può partire dalle piscine stesse e salire in Valsorda in bici  compiendo un anello vero e proprio, ma okkio, il dislivello aumenta di  500 mt e 7 km.
Amanti dell’All Mountain…la Valsorda, dopo avervi dimostrato che non è solo stradoni, vi aspetta!!!!
allego la traccia, così non vi perdete..forse!  :hahaha: 🙂

Itinerario qui

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