[Video] La spaventosa caduta di Gee Atherton

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Circa un mese fa Gee Atherton è rimasto vittima di una caduta spaventosa mentre girava un video estremo nel nord del Galles, seguito del video Slateline, dove il campione britannico unisce le sue doti di veterano della DH e della Red Bull Rampage. Le conseguenze di questa caduta sono state piuttosto serie, tanto da necessitare l’intervento dell’elisoccorso: Gee ha riportato la frattura di femore, ulna e radio, 6 costole, naso e orbita oculare. Fortunatamente nessun danno compromettente e tutti infortuni guaribili, con calma, forza di volontà e tanta fisioterapia. A un mese di distanza, in questo video Gee, già in ottima forma considerata l’entità degli infortuni, ci racconta cosa è accaduto, mostrandoci la caduta filmata sia dal suo punto di vista che da quello del cameraman. Veramente impressionante. Forza Gee, torna presto in sella!



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Commenti

  1. Bella però sta cosa se responsabili o meno...lasciando perdere i pro, fisicamente e tecnicamente preparati, lo fanno per lavoro e son stipendiati, che se compiono imprese estreme sanno benissimo cosa fanno...
    Mi chiedo se tutto il resto, cioè noi, i non pro...come si possano definire...
    C è chi, se pur amatore, fa competizioni e se la cavicchia, c è chi non le fa, ma se la cavicchia comunque, poi ci sono credo la stragrande maggioranza, che si allena e si diverte nei wkend...o a 3000mt o nei bikepark o semplicemente nei boschi dietrocasa...
    Definire il concetto di irresponsabilità in questi casi non mi sembra facile, un biker finisce giù dal sentiero, ma li è divieto, è definito, giustamente un irresponsabile...un altro scivola dalla discesa a tornanti del Tremalzo come potrebbe esser definito? Li è consentito andarci in mtb...scommetto già le prime battute: " eh andava troppo veloce, aveva le gomme troppo piene, gli è partita davanti ecc ecc...dispiace, ma poco responsabile...ha moglie e figli,a 50 anni non poteva scegliere qualcosa di più semplice? "
    Sono chiacchere da bar, prevenute e sentite, ma è qui che poi risulta difficile definire un concetto di responsabilità...

    Auguri a Gee ovviamente, ma anche a tutti quelli che si trovano nelle medesime condizioni.
  2. Tc70:

    Bella però sta cosa se responsabili o meno...lasciando perdere i pro, fisicamente e tecnicamente preparati, lo fanno per lavoro e son stipendiati, che se compiono imprese estreme sanno benissimo cosa fanno...
    Mi chiedo se tutto il resto, cioè noi, i non pro...come si possano definire...
    C è chi, se pur amatore, fa competizioni e se la cavicchia, c è chi non le fa, ma se la cavicchia comunque, poi ci sono credo la stragrande maggioranza, che si allena e si diverte nei wkend...o a 3000mt o nei bikepark o semplicemente nei boschi dietrocasa...
    Definire il concetto di irresponsabilità in questi casi non mi sembra facile, un biker finisce giù dal sentiero, ma li è divieto, è definito, giustamente un irresponsabile...un altro scivola dalla discesa a tornanti del Tremalzo come potrebbe esser definito? Li è consentito andarci in mtb...scommetto già le prime battute: " eh andava troppo veloce, aveva le gomme troppo piene, gli è partita davanti ecc ecc...dispiace, ma poco responsabile...ha moglie e figli,a 50 anni non poteva scegliere qualcosa di più semplice? "
    Sono chiacchere da bar, prevenute e sentite, ma è qui che poi risulta difficile definire un concetto di responsabilità...

    Auguri a Gee ovviamente, ma anche a tutti quelli che si trovano nelle medesime condizioni.
    Come già detto , credo che qui dentro nessuno sia all altezza di questi pro ma nemmeno lontanamente il problema viene quando questi si emulano in pro :-)
  3. Koroviev:

    I jolly sono quelli che tu metti in conto, non quelli che ti vengono "regalati" ;-)
    Su quelli regalati ci possiamo fare poco: non siamo noi a decidere.
    Sugli altri se capisco in anticipo che la probabilità di andar per terra e farmi male è troppo alta non lo gioco più.

    Ma capisco e non critico chi sceglie di giocarseli.
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