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Quarti di giornata e pure quarti nella generale…il bilancio è di quelli pesanti da digerire! Stavolta nessun problema meccanico né di sbaglio di percorso, il problema sono…io!
Non per accampare scuse, ma il virus che mi sono beccato la settimana prima della Swiss Epic ha lasciato il segno, nel senso che ho i bronchi che sembrano una fabbrica di catarro, e nemmeno le tracce viscose che lascio sui sentieri riescono a tenere a bada gli avversari che si fanno sempre più minacciosi, purtroppo non riesco a respirare correttamente e lo stare in altitudine certo non aiuta. A sto punto cerchiamo (essendo un team) di darci forza a vicenda e speriamo in una buona tappa finale per puntare almeno al terzo posto finale nella generale, del resto dal terzo al quinto ballano solo 3 minuti, quindi si può sperare.
La giornata di oggi prevedeva un percorso di 63km con una elevazione di 1650m, tre stage cronometrati.
La prima prova speciale partiva da Grächen e dopo una salita spaccapolpacci (e non solo quelli…) proponeva un single niente male ma a tratti viscido, a causa delle recenti precipitazioni, in direzione di Kalpetran. Da qui shuttle verso Sas-Grund per prendere la funivia che ci porta a 2300m, freddo ma assenza di vento, da qui discesa a manetta verso la partenza dell’impianto e poi lunga salita prima su strada asfaltata poi sentieri nei boschi fino alla splendida località di Sas-Fee a 1850m.
Seguono 22 interminabili km di discesa a tratti scorrevole e ritmata a tratti più tecnica ed esposta fino a raggiungere Stalden per poi risalire nella vallata in direzione di Zermatt e raggiungere il posto di fine prova e ristoro ( tra l’altro veramente ben organizzato).
La terza e ultima prova speciale era la stessa di ieri. Funivia con partenza da Grächen con discesa spacca braccia e squarcia gomme fino a scendere nuovamente a Grächen.
Domani ci aspetta la tappa finale della Swiss Epic con arrivo a Zermatt, non vedo l’ora di ammirare il Cervino o Matterhorn (come viene chiamato in tedesco), spero quindi in una giornata di almeno parziale soleggiamento e che le nubi si diradino un po’.
Tre minuti tra i terzi e i quinti in classifica sono veramente pochi considerato la tipologia della gara quindi è ancora lecito sperare di finire sul gradino più basso del podio sempre che riesca a tenete botta fino al traguardo, mi spiace per il mitico Andi Benz che oltre ad essere un Ingegnere con le contro palle (lavora in SRAM) si è dimostrato un atleta di tutto rispetto e certamente avrebbe potuto ambire ad una posizione di classifica ben più onorevole.
Vabbè ora cerco di riposare un po’ poi andremo al solito briefing per avere un idea più precisa di quello che ci aspetterà nella giornata di domani.
Ciao a tutti
Andrea e Andi
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