Ecco una bella sorpresa per voi! Questo è il primo di tanti video che gireremo ai nostri atleti pro nelle diverse discipline; il protagonista è oggi Francesco Colombo, atleta nazionale di downhill mtb del team Argentina Bike. Francesco non è stato scelto a caso…recentemente abbiamo dedicato qui sul mag due articoli agli infortuni del ginocchio e alla riabilitazione-riatletizzazione. Nessuno meglio di lui vi può descrivere come affrontare un perfetto percorso fisico e mentale per tornare più forti di prima dopo una operazione. Questo video nasce non solo per condividere con voi i contenuti tecnici che stanno alla base degli allenamenti, ma anche e soprattutto in puro stile MOTIVATIONAL, per farvi prendere la bike subito dopo, qualsiasi sia la vostra specialità, e darci del gran gas…nasce per scoprire come si allenano davvero i pro e per dare forza a chi sta affrontando un periodo particolare. Buona visione!
Si parte con un paio di note. Il video è stato girato tra un test e l’altro, in una giornata fitta di allenamenti, valutazioni e spostamenti logistici…ecco che nel primo settore di ripetute particolari in ‘single leg’ si alternano 30 sec di single leg a 1 min (non 30 sec come dico nel video) in piedi…ma di questo parleremo sotto. Nelle seconde ripetute quando dico ‘il piede operato’ intendevo ovviamente ‘il piede corrispondente al ginocchio operato’. Infine le ripetute finali sono state svolte con un rapporto in più rispetto a quello descritto perché richiesto da me a fine mesociclo. Partiamo con l’analisi e le descrizioni/curiosità!!!
Qui Francesco mentre si scalda prima di eseguire i primi test post operazione, assieme ai suoi compagni di squadra Carlo Caire e Loris Revelli.
I rapporti sono stati scelti sulla base di un test potenza velocità svolto in laboratorio, e col passare delle settimane induriti leggermente. Ecco che nelle ripetute descritte ai celebri ‘Murazzi di Torino’ vedete Francesco entrare appena in range esplosivo. Infine consiglio sempre di svolgere questi lavori in leggera discesa (non solo il lancio); noi avevamo poco tempo a disposizione prima di tornare in studio e ci siamo accontentati della location.
Chiaro che i dati estrapolati vanno inseriti sempre in un contesto e analizzati. L’analisi powerstroke sopra si riferisce ad un tratto di salita affrontato in ritmo medio (z3 basso). Il tratto blu descrive la spinta della gamba sx, il tratto rosso della gamba dx. Da qui possiamo vedere che c’è un basculamento anteroposteriore marcato con la spinta della gamba sinistra…è dunque addirittura più forte con la gamba operata? Come dicevo prima tutto va contestualizzato. Per quanto almeno i watt tra le due gambe sono quasi pari…come vedete dal test pv in single leg che vedete sotto…
In analisi cinematica della pedalata possiamo notare come Francesco per aiutarsi ancora un pelo nella spinta sul pedale sinistro, ad una estensione della gamba (spinta – quadricipite) fa corrispondere un minimo avanzamento del bacino, che crea questa dispersione nella successiva fase di arretramento. Il tutto sommato ad una scarsa fase iniziale di richiamo della gamba sx a causa di una forza dei flessori ancora da equiparare (quando invece spinge con gamba sx il richiamo della dx è più deciso). Oltre a tutto questo possiamo dire, anche se vero in minima parte in questo caso, che spesso in generale a ritmi relativamente bassi si tende a spingere di più con la gamba più debole, per poi ribaltare la situazione in circostanze più impegnative. Nonostante tutto comunque, l’indice di dispersione totale della pedalata di Francesco è molto basso, 2 su una scala 1/10…buona rotondità quindi.
Qui sopra invece vedete come si capovolge la situazione nello scatto da fermo on/off. Per capacità di spunto intendevo proprio questo, un mix di forza ed elemento neuromuscolare che permette una veloce e decisa risposta immediata della gamba. Qui si vede un grafico nettamente spostato in favore della gamba destra!
Tutti gli esercizi che vedete elencati sopra li trovate nel video oppure negli articoli precedenti nei relativi gruppi muscolari, o nelle relative aree di preparazione atletica, fermo restando che c’è solo un modo per raggiungere risultati di rilievo, ovvero seguire un percorso personalizzato. Scoraggio quindi chi per spirito di emulazione senza aver valutato la propria situazione inizi ad eseguire il workout sopra descritto, che è stato spiegato a solo scopo descrittivo, per farvi capire come si allena veramente un PRO.
Che dire quindi…non resta che attendere il prossimo atleta! Chi sarà mai?! Si accettano scommesse…
Buona continuazione e buon divertimento, alla prossima puntata!!!
Federico Frulloni
Personal fitness trainer & preparatore atletico
www.fftraining.it – info@fftraining.it
https://it-it.facebook.com/FedericoFrulloniPersonalFitnessTrainer – LinkedIn – TWT
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