[Comunicato Stampa]
Per il suo secondo appuntamento, il circus del Gravity Race approda in provincia di Macerata e precisamente a San Lorenzo di Treia. Giunta oramai alla sua settima edizione, la collaudatissima tappa marchigiana si rivela un appuntamento imperdibile per gli appassionati della downhill. Molto alta l’affluenza prevista attraverso le preiscrizioni, più di 170, la macchina organizzativa, affidata allo Smile Bike Team, non ha tradito le aspettative rivelandosi impeccabile sotto tutti i punti di vista e regalando ai team intervenuti una due giorni entusiasmante ed avvincente. Durante il sabato tutti i piloti hanno potuto provare il percorso che, seppur con qualche miglioria, è rimasto sostanzialmente lo stesso tracciato, aperto tutto l’anno e per questo conosciuto da tanti piloti che hanno preferito raggiungere Treia soltanto la domenica di gara. Decentrato rispetto alla cittadina, la località San Lorenzo, baciata da un sole oramai primaverile, è stata teatro perfetto di un’avvincente disputa tra tutti i piloti iscritti che non si sono affatto risparmiati nell’affrontare un percorso molto tecnico, ricco di salti, repentini cambi di traiettoria e di pendenza che hanno stuzzicato in vario modo i bikers alla ricerca delle traiettorie migliori. Questo ha impegnato tutti durante le molte discese affrontate, rese possibili dalle velocissime risalite. Messi a disposizione dell’organizzazione, con l’appoggio degli sponsor tecnici, ben otto furgoni che hanno assicurato a ciascuno esattamente il numero di discese che si era prefissato, cosa non semplice perchè a dispetto delle possibili defaillance rispetto alle preiscrizioni, alla fine ben 159 atleti si sono presentati al cancellato di partenza, un numero non semplice da gestire. Anche e soprattutto per gli spazi in cui allestire i paddock che alla fine si sono distribuiti tra San Lorenzo, dove il Comune ha messo a disposizione una struttura nata come istituto scolastico e poi diventata ricettiva e funzionale a questo e ad altri eventi, e l’arrivo posto più a valle in contrada Paterno sui terreni del gentilissimo Sig. Andino Carletti che, tra l’altro, ha anche allestito una degustazione dei suoi ottimi e genuini prodotti. La domenica mattina le prove libere sono iniziate alle 8:30 e mentre gli organizzatori si preoccupavano di completare le iscrizioni, i bikers continuavano a provare le traiettorie migliori per affrontare al meglio il fettucciato di gara, spingendosi oltre le due prove obbligatorie prima della partenza della prima manche. Alle 12 precise, come da programma, è partito il primo concorrente, a seguire tutti gli altri distanziati di 30 secondi (una pausa di due minuti è servita a dividere le categorie). Molte sono state le cadute, a riprova della tecnicità del tracciato che, pur snodandosi per i ¾ nel bosco, risultava alla fine molto veloce. Tre sono i passaggi classici di questo percorso: il muro della capra, il salto della strada (Chatel) e il lungo doppio posto quasi alla fine. Passaggi intervallati da una serie estenuante di curve e sali scendi, una serie incredibile di compressioni che hanno messo a dura prova anche e soprattutto la preparazione atletica dei partecipanti. Molte infatti sono state le cadute, per fortuna con lievi conseguenze, e due purtroppo le corse in ospedale per due incidenti un po’ più seri. I giudici di gara hanno svolto egregiamente il loro lavoro controllando meticolosamente le protezioni adottate dai piloti e i tecnici della Croce Rossa hanno assicurato a tutti di dimenticare presto con un sorriso i piccoli problemi connessi con questo spettacolare sport. La vittoria del “solito” Petrucci non è stata così scontata per la difficoltà oggettiva del percorso e per il livello molto alto dei partecipanti, tra cui suo fratello che da quasi esordiente ha lasciato tutti positivamente sorpresi siglando il terzo tempo assoluto.
Le premiazioni sono iniziate con un minuto di silenzio in ricordo dell’amico Marco, prematuramente scomparso la settimana scorsa per una tragica fatalità proprio durante una gara di downhill. Dopo il saluto dell’assessore allo sport del comune, impressionato più dall’atmosfera di festa che dalla gara in sé, sono stati premiati gli atleti delle diverse categorie e i campioni regionali.
Che San Lorenzo di Treia fosse una grande classica lo si sapeva già, nonostante questo fa sempre piacere riconoscere allo Smile Bike Team una grande attitudine nel rendere questa tappa del Gravity Race una piacevole conferma.
Il Gravity, per la prima volta, contagia la Toscana: il 17 aprile non perdetevi la gara di Nusenna!!
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Il vincitore Danilo Francesco Petrucci (Team Cingolani)