Qualche tempo fa, qui a Santa Cruz, abbiamo fatto visita a Praxis Works, un’azienda che lavora soprattutto nel campo delle trasmissioni. Abbiamo provato il loro “kit di conversione” per movimento centrale circa un anno fa. In parole semplici, si tratta di un movimento centrale di tipo pressfit che permette di montare guarniture del tipo GXP su bici con scatola BB30. Negli ultimi mesi l’azienda è cresciuta e noi abbiamo parlato coi ragazzi di Praxis Works per conoscere meglio Praxis e i suoi prodotti.
La storia
Con i suoi 6 anni di età, Praxis sta crescendo velocemente. È nata quando l’ingegnere David Earle ha deciso di creare un’azienda che facesse componenti per bicicletta, con focus principale sulle trasmissioni. Al tempo, David si era già fatto un nome lavorando con aziende dai nomi importanti, da Bontrager a Specialized, su tutto un insieme di progetti diversi, spaziando dalle trasmissioni ad altri componenti e passando per i sistemi di sospensione come ad esempio lo “Switch” di Yeti.
I prodotti con cui Praxis ha cominciato, nel 2011, erano le corone forgiate a freddo ed i movimenti centrali “di conversione” tra diversi standard. Adesso Praxis offre una linea completa di guarniture sia per strada che per MTB, una linea completa di ruote per MTB (ne stiamo testano un set), guidacatena, pacchi pignoni ad ampio intervallo di rapporti e parecchio altro. L’azienda ormai ha un suo posto sul mercato, con un nutrito gruppo di clienti, richiesta OEM in crescita e 20 distributori nel mondo. In Italia si tratta di Charlie srl.
Quando David Earle ha fondato Praxis, era in rapporto con un’azienda in Taiwan che deteneva l’esclusiva su una particolare tecnica di forgiatura. Ora questa azienda possiede Praxis. In questo rapporto però, l’aspetto interessante è che Praxis resta un’azienda occidentale che di fatto si muove in autonomia. Praxis è libera di lavorare e fare ricerca e sviluppo dentro e fuori Santa Cruz.
Uno dei punti forti di Praxis è la sua capacità, grazie agli strumenti che possiede a Santa Cruz, di costruire in breve tempo prototipi per trasformare velocemente le idee in componenti ed andare a provarli sui sentieri che distano poco dall’ufficio.
La visita
Il direttore Marketing e vendite, Adam Haverstock, ci ha fatto visitare l’azienda cominciando dall’officina in cui di fanno le ruote. Jim Langley, una leggenda nel campo delle ruote, lavora qui. Jim è stato per quasi 30 anni redattore per le sezioni tecniche di RoadBike Rider.com, Bicycling Magazine e Velo News.
Jim intreccia la maggior parte delle ruote C32 e controlla il loro allineamento con uno strumento che ha dell’incredibile. Si occupa anche del controllo qualità e occasionalmente di operazioni si prodotti in garanzia.
Produzione
L’ingegnere Will Hilgenberg ci ha accompagnato in un giro tra le macchine della produzione. Frese a controllo numerico, torni, presse e altro ancora…
Qui è dove Praxis passa dal concetto al lavoro di fino, passando per tutta la fase dei prototipi. Per qualunque nuovo standard nasca, è facile per Praxis costruire in casa un prototipo che lo rispetti e cominciare a testarlo.
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Forgiatura
Anche se Praxis non divulga volentieri troppe informazioni a riguardo, l’azienda di Taiwan di cui fa parte ha un esclusivo processo di forgiatura a freddo che permette di ottenere pedivelle in cui lo spessore delle “pareti” è particolarmente uniforme. Ne consegue che è possibile eliminare molto materiale in eccesso e di conseguenza ottimizzare il peso del componente.
Il risultato si vede molto bene nella foto qui sopra, dove vediamo le sezioni di due pedivelle. Una è costruita con la tecnica classica e più datata (a sinistra) e l’altra con il processo di forgiatura che abbiamo appena descritto. La pedivella in foto è della guarnitura Girder. Si capisce bene che nel prodotto fatto col processo più aggiornato, parecchio materiale possa essere stato rimosso.
Praxis dice che in prodotti come il perno forgiato nella foto sopra ci sia “un po’ di magia nera…”. Nessun altro è in grado di fare cose simili, nel mercato della bicicletta. Sono pezzi difficili da fare e che richiedono una produzione costosa, ma ne vale la pena se si valuta il risparmio di peso e la robustezza del prodotto.
Corone
Le corone di Praxis hanno una curiosa caratteristica, che l’azienda chiama “Wave Tech” e che consiste, anzichè in un’alternanza di denti larghi e stretti, in denti che sono uno spostato un po’ verso l’interno, uno un po’ verso l’esterno. Lo scopo è di applicare alla catena una tensione costante ed uniforme per diminuirne l’usura. Rispetto alle corone largo/stretto, all’interno delle maglie della catena resta più spazio per il fango.
Le corone “Wave Tech” sono compatibili con sistemi a 10, 11 e 12v Eagle e nascono da una collaborazione con MRP. Sono fatte di alluminio 7075-T6 e anodizzate nere.
Uno dei primi prodotti su cui Praxis ha lavorato sono state le corone per doppia e tripla. Sulle bici da corsa, le doppie resistono bene e Praxis sta ancora lavorando molto al miglioramento delle corone, con particolare attenzione alla qualità della cambiata. Qui sopra una corona grezza forgiata a freddo per bici da corsa.
Movimenti centrali
Ciò che rende i movimenti centrali “di conversione” di Praxis è il loro sistema di tipo collet. Il maggior fastidio causato dei movimenti centrali pressfit è dato dal fatto che sono rumorosi e che lavorarci è una tortura.
In questo video si capisce come funziona e come si monta il sistema. Il lato opposto alla trasmissione del movimento centrale va infilato nella scatola del movimento centrale, mentre la seconda componente viene avvitata nella prima. Nel momento in cui una parte viene avvitata nell’altra, queste si espandono e si bloccano per interferenza. Questo impedisce che le calotte del movimento centrale, venendo più volte ruotate dentro la scatola del movimento centrale, allarghino la loro sede, causando rumori, flessioni ecc.
Conclusioni
Praxis si sta ricavando una posizione di tutto rispetto nel mondo della MTB. Ha dei prodotti che sono unici sul mercato, come unico è uno dei processi produttivi che usa grazie ad una delle migliori fabbriche di Taiwan. Il tutto senza perdere la libertà creativa e l’autonomia sul fronte della ricerca e sviluppo. State collegati, nei prossimi mesi arriverà il test della guarnitura Lyft Carbon.