WD-40: quando (non) usarlo sulla bici

Il WD40 è uno dei prodotti più famosi per il fai da te e l’officina. In tutte le case, in ogni garage ed in qualsiasi officina si trova una bomboletta di questo “magico” prodotto che sembra adatto per qualsiasi applicazione, anche sulla bicicletta.

In realtà però il WD40 (e tanti altri prodotti simili, come lo Svitol) non è così magico come sembra.

La storia del prodotto

Il nome WD 40 è l’acronimo di “Water Displacement, 40th formula”. Come dice il nome, il WD 40 nasce come anti corrosivo, ovvero come prodotto per eliminare l’acqua dalla superficie dei metalli ed evitarne la corrosione.

Utilizzato dapprima per proteggere la struttura esterna dei missili, negli anni 50 è stato confezionato nelle pratiche bombolette aerosol che tutti conosciamo ottenendo un enorme successo in ambito domestico ed industriale.

Analoghi al WD40 ci sono tanti altri prodotti dalla formulazione molto simile, pensati appunto per sbloccare, penetrare ed impedire l’ossidazione. Uno dei più famosi è lo Svitol, ma ce ne sono di moltissime marche.

Visto il grosso successo del prodotto oggi il marchio WD40 non produce solo più il famoso sbloccante multifunzione, ma anche una linea completa di prodotti (lubrificanti, sgrassanti, ecc) pensati per essere usati sulla bici. Olio catena, detergente della linea “bike” sono prodotti ben diversi e che nulla hanno a cui vedere con il WD40 originale, nonostante abbiano riportato lo stesso marchio sulla confezione. Nell’articolo, con il nome WD40, faremo riferimento al WD40 originale inteso come prodotto, non come marchio.

Caratteristiche del WD40

Il WD 40 è costituito da diversi elementi, ma la sua precisa composizione resta un segreto industriale. Cuore del prodotto sono delle molecole non volati e viscose, la cui funzione è quella di creare un velo protettivo contro l’acqua leggermente lubrificante. Queste molecole, come nella maggior parte dei prodotti spray, sono annegate in un idrocarburo molto volatile che ha il compito di diffonderle e spargerle sul componente, facilitandone inoltre la penetrazione nelle parti anguste (filetti, incastri, ecc). Trascorso un certo lasso di tempo questo idrocarburo evapora lasciando sulla superficie dei componenti un velo di prodotto.

Per permettere al liquido di uscire dalla bomboletta è inoltre presente del gas (anidride carbonica).

Le funzioni del prodotto sono molteplici:

  • E’ uno sbloccante, ovvero riesce a ridurre l’attrito tra parti grippate (viti, cuscinetti, ecc). L’elevata capacità penetrante del prodotto consente agli agenti lubrificanti di infilarsi tra le parti e quindi di sbloccare lubrificandole leggermente. E’ perfetto per sbloccare viti grippate, per facilitare l’estrazione di cuscinetti, calotte, assi difficili da spiantare.
  • E’ un buon detergente, grazie alla fase a base di idrocarburi che scioglie grassi e sporco impastato. E’ ottimo soprattutto contro le colle: il solvente scioglie la colla ed il lubrificante evita che si riattacchi nuovamente. In particolare è un buono sgrassante ed elimina in maniera efficace il grasso dalle parti.
  • E’ un lubrificante, anche se molto leggero.
  • E’ soprattutto un prodotto idrorepellente, ovvero elimina l’acqua dalle parti evitando la corrosione.

Insomma, si tratta di un prodotto molto valido e polivalente in grado di svolgere moltissimi compiti.

Quello che però è importante sapere del WD40 è che non è un lubrificante, o meglio è un lubrificante molto leggero. Si tratta insomma di un prodotto che non può e non deve sostituire grassi ed oli specifici per la lubrificazione e che la sua applicazione, per il suo elevato potere sgrassante, elimina grassi e lubrificanti presenti sulle parti, lasciandole sprotette.

Quando e come usarlo

Il principale uso del WD40 per la bicicletta è la pulizia delle parti. Quando ad esempio smontiamo il movimento centrale e vogliamo pulire l’interno del telaio, quando togliamo un cuscinetto e vogliamo pulire la sede il WD40 va benissimo. Oltre al potere pulente, il leggero strato di lubrificante impedisce che lo sporco si riattacchi sulle parti già pulite. Per pulire filetti di viti, rimuovere grasso vecchio questo prodotto è ottimo.

Anche la funzione sbloccante può essere molto utile: abbiamo ad esempio una vite dello stem inchiodata. Una spruzzatina di WD40, lo lasciamo agire qualche minuto e la vite al 90% se ne andrà via senza troppi problemi.

Come protezione contro la ruggine, su parti in metallo che non richiedono lubrificazione, come ad esempio il meccanismo dei pedali automatici. Il WD40 sui pedali automatici va molto bene perchè pulisce e protegge le molle dall’ossidazione con una semplice spruzzata.

Un’ulteriore funzione di questo prodotto è quella di rimuovere etichette ed adesivi con estrema facilità. Per togliere la colla di adesivi, etichette o nastri di varia natura la cosa migliore è utilizzare un prodotto oleoso. Il WD40, che è abbastanza oleoso, scioglie e rimuove perfettamente la colla, provare per credere.

Insomma, il WD40 sulla bici è essenzialmente un prodotto sbloccante, sgrassante e pulente.

Quando e come non usarlo

Una cosa però non torna: non abbiamo detto che il WD40 è anche un lubrificante? E’ vero, una delle sue funzioni è proprio quella lubrificante, ma si tratta di un prodotto troppo leggero per offrire l’adeguata protezione richiesta dai pezzi delle nostre bici, esposti in continuazione ad agenti corrosivi come l’acqua ed il fango.

Il WD40 non va insomma mai usato come lubrificante sulla bici. Vediamo per quali utilizzi non va bene:

  • Non va bene per lubrificare la catena. Se da un lato l’elevato potere pulente del WD40 fa solo bene alla catena, che viene pulita a fondo dallo sporco, dall’altro il potere lubrificante del WD è assolutamente insufficiente per la catena. La catena ha bisogno di uno strato di olio tra rullino e pin per essere silenziosa e non usurarsi precocemente. Una catena trattata con il WD, già dopo qualche chilometro è secca.
  • Non va assolutamente applicato sugli steli delle forcelle e sulle parti in gomma. Gli elastomeri e le gomme, esposte al contatto con questo prodotto, perdono parte della loro elasticità “seccandosi” e quindi subendo un degrado precoce. Meglio usare olio al silicone o al teflon, ancora meglio un olio specifico.
  • Non va applicato, neanche esternamente, su parti che richiedono grasso di lubrificazione (es snodi del telaio) perchè penetra e dilava il grasso protettivo presente sulle parti.
Dopo averlo pulito con il WD40, il cuscinetto rimane secco
  • Non va quindi utilizzato per pulire i cuscinetti dall’esterno perchè supera le schermature e scioglie il grasso all’interno del cuscinetto. Il risultato è che il cuscinetto perde la sua lubrificazione. Subito sembra scorrere perfettamente e sbloccarsi, ma girando senza adeguata lubrificazione si usura precocemente. Va invece benissimo per pulire e sbloccare cuscinetti grippati, una volta rimossa la schermatura. Dopo averli trattati vanno però soffiati con il compressore ed ingrassati adeguatamente.
  • Non va utilizzato per tallonare le gomme. Sembra una pazzia, ma c’è chi ne fa questo uso. A differenza del sapone il WD è persistente e quindi rimane anche per lungo tempo, con il rischio che la gomma scivoli o stalloni con maggior facilità. Inoltre fa scollare l’eventuale nastro.
  • Non va assolutamente usato per pulire i pistoncini dei freni: le guarnizioni in EPDM degli impianti a fluido DOT si sciolgono letteralmente a contatto con questo prodotto!

Insomma, i problemi legati all’uso del WD40 sono due. Da un lato danneggia la gomma e la plastica, quindi non va utilizzato su parti che contengono questi materiali. Dall’altro l’elevato potere detergente e penetrante, unito ad uno scarso potere lubrificante, fanno si che questo prodotto non vada usato su parti che richiedono una lubrificazione “pesante”, ovvero grasso. Il WD infatti scioglie il grasso preesistente e lascia un blando velo lubrificante che poco serve a sigillare e ad evitare attriti e scricchiolii, funzioni per le quali serve un buon grasso.

Detto questo, non bisogna comunque demonizzare più di tanto questo prodotto. Se usato per quello che è il WD 40 è valido per pulire e sbloccare le parti. In officina non deve mai mancare una bomboletta dello “spray magico”, ma non bisogna abusarne: va infatti usato solo per quelle che sono le sue applicazioni, non come lo spray magico che va bene per tutto e soprattutto mai come lubrificante.

In collaborazione con Bike Lab.

Classifica generale Winter Cup 2024
Per partecipare carica le tue attività su Training Camp

Classifica mensile dislivello

Iscriviti al canale Whatsapp di MTB Mag per non perderti mai una notizia, clicca qui!

Share

Recent Posts

Bici della settimana: la Kona Honzo di Livijus75

Della serie "front cattive", eccovi la Kona Honzo in acciaio di Livijus75, con tanto di…

20/11/2024

Mondraker Arid Carbon: la prima gravel del marchio spagnolo

Mondraker presenta la Arid Carbon, una gravel con telaio in carbonio, la prima del marchio…

19/11/2024

N1no Beyond 4 – La stagione più difficile della carriera di Nino

Quando si parla di gare di MTB XC, Nino Schurter è indubbiamente il più grande…

19/11/2024

[Test] Fox Live Valve Neo DHX: le sospensioni elettroniche servono?

Fox Live Valve Neo DHX è l'ammortizzatore a molla elettronico del marchio americano che ho…

18/11/2024

Sardegna per mountain biker

Era da anni che sognavo di fare un piccola avventura in Sardegna con la mia…

16/11/2024

E se considerassimo le Ebike come un furgone per la risalita?

Se considerassimo le Ebike come un furgone per la risalita, si placherebbero gli animi che…

14/11/2024