[Whistler Crankworks 2012] Ambientazione & Garbanzo DH

Incredibile ma vero, oggi ho preso parte ad un giro pedalato organizzato da SRAM, tutto avrei detto nella vita tranne che sarei venuto a whistler per pedalare, ebbene voglio farvi sapere che qui anche pedalare ha un fascino tutto particolare.
Ho moltissimo da raccontarvi ma mi vedo costretto a farlo più avanti, quando avrò a disposizione le foto che abbiamo scattato oggi e alcuni dati succulenti sul giro che abbiamo fatto (stupendo… fantastico, ve lo racconterò tutto nei minimi particolari) e sui componenti che ho provato. Quindi state attenti alle prossime news poiché ci saranno di sicuro argomenti interessanti.

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Nel mentre però posso raccontarvi di altre impressioni che ho avuto qui a Whistler.
Una cosa che mi ha colpito è che ill “Village”, il centro nevralgico della vita del posto, nonché la zona da cui parte la seggiovia, sia completamente pedonale. Nessuno può entrare nella zona con il proprio autoveicolo. Inoltre c’è anche l’obbligo di portare a mano le biciclette.
Qui vige il rispetto assoluto delle regole. É fantastico come tutti portino la bici a mano dove richiesto, non esiste il “ho fretta” o il “sono in ritardo” all’italiana. Si porta a mano la bici anche se si è in discesa e si hanno le gambe sfatte da una giornata di riding.
Questo rispetto delle regole, ma soprattutto delle altre persone, crea un ambiente che definirei gioioso.
Con l’avvento del Crankworks questo aspetto diventa ancora più visibile. Forse è proprio questa la magia di Whistler, non ci sono solo piste da sballo, c’è anche un paesino votato al relax, alla vacanza. Si è circondati da gente allegra e non si può far altro che lasciarsi trascinare!

Un altro aspetto che in questi giorni ho avuto modo di analizzare è come l’organizzazione del resort sia avanti anni luce rispetto a quelli nostrani.
Sembra di essere nelle stazioni sciistiche in inverno. La struttura organizzativa è infatti analoga. Per questo motivo è molto frequente vedere famiglie intere, o gruppi di ragazzini provare a fare discesa. Ci sono scuole di Mtb e noleggi ovunque e tutto gira intorno a questo sport.
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Le piste con poca pendenza e praticamente nessuna difficoltà tecnica di cui vi parlavo nel primo articolo servono proprio per questi gruppi. In pratica è un posto perfetto per iniziare ad andare in bici. Come sappiamo è un posto perfetto anche per chi in bici è un mostro. Vince quindi l’award di resort più completo del mondo (ovviamente tra quelli che ho visto io, anche se, essendoci davvero tutto, non vedo come si possa batterlo).
Se dovessi scegliere un posto dove portare la mia ragazza a girare per farla imparare senza rischi e farla divertire su piste facili ma sempre varie non esiterei a portarla qui. (Se avessi una carta di credito con fondi illimitati lo farei anche!)

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Notizie dal fronte (ho pensato di chiamare così d’ora in poi le notizie relative alle gare del crankwork)
Oggi Gianluca Vernassa era impegnato nella Garbanzo dh. Questa gara è davvero devastante poiché si sviluppa su un percorso di 12 km di sassi, radici e rilanci in piano. In pratica si parte da in cima a Garbanzo (le seggiovia alta di cui vi ho parlato nel secondo articolo) da cui si sviluppano i percorsi molto tecnici con numerosi rilanci (anche in salita talvolta) che vi ho raccontato. Una volta che il terreno ha affaticato gambe e braccia dei piloti si entra nella parte bassa. Spondoni, super velocità e poca pendenza che costringi i rider a pedalare come matti. Qui la definiscono la loro maratona di discesa. Vedendo Gianluca ieri dopo l’arrivo non stento a credere che sia davvero una maratona. Nonostante il rider italiano sia veramente allenato si è presentato stremato all’arrivo. Un buon piazzamento nei 50 lo può di certo soddisfare, visto anche che non ha avuto sicuramente il tempo di memorizzare un tracciato così lungo in un solo giorno di riding prima della gara (non è inoltre facile provare perchè molti tratti delle piste sono spesso chiusi per via degli eventi che si stanno svolgendo attualmente).
La gara è stata vinta dal canadese Steve Smith, compagno di squadra di Vernassa nel team De Vinci.

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foto by crankworks.

Ola
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